martedì 29 aprile 2014

‘Pi lu Uaste La Voce


Era di Vasto, 
pi lu Uaste La Voce,
dell’anima nostra era lieve
un fiato, assonante e melodico.

La Bballareine è stato Ciancio, 
per novanta e poi cinque gli anni, 
di sua e della gente ha segnato un’età.


Di nostra terra, d’aria e di mare intonava
canzoni, tra il dire, narrare e sognare,
sommessi palpiti donava all’ascolto, 
per tutti evocando passioni nascoste 
e poi svelate, gli umori e gli amori, serenati 
per le nubende al fervido sposo votate.

Menestrello comitante della vita semplice,
con lievi tocchi di corda acustica melodiava 
sentimenti e desideri, le lontananze e i ritorni

di chi “era andato”, nel tempo e nel mondo. 
Cicerenella mè e La fije di Ciarcialle … 
sovente intonava, o un corale e liberatorio
Ngi Pinzà, nel vernacolo più vero e più suo.



Ciancio Gaetano, usignolo per voce, 
ha ‘ballato’ per molti la vita, 
nel Vasto tenendo suo e nostro 
l’approdo continuo dei giorni. 
Che Caddane sia morto, 
e del tutto ora tace, è annotazione d’anagrafe.

Vivo resti in noi l’animo suo cantore,
da tenersi a suadente memoria per vivere,
nel tempo che viene e che  per altri verrà.



Giuseppe F. Pollutri, 28 aprile 2014

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