mercoledì 18 agosto 2010

Grazie Gabriele per averlo ricordato.



Da Semidiceviprima

Vent’anni fa, il 18 Agosto 1990 terminava la produzione del 45 giri, il “piccolino” tra i dischi in vinile. Nato nel 1948 ebbe il merito di diffondere la musica leggere meglio di qualunque altro strumento. Economicamente meno impegnativo dell’album (33 giri) divenne il più diffuso oggetto di collezione tra i giovani per diversi decenni e, attraverso uno strumento come il juke box, accompagnò al successo centinaia di canzoni rendendole letteralmente immortali.
Con l’avvento del CD il mondo discografico ritenne si dovesse chiudere l’era del 45 giri. E’ possibile, questa è una mia ipotesi, che si pensasse di sostituirlo con il CD in versione “singolo” ma la cosa non funzionò. I primi CD in versione album già costavano più del tradizionale album in vinile, applicare la stessa costosa formula anche per i singoli non poteva funzionare. I maggiori fruitori del 45 giri erano i giovanissimi e non si poteva certo pretendere che dilapidassero le loro “paghette” per un paio di canzoni. La decisione di chiudere la produzione del 45 giri da parte della discografia ufficiale non ne sancì comunque la morte.

2 commenti:

maria ha detto...

Emozionante il giradischi, poi quel fruscio iniziale dava una emozione non da poco, come voler annunciare: ecco erriva! E cominciava la musica.
Oggi costano molto anche i piatti, poi c'è sempre da collegare l'analogico al digitale, ed in molti casi perde, almeno per gli impianti casalinghi.

P.S.
Leggendo la fonte, lo ha ricordato Giovanni non Gabriele.

Francescopaolo D'Adamo ha detto...

perdono ... sono molto distratto.