sabato 20 marzo 2010

La patata bollente. (i doppi sensi, un’altra volta)


Vi è mai capitato di portare alla bocca un pezzo di patata, magari lessa, senza immaginare che la temperatura di questa sia elevatissima? Penso di si. In quella situazione non si sa come reagire. Se si ingoia si rischia di ustionare tutto l’apparato digerente, a partire dall’esofago. Se si prova a “sputarla”, oltre alla brutta figura, si rischia di scottare anche le labbra. Allora visto che lingua e palato sono già bruciati, si trattiene la patata nella cavità orale e si aspetta che la temperatura scenda, sperando che nessuno si accorga del tuo stato. Nel caso in cui i presenti se ne dovessero accorgere, invece, qualcuno di questi potrebbe preoccuparsi e magari offrirti un bicchiere d’acqua, ma la maggior parte riderebbe. Il parcheggio di via Ugo Foscolo, rappresenta una patata bollente, per l’Amministrazione Comunale di Vasto. Non passa giorno che non se ne proclami l’imminente apertura, non passa giorno che non si esternino perplessità da parte dei cittadini.
A mio modo di vedere, bisognava studiare con largo anticipo l’argomento “viabilità”. Questo non è stato fatto ed ora, come una persona con la patata bollente in bocca, la “nostra” amministrazione comunale, stretta tra la fretta di dimostrare le “sue” capacità e la paura di commettere errori, agisce ma tentenna. Un mio amico ha esternato, a mo’ di battuta, una soluzione, secondo me “fantastica”: “perché non si utilizza il nuovo fabbricato di via Foscolo come galleria d’arte moderna, spazi per eventi e luogo di incontro per i giovani (e non), realizzando invece il parcheggio da un’altra parte?” Geniale! Ecco il metaforico bicchiere d’acqua. Ecco l’ilarità della gente. Mi chiedo: “non conveniva tenere in bocca la patata fino al raffreddamento di questa?” Mi spiego: “non conveniva avere le idee chiare, condivise, se non da tutti, almeno dalla maggior parte della cittadinanza, invece di mostrare a questa uno stato di sofferenza simile a quella che una patata bollente, provoca una volta in bocca?”

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