venerdì 29 aprile 2016

Ho sognato Cesarino



Questa notte ho sognato Cesarino. Mi ha detto che dall'orto dove si trova ora, ci guarda e ride. 

Ride del fatto che - parole di Cesarino nel sogno - "i pomodori vastaroli, ormai da tempo, sono stati sostituiti da altri provenienti dalle Puglie, dalla Campania, dall'entroterra e addre rrazze fristire. Certi sono molto buoni, a volte anche meglio dei mezzitempi, altri si possono mangiare, altri ancora fanno schifo ma ... quasse passe lu cummente". Ora, aggiungeva Cesarino, puoi salvare il ricordo dei nostri pomodori ma non li puoi riproporre, perché s'è perze la sumende". 

Lì per lì non comprendevo poi ho capito bene quello che intendeva dirmi.

Da tempo i "vastaroli" non esistono più e la Vasto che tutti rimpiangono non tornerà più. Quindi inutile tentare di riproporre la Vasto di una volta. Io posso cercare di salvarne il ricordo ma la Vasto che ci aspetta è un'altra cosa rispetto a quella passata, fatta di ortolani, pescatori, laboriose massaie e grandi personalità. Senza dimenticare il passato, bisogna adeguarsi alla nuova realtà.

Grazie Cesarì! Tu sai e vedi dal tuo "orto" che io la penso come te.

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