venerdì 13 agosto 2010

Sotto il casco dalla parrucchiera, in estate.


Passando davanti ad un laboratorio da parrucchiera posto sulla strada che mi porta a casa, non posso fare a meno di osservare le signore che lo frequentano. Mi chiedo come fanno, soprattutto quelle di una certa età, a stare sotto il casco specie in giorni caldi come oggi. A guardarle da fuori, non sembrano donne che facciano questo sacrificio per apparire “belle”. Penso che lo facciano per sentirsi “a posto”, per sentirsi “in ordine”.
Da un po’ di tempo non trovo “novità” tali che mi ispirino qualcosa ma le signore sotto il casco mi hanno fatto pensare “qualcosina”.
Vi sarete accorti che questo è il periodo dei grandi “successi”, dei grandi risultati, insomma del tutto va bene. La spiaggia è piena, la piazza è piena, le manifestazioni sono tante, nessuno si lamenta di quello spettacolo o di quella conferenza o ancora di quella manifestazione. Tutti i “numeri” sono positivi. Riuscita con grande successo quella cosa lì, ancora meglio quella cosa là e così via.
Mi chiedo se a ottobre la “penseremo” alla stessa maniera. A ottobre, quando si tornerà a parlare di “turismi” e “destagionalizzazione”. Si parlerà delle spese sostenute. Si valuteranno a freddo i risultati. Io, da persona interessata, farei il paragone con gli anni passati ma la “gente” dimentica presto e non ne vale la pena. Mi piacerebbe pensare però che le “persone sotto il casco” si guardino allo specchio e riflettano. Il mio viso è (o è ancora) adatto alla mia pettinatura? Ho copiato questa nuova acconciatura da una “conoscente”, si addice al mio volto o sarebbe stato meglio mantenere quella solita? La qualità del taglio, la pettinatura, sono adeguate alla mia faccia? Il colore che ho scelto, mi sta bene? Forse avrei dovuto farmi consigliare così da avere un risultato inappuntabile. La spesa è valsa l’impresa? Forse avrei fatto meglio a spendere diversamente il mio denaro?
Il passante osserva distrattamente, non giudica ma se gli chiedono il parere …..

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