mercoledì 19 marzo 2014

Un’Oliva di traverso

di Davide D’Alessandro


Gianni Oliva non ha gradito. Pensava di trovarsi, lunedì scorso, nell’auletta universitaria, dove interroga lo studentello sbarbatello, lo boccia o lo promuove, con voto da 18 a 30 e lode. Invece, si trovava nell’Aula “Vennitti” del Comune di Vasto, dove a parlare ero io, il Dott. Davide D’Alessandro, eletto dai cittadini vastesi, non nominato dalla politica, come lui, a 27 mila euro annui (soldi di tutti i cittadini vastesi) per dirigere dal 2008 un Centro Studi, mentre dal 2001 lavora gratis come consigliere d’amministrazione della Casa Editrice Carabba. Ero io a parlare e a giudicare, perché ne avevo titolo e diritto. E non ho finito. Parlo e scrivo anche qui, dove voglio e quando voglio, anche sui muri, se voglio, senza bisogno di cassa di risonanza, perché sono giornalista dalla nascita, sono nato con la penna in mano, ho scritto libri più interessanti dei suoi, e ho l’ardire di intingerla (o di infilarla) dove vedo conflitti, irregolarità, nomine e non bandi. Non sparo e non grido, affondo la penna dove non vedo povera gente, ma chi presume, chi si sente intoccabile. Non ho insultato e diffamato. Non ho mancato di rispetto e di eleganza. Questa società non piace a me, non a lui, e non solo per i valori comportamentali che, se lo desidera, posso insegnarglieli, ma non gratis. Non mi piace questa società, perché sulla piazza c’è chi può fare meglio e più di lui su D’Annunzio e su Rossetti e non sono ragazzini. Il comitato di gestione non è di altissimo livello, è di normale livello, i conti li ho chiesti e c’è scritto che oltre la metà di ciò che spendono tutti i cittadini vastesi serve per pagare lui e il dott. Mirko Menna, che non è suo figlio, non è suo genero, ma è stato nominato da lui, che è stato nominato dalla politica. Può smentire? Il Consiglio ha dimostrato che il marito di una persona pagata 4.500 euro è nel comitato scientifico del CESR; che il Comune, non io, ha fornito una notizia falsa su un dato contabile; che non esistono documenti ufficiali sulle partecipazioni e le collaborazioni delle Università citate, ma soltanto la collaborazione di singoli docenti. Può smentire? La mozione è stata bocciata dalla maggioranza di chi l’ha nominato. Anzi, se non ci fossero state alcune colpevoli defezioni nella minoranza, sarebbe stata persino approvata. E la prossima volta che gli capiterà di parlare nell’Aula “Vennitti”, Oliva dovrà alzarsi in piedi. Per educazione e per rispetto dei valori comportamentali. Non è un’auletta universitaria dove parla e giudica da seduto. È l’Aula del Consiglio Comunale della Città del Vasto, dove vi sono i rappresentanti dei cittadini; eletti, non nominati, non contrattualizzati.

2 commenti:

giusfra ha detto...

Decisamente: sono d'accordo e mi piace il tono. Non averci i numeri per battere, di fatto, certa gente, mi fa disperare...

Alessandro ha detto...

Premetto: non ho mai provato simpatia per Gianni Oliva, ma se fossi stato il sindaco, anch'io gli avrei affidato la direzione del centro studi rossettiani. E a chi, se non a un docente universitario che ha all'attivo anni ed anni di esperienza e fior di pubblicazioni?
Non mi sembra nemmeno uno scandalo che percepisca dal comune una retribuzione. L'eccellenza e la professionalità si pagano anche nel settore culturale. Non retribuirle sarebbe un'offesa alla professionalità della persona e di quello di cui si occupa.