martedì 16 agosto 2011

Pensierino di San Rocco.


In merito al problema degli scarichi fognari, si continua a chiedere le dimissioni dell’assessore Suriani. Allora io mi chiedo: perché non si chiedono quelle dell’assessore ai servizi che non interviene o lo fa in ritardo, in maniera inadatta, improvvisata e raffazzonata e non pretende l’urgente intervento di eventuali altri organi competenti? Perché non si chiedono quelle dell’assessore al bilancio che nel redigere lo stesso non convoglia somme adeguate (magari da anticipare e chiedere in restituzione ad altri enti di competenza) nel capitolo atto a risolvere questo problema? Perché non si chiedono le dimissioni dell’assessore ai lavori pubblici che non ha “almeno” annunciato una proposta di quel settore, inerente interventi atti a risolvere il problema, magari da indicare ad altri enti di competenza? Perché nessuno chiede le dimissioni dell’assessore all’urbanistica che ha permesso la realizzazione di opere che con molta probabilità sono la causa di quanto succede, semplicemente addossando la colpa alle amministrazioni precedenti? (Se è vero che la giunta comunale ha deliberato a favore della realizzazione di reti fognanti a Monte Vecchio, perché non si è, se non altro, ritardato il rilascio dei permessi a costruire in quella zona?) Perché nessuno chiede le dimissioni del sindaco, che pensa di risolvere i problemi della città attraverso la “politica” assegnando deleghe dettate solo dai numeri e dalle segreterie (magari esistessero) dei partiti e che, pur conoscendo il problema da anni, si sta attivando (e nemmeno nella giusta maniera) solo ora che il problema è ormai esploso?
Perché, infine, non chiedere le dimissioni dell’amministrazione comunale al completo, una amministrazione che non fa scelte, che non propone alcunché e non riesce nemmeno nell’ordinario?
La risposta è che questa amministrazione l’hanno scelta i cittadini e gli stessi ora tentano di “smarcarsi” cercando il capro espiatorio di turno.
Per inciso dirò che a mio modo di vedere, il sindaco è il vero problema di Vasto. Una persona, innegabilmente, bravissima a coagulare intorno a se persone vogliose di poltrone (o almeno di sgabelli), una persona che caccia chi lavora e ottiene risultati evidenti, ma tiene con se gente “servile” che non è nemmeno collocata nel giusto posto dove potrebbe essere utile. Una persona che per governare ha bisogno di assumere nel suo staff l’ex direttore generale del comune ormai in pensione, senza il quale …. Mi fermo qui.
Il denaro è finito, ci vogliono idee e capacità specifiche. Quelle che chi ci amministra sembra non avere.
Concludo con il pensiero di un “compagno” del sindaco, estrapolato dai commenti di un blog: “Certo che conta essere capaci … noi tanti anni fa ci siamo ammalati di assistenzialismo … ciò ha prodotto la scarsa capacità … abbiamo paura del nuovo … nonostante il vecchio sia più che superato …”

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