martedì 12 giugno 2012

Lettera aperta all'assessore allo sport.


Carissimo Vincenzo

Sto dedicando tutto il mio tempo a parlare con sportivi, a scrivere articoli, a firmare petizioni. Tutto questo, per capire la ragione per la quale non si riesce a formare una nuova società sportiva che riporti Vasto nel mondo del calcio cosiddetto “importante”. Ritengo che il Vasto Marina sia già una realtà e che andava già a suo tempo aiutata. Ritengo che la proposta del San Paolo sia da non trascurare. Ritengo che persone impegnate nell’ambito calcistico in passato siano da considerare risorse e non “fardelli”. Ritengo che i tifosi, meritino una considerazione diversa rispetto all’attuale.
La mia intenzione era quella di riunire intorno ad un tavolo gli “interessati”, così da raggiungere l’obiettivo di far “rinascere” la squadra di calcio cittadina.
Mi sono chiesto però: perché un comune cittadino come me dovrebbe fare questo? Esistono le istituzioni preposte. Magari l’Assessorato allo sport.
Il mio impegno di questi giorni sta addirittura portando qualcuno a pensare che dietro ci sia qualche altro fine. Abituati come siamo in questa città a vedere sempre “reconditi interessi”, quando non addirittura “malafede”, nei comportamenti altrui. Tu, più di tanti altri, sai che io non ho secondi fini se non la solita “stramaledetta” passione per questa “Città”.
Caro Vincenzo, le problematiche inerenti il “rinascimento” del calcio a Vasto sono tante e tu le conosci bene. Dalle eccessive pretese di alcuni, al rancore personale, allo scoraggiamento di tanti. (Se permetti tra queste problematiche metto anche “la politica”).
Allora, dai una svolta alla situazione. Fai tua la mia idea. Fai qualcosa che a Vasto non è stato ancora fatto. Organizza un tavolo con TUTTE le parti interessate e le realtà sportive cittadine. Raccogli la disponibilità e le potenzialità che le parti intendono mettere a disposizione per riportare il calcio a Vasto e comunica anche quello che il Comune può fare. Attenzione però, non bastano semplicemente obiettivi a duo o tre anni (capiscimi), ma servono azioni buone per i prossimi giorni.
Ho scritto in precedenza che l’Amministrazione comunale, in merito alla “rifondazione” di una squadra di calcio cittadina, dovrebbe essere coinvolta in qualche maniera, solo dopo la concreta realizzazione di un progetto “unitario”, ma i tempi sono strettissimi. Quindi ti esorto, se pensi che la squadra di calcio sia una priorità (non solo sportiva) di questa città, e ti dico: fai presto! Ti ho indicato la “Road map”. Tu invita le realtà sportive cittadine a sedersi attorno ad un tavolo e  a “decidere”.

Francescopaolo D’Adamo

1 commento:

Anonimo ha detto...

Purtroppo hai scelto la persona più sbagliata! Lo sport è passione! Quest'uomo di passione ne ha un altra: li quatreine!