giovedì 22 agosto 2013

Non siamo soli nell'universo.

Ieri mattina in un negozio di San Salvo, la cassiera mi ha presentato il conto. Io ho fatto presente che questo conto era errato. La signora mi ha energicamente risposto che non facevano sconti e io, gentilmente, ho fatto notare che la somma mi sembrava troppo bassa, rispetto a quello che avevo acquistato. Allora lei ha riguardato l’elenco dei miei acquisti e si è accorta di aver saltato un prodotto. Nonostante l’aggiunta di quell’elemento io ho ribadito che la somma richiestami era ancora troppo bassa. Finalmente, e anche infastidita, la cassiera si è accorta di aver saltato il computo di alcuni articoli. Tra l’altro i più costosi. Ha finalmente richiesto la somma giusta e io mi aspettavo un minimo di riconoscenza. La signora invece, oltre a redarguire l’inserviente che non aveva scritto bene l’elenco degli articoli che avevo preso, mi ha guardato e salutato come se io fossi un povero deficiente che invece di “approfittare” dell’occasione ha insistito per pagare la somma giusta. Anche gli altri clienti presenti mi guardavano e sorridevano con aria di motteggio, magari pensando: “fosse capitato a me …”.
Con me c’era un “manovale” che durante il viaggio di ritorno a Vasto non ha fatto altro che rimproverarmi per non aver approfittato dell’occasione. “Io avrei pagato subito e avrei approfittato dell’imprevista fortuna”, diceva, “quella somma è più di quanto guadagno con una giornata di lavoro”. Io ho risposto che ho una educazione tale che non mi permette di approfittare di certe situazioni.
Arrivato a destinazione, ho raccontato il fatto alla mia “cliente” e lei mi ha risposto: “se non avessi fatto così ti avrei mandato indietro a restituire i soldi”. La mia “cliente”  è stata la mia maestra alle scuole elementari. Si vede che ha contribuito bene alla mia educazione.

Poi ho letto la notizia sul “Rolex restituito” e sono stato contento di non sentirmi solo.

Nessun commento: