sabato 16 giugno 2012

Coerenza? Certo, la coerenza.


IL PROSSIMO CONSIGLIO COMUNALE A UNA PROVA DI COERENZA

Lo scorso 5 giugno il Comitato di Coordinamento Regionale per la Valutazione di Impatto Ambientale (CCR-VIA), ribaltando una sua decisione di neppure due mesi prima[1], ha espresso parere favorevole (con prescrizioni) all’impianto di trattamento di rifiuti speciali pericolosi (denominato Recogen) progettato dalla Puccioni SpA a Punta Penna.
Il fatto ci pare scandaloso. Sulla decisione, che pure proviene da un organismo “tecnico” (ma di nomina politica) hanno a nostro giudizio probabilmente pesato dei fattori che tecnici non sono: la diversa dimensione e peso politico dei contendenti, e, verosimilmente, l’entità della posta in gioco (800mila euro di contributi europei).
Tralasciamo tutti i rilievi sulle numerose incongruenze e contraddizioni del provvedimento (non è questo il luogo), e ne indichiamo solo la maggiore. Il giudizio è stato mutato, così si legge nel documento del CCR, sulla base di “nuove integrazioni consegnate in data 24/05/2012 nelle quali sono stati trattati gli argomenti ritenuti carenti dal comitato VIA”[2], integrazioni pubblicate sul sito regionale il 29 maggio.
È noto che, in casi come questo, la normativa[3] prevede il termine di 60 giorni per la presentazione di eventuali controdeduzioni da parte di cittadini ed associazioni. Eppure il giudizio è stato espresso non più di 7 giorni dopo. A che tanta fretta? Il prossimo 30 giugno, come la ditta non ha mancato di segnalare, scadrà il termine ultimo –ai fini dell’attribuzione dei finanziamenti europei- per l’approvazione del progetto... 

A questo punto chiediamo ai partiti presenti in Consiglio comunale e in Consiglio provinciale, che pure hanno approvato in difesa di Punta Penna alcune specifiche Delibere consiliari, di dimostrare l’autenticità delle loro posizioni impegnando Comune e Provincia a sostenere, nei confronti del suddetto parere del CCR, il relativo ricorso al TAR. L’occasione, per il Comune di Vasto, è il Consiglio comunale previsto per il prossimo lunedì 18.

Parimenti ci pare indecorosa –nonché contraria, com’è stato giustamente osservato, alla Legge Regionale[4]- la proposta avanzata da alcuni consiglieri comunali di maggioranza, di cui si discuterà per l’appunto nel Consiglio comunale del 18, di rivedere la composizione del comitato di gestione della Riserva di Punta Aderci inserendovi una rappresentanza degli industriali.

Due decisioni distinte, ma convergenti. Su di esse i cittadini misureranno la coerenza dei loro rappresentanti in Consiglio comunale.
Anche da parte dei consiglieri regionali sarebbe gradita una chiara presa di posizione.


Vasto, il 16 giugno 2012

Il Comitato Cittadino per la Tutela del Territorio


[1] 10 aprile 2012.
[2] Così la Relazione istruttoria, a pag. 2.
[3] Art. 9-bis DLgs 152/06. In questo senso una recente sentenza del TAR Puglia: “A fronte di integrazioni sostanziali dello studio di impatto ambientale, deve ritenersi necessaria la riattivazione del procedimento VIA, se non altro per garantire il pieno rispetto dei meccanismi partecipativi di cui all’art. 24 del codice ambiente.” (TAR PUGLIA, Lecce, Sez. I - 25 maggio 2011, n. 957).
[4] Art. 3 L.R. 20/02/98 n. 9, art. 3: “La gestione della Riserva Naturale Guidata è demandata al Comune di Vasto. Il Comune può avvalersi, ai fini della gestione, delle associazioni di protezione ambientale più rap-presentative, di Società cooperative o istituti particolarmente qualificati, del Corpo Forestale dello Stato, dell’Università.”

1 commento:

Anonimo ha detto...

Siame alle solite... Ma chi è questo "Comitato" e chi rapresentano coloro che ne fanno parte e a che titolo?