giovedì 11 agosto 2011

Sull'abbigliamento "non consono" in certi ambienti.

Tanto tempo addietro mi recai dal Commissario Prefettizio Eligio Cammarota. Era in piena estate e la segretaria non voleva farmi passare perchè portavo pantofole infradito. Il Signor Prefetto Eligio Cammarota le disse: "L'Architetto D'Adamo può essere ricevuto anche in tenuta balneare, perchè è l'educazione che distingue una persona non l'abbigliamento". Ora, io assistevo al Consiglio dal Web e non ho capito se ci sono stati comportamenti "maleducati" da parte di Moretti. Certo è che con quello che si vede e si sente in giro, l'uscita di Forte mi sembra impropria. Si pensi solo al comportamento di Di Pietro in Parlamento nel rivolgersi al Presidente del Consiglio della Repubblica Italiana come se fosse stato in una "cantina" durante la passatella. Lo stesso livello di chi ha mangiato la mortadella in quella stessa aula. Le regole devono essere prima scritte e solo poi si può chiederne l'applicazione. Purtroppo dove esistono non si applicano quindi si prende esempio. Però non si può estemporaneamente chiederne l'applicazione solo perchè magari in quel momento mi passa per la testa. Io stesso, come segno di scherno mi sono recato nell'aula, durante il precedente Consiglio Comunale, in canottiera, pantaloncini da mare, zoccoli e asciugamano ma nessuno mi ha richiamato. Nei luoghi religiosi è richiesto un abbigliamento "consono" per il rispetto degli stessi luoghi ma soprattutto per non "indurre in tentazione". PS. Nella mia funzione di Assessore sono stato sempre impeccabile perchè rappresentavo la città. Lo stesso non mi sembra si possa dire di alcuni consiglieri comunali e dello stesso Sindaco che ieri indossava, sotto la giacca, una t-shirt viola.

2 commenti:

maria ha detto...

Per andare in Parlamento o al Senato da spettatori, anche non durante una seduta, è rigorosamente imposto uno stile decoroso per la donna e giacca e cravatta per l'uomo: credo sia inteso che non sono ammesse bermuda e pantaloncini, fosse pure con giacca e cravatta sopra.

Però, se andavo io dallo stesso Commissario Prefettizio con le infradito, o magari con una delle mie minigonne, chi avrebbe garantito la mia educazione?

Circa un anno fa, mi sono trovata nella sala d'attesa di un ambulatorio dove non ci si reca per emergenze (l'ex inam) ed ad un certo punto giunsero due ragazze con indosso un pareo trasparente, del tipo velato... faceva caldo si, ma nulla impediva alle ragazze che erano andate al mare, visto l'appuntamento con lo specialista, di non portare con se degli indumenti di ricambio...
Il tutto si concluse con una risatina sullo stile balneare, tra il medico, le ragazze e la madre, credo di una delle ragazze, che era, guarda caso, una addetta allo stesso ambulatorio, ed allo stesso piano, quindi, con autorizzazione a "passare".
Non le fa onore il fatto che in consiglio si sia recato in pantaloncini, zoccoli, cannottiera ed asciugamano al collo... indipendentemente dal fatto che comunque CREDO nella sua educazione e nel suo impegno anche quando rappresentava la città.
Questo, lo dico a nome di tutti quegli operai o magari contadini, che seppur con rispetto delle regole ed educazione, in taluni uffici, solo perchè non conosciuti, si sono sentiti umiliare e o mortificare per il loro abbigliamento, magari dettato solo dal clima molto caldo. Una sera, in un hotel della marina, al ritorno dal lavoro (impresa di pulizia) non sono riuscita nemmeno ad aprire bocca per chiedere un telefono, perchè avevo avuto un guasto alla macchina: mi hanno ignorata in un modo molto fastidioso... per il caldo e la tipologia del lavoro, avevo una cannottiera ed un paio di pantaloncini corti e scarpe tipo ciabatte (marca mercato in saldo.
Mi sono avviata verso casa a piedi sulla statale e di sera col buio... ero sull'incazzato depresso e camminare non mi ha mai spaventata, per fortuna.
Poi, comunque, sul fatto che il Presidente del Consiglio Comunale abbia o meno esagerato, se ne può anche parlare e di certo delle bermuda non sono indecorose, ma...

Burino bianco ha detto...

se te vuoi prendere come metro di paragon equesti 4 rincoglioniti coscritti in parlamento fai pure, ma io da chi deve gestire la cosa comune ESIGO levatura morale, sobrietà, serietà.
Cosi come ESIGO che cio si mantenga nei luoghi dove la politica "si fa".

Che ci siano (ieri, oggi, domani) dei pagliacci che prendono voti è pacifico, che si debba legittimare la buffonaggine è tutt'altra solfa.

Questa cosa mi ricorda molto il "pero in ginnastica ho 8!" di chi beccava 5 a pioggia sulle pagelle delle superiori.