giovedì 8 maggio 2014

Ritrovate le mura dell’antica Histonium?

Natura ed arte concorrevano a rendere disagevoli le scalate di Vasto. … Giacomo Caldora nel 1439 cinse di migliori mura e di solide fortificazioni la terra nostra, rinnovate col principiar del secolo diciassettesimo da Innico d’Avalos. Non v’è memoria di altri notabili cambiamenti.

Fin qui Luigi Marchesani nella sua Storia di Vasto del 1838.

Lo stesso storico vastese parla anche di mura esistenti in precedenza e di riparazioni di queste nel 1391, 1401 e 1418.
Certo il Marchesani e gli altri storici successivi, per svariati motivi, difficilmente avrebbero potuto visitare un luogo come i sotterranei della Torre Diomede del Moro.
Ed è altrettanto improbabile che chi ha usato questi  come “neviera”, magazzino,  o addirittura come rifugio durante i raid aerei della seconda guerra mondiale, possa aver osservato le murature che formano questo spazio.
Io che, invitato dall’Associazione “Vigili del Fuoco in Congedo”, ho trovato lo “stomaco” per scendere in quel luogo, ritengo che ci sia lavoro per gli archeologi.
Durante la ricognizione in questo luogo angusto e malsano, tra fanghiglia e acque putride che colano dalle pareti, è apparso evidente che questa torre sia stata addossata, all’epoca della sua costruzione, su altre mura preesistenti.
Presumo che queste mura corrispondano ad un brano dell’antica cinta muraria di Histonium. E’ solo una mia “intuizione”, tuttavia spero che persone competenti possano verificare e confermare quanto dico.

Oltre a quanto sopra, è solo il caso di evidenziare che il sottosuolo di Vasto presenta tantissime sorprese e sarebbe il caso di analizzarlo con più attenzione. Dall’interrato della Torre Diomede, per esempio, ancora si può ravvisare e cercare di percorrere un tratto di camminamento che lo collega ad altri luoghi come “la Cavuta” oppure Torre d’Amante o “il Murello” o …. chissà.
Facciamo un giro?

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