mercoledì 31 agosto 2011

SCHIFOSI, PORCI, ROTTI IN CULO! ... E ditemi pure che sono volgare.

Vandali: violato monumento ai Caduti e water lasciato in via Barbarotta

Nuovi raid vandalici nel centro storico di Vasto. Questa volta le mani ignote che distruggono patrimonio pubblico e arredo urbano hanno violato il monumento ai Caduti, in piazza Caprioli.

Staccati uno a uno gli elementi verticali della lampada votiva, di cui è stato tranciato anche il rivestimento in vetro della lampadina.

E nella vicina via Barbarotta "hanno lasciato per strada un water pieno di scritte", raccontano due residenti della zona. Gli addetti del settore Servizi del municipio hanno raccolto i pezzi della lampada, che ora andrà sopstituita.

Altri atti di vandalismo nel cuore della città erano stati compiuti di recente sulla loggia Amblingh: divelti i cestini dell'immondizia e alcune assi delle panchine in legno. Scritte e graffiti fatti con le bombolette spray compaiono periodicamente sui muri esterni della casa di Gabriele Rossetti e della cappella dedicata alla Madonna della Catena.

A Vasto Marina qualcuno si è accanito nelle scorse settimane contro le vetrate delle rinchiere e il marmo che riveste le panchine di viale Dalmazia nella zona della rotonda. Nel 2010, in base ai dati forniti dalla Prefettura di Chieti, i danneggiamenti del patrimonion pubblico sono stati a Vasto oltre 300, con spese per le riparazioni di oltre 15mila euro a carico della collettività.

micheledannunzio@vastoweb.com

1 commento:

Anonimo ha detto...

Con molta probabilità, anche se è solo una opinione, credo che questi atti, specie al monumento dei caduti siano dovuti alle recenti ordinanze sulla musica.
Credo che più che un locale adatto ai giovani e che dia soffisfazione ai giovani; più che un gestore disposto, per soldi e non di certo per carità divina ad accontentarli: servirebbe uno zoo.
Poi, scrivessero pure un libro su loro dal titolo: noi ragazzi dello zoo di Vasto, ma non credo faranno storia come lo ha fatto per quello, lo zoo di Berlino.
I cani randagi e non, quando lasciano i loro bisogni per strada, credo abbiano esigenze per più alte, oltre che fisiologiche a fare ciò che fanno.
Qui non c'è ribellione, non c'è evasione d'animo; non c'è nulla se non la insana voglia di distruggere ciò è caro agli altri.