- "Sarà sempre meno passerella e sempre più rassegna di film di qualità". "Non avremo i grandi nomi, che costavano quanto tutto il Festival di quest'anno. Bisognava dare una svolta guardando alle promesse del cinema. Questo è un atto d'amore della nostra città verso il cinema".
- Abbiamo voluto compiere una sfida, un atto d’amore verso il grande cinema, verso il cinema di qualità.”
La domanda non è chi c'è o cosa c'è. La domanda è: "ma allora negli anni precedenti?"
Quando proponevo formule diverse (e a basso costo) durante i miei anni di assessorato, non venivo ascoltato. Il Film Festival non era di mia competenza; era questione di "turismo" e non di "cultura". Oggi con Vincenzo Sputore invece è diventata una manifestazione "culturale" forse perché costerà "solo" (e ribadisco solo) 61 mila 500 euro?
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