venerdì 16 ottobre 2009

Un bagno in mare il primo ottobre

Abitare in un posto come Vasto dà sicuramente vantaggi. In una giornata come oggi, primo ottobre, ritagliarsi un’ora di tempo per scendere alla Marina e godersi il magnifico sole, addirittura fare il bagno in uno splendido mare trasparente, non possono permetterselo tutti.
“A la facce di chi jè vo male” era la frase che i vastesi si scambiavano passeggiando sulla spiaggia. Erano pochi, troppo pochi. Pensionati, signorine, un vigile urbano in attesa di prendere servizio, qualche operaio che, in attesa del turno, parlava di problemi vari, qualche mamma col bambino (o col cane), un noto artista e pochi altri.
Due ragazze tedesche, facevano il bagno e raccoglievano conchiglie. Anche io (e tutti sanno che sono austriaco) ho deciso di fare la follia: uno splendido bagno autunnale, da ricordare per questo strano 2009. Dopo un po’ ho notato che anche altre persone seguivano il mio esempio.
Da qui l’idea. Perché non “invitare” a Vasto comunità estere, magari tedesche, belghe, inglesi e chi più ne ha più ne metta, visto che il patrimonio “Vastarolo” è notevole? Una spiaggia totalmente libera, un sole caldissimo, un mare limpidissimo nel quale ci si può ancora bagnare, in ottobre desidereresti di più? Se poi il tempo non regge, ci sono sempre la cultura e la gastronomia. Si possono creare alternative ed aspettative di lavoro, come formare giovani, capaci di accogliere gli “invitati”, e finalmente lanciare una forma di turismo che a Vasto manca.
Qualcuno dirà che ho scoperto l’acqua calda. Ebbene si! Ho scoperto l’acqua calda, quella del mare di Vasto il primo ottobre. Scopritela anche voi.

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