Il mio post di ieri sul Cazzario
ha suscitato tanta curiosità da ricevere un enorme numero di visite. Devo dire
che anche i commenti sono stati tantissimi e che alcuni hanno superato per
disprezzo (nei miei confronti) e per volgarità (in generale) i tanti che siamo
abituati a ricevere nella pagina di “Associazione Amici di Nicole Minetti”.
Ma Vasto (e forse l’Italia
intera) in questo periodo, è fatta così. Si parla, si critica, ci si inalbera
per cose futili, poi per le cose serie ci si nasconde dietro: “tanto è lo
stesso”, “tanto fanno sempre quello che vogliono loro” oppure “non sono fatti
miei”.
Il fatto che la Signora Bianca Campli ha fatto
parte della giuria del Film Festival, non avrebbe dovuto assolutamente
attraversare il pensiero del cittadino e ammesso che questo “attraversamento”
fosse avvenuto, avrebbe dovuto generare riflessioni positive. Naturalmente se
questo compito è stato svolto in maniera gratuita.
Il “lavoro” svolto dalla Signora
Bianca, competente in materia, non ha tolto opportunità ad alcuno. La
visibilità che ha ricevuto è stata data esclusivamente dalle proteste levatesi
contro di lei e soprattutto contro suo marito.
Contro quest’ultimo ce ne sono
una infinità da sollevare e la sua risposta per giustificare la scelta di sua
moglie - “la moglie del sindaco non deve
fare solo la casalinga”- è guarentigia dello “spessore” di quest’uomo,
tuttavia, come cagnolini di piccola taglia, si abbaia da lontano e si mette la
coda tra le gambe alla prima “carezza”.
Se volessimo scherzarci sopra
direi che questo incarico affidato alla moglie del sindaco ha significato un
risparmio per la collettività, in quanto, in qualità di consorte del primo
cittadino sarebbe sicuramente stata presente in eventuali cene di gala o altre
cerimonie e, in caso di affidamento ad altro, sarebbe stato necessario un
“coperto” in più.
Il vero problema della nostra
città è la mancanza di un “fine”, di uno scopo, di un “obiettivo”, come in
tanti dicono ora: di una “vision” o almeno di una “mission”.
Questo non solo dell’Amministrazione
che ci rappresenta ma di tutta la cittadinanza. Non c’è alcuna “condivisione”
che ci accomuna se non “la lagna”. Certo, “la lagna”.
Io proporrei di sostituire il
monumento alla “Bagnante” con quello alla “Lagnante”, sicuro che ci
rappresenterebbe meglio.
Il Film Festival del 18 agosto
2013, da Guinness per rapidità di organizzazione - “il 7 agosto mi è stato detto di presentarmi ma eravamo in stand by dal
3 agosto, ragion per cui il 10 eravamo già in grado di presentare il nostro
programma” ha dichiarato Lino Olivastri (Meta srl) - si è concluso. Oggi ci sarà il Toson d’Oro,
reclamizzato solo da venerdì. Stiamo sicuri che di “Soriapolis” ce lo diranno …
il giorno dopo.
Ma Sartana cosa c’entra in tutto
questo? … Il mio Vasto è infinitamente
più Vasto.
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