venerdì 30 aprile 2010
Meglio TARdi che mai! Capisci a ...me!
Da Histonium.net
Sarà necessaria una gara ad evidenza pubblica per l'affidamento della gestione dei servizi relativi a Palazzo d'Avalos a Vasto. Lo ha deciso il Tar - sezione di Pescara - che nella seduta di ieri, 29 aprile, ha accolto il ricorso presentato dalla cooperativa "Arcobaleno", che si è occupata fino a qualche settimana fa della gestione di Palazzo d'Avalos, laddove si chiedeva l'accoglimento di un'istanza di sospensione della delibera con la quale il Comune ha provveduto all'affidamento diretto alla Fondazione per l'Arte, l'Archeologia e la Cultura del Vastese.
L'istanza sospensiva ha valore fino al prossimo 15 settembre e, in questo periodo, si dovrà necessariamente dare corpo alla gara ad evidenza pubblica. Ad occuparsi di Palazzo d'Avalos, in questo frangente, potrebbe tornare la stessa cooperativa "Arcobaleno", assistita nella causa al Tar dallo Studio Di Pardo-Iacovino di Campobasso.
Una "marketta" .. ben coordinata ..
Da Semidiceviprima.com
Vedremo che dirà il TAR rispetto al ricorso della coop Arcobaleno sull’affidamento alla Fondazioneetc. per la gestione di Palazzo D’Avalos.
Volevo far notare una serie di cose:
a)la Fondazione ringrazia il Comune di Vasto(ironicamente e paradossalmente se stesso..visto che la motivazione dell’affidamento è stato quello che la Fondazione e’ anche mia..):sarà un modo nuovo di affidamento sconosciuto al Codice…;
b)la ripartizione della incidenza della spesa prevista è:65%al personale,circa il 16% ad un “miglioramento degli apparati”,19%al coordinamento.
c)l’importo-vedi scheda-calcola un importo di IVA anche sul personale.Il che lascia presuppore che non siano dipendenti,altrimenti sarebbe una scorretteza non da poco imputare l’iva su un rapporto di lavoro dipendente,vero assessore Molino?
d)ho fatto un calcolo:sono 7 le unità da impegnare,63.000 gli euri da destinare e che fanno una media di 9.000 € di compensi l’anno,e che fanno 750 euri al mese: dai quali vanno detratti gli oneri..Piu’ o meno 6,25 euri l’ora.. C’e’ qualcuno che mi puo’ smentire e chiarire?
Una paghetta..Un bel “sottosalario” si sarebbe detto una volta;ora e’ solo la flessibilità “necessaria” che avvolge come motivazione la Giunta che va dall’Udeur a Rifondazione Comunista.Sempre una volta,4 degli attuali componenti al Giunta avrebbero fatto un “libro bianco” su questa condizione di non regole..Mo’ quale è la differenza?Ah già:la Fondazione è nostra..
Vedremo che dirà il TAR rispetto al ricorso della coop Arcobaleno sull’affidamento alla Fondazioneetc. per la gestione di Palazzo D’Avalos.
Volevo far notare una serie di cose:
a)la Fondazione ringrazia il Comune di Vasto(ironicamente e paradossalmente se stesso..visto che la motivazione dell’affidamento è stato quello che la Fondazione e’ anche mia..):sarà un modo nuovo di affidamento sconosciuto al Codice…;
b)la ripartizione della incidenza della spesa prevista è:65%al personale,circa il 16% ad un “miglioramento degli apparati”,19%al coordinamento.
c)l’importo-vedi scheda-calcola un importo di IVA anche sul personale.Il che lascia presuppore che non siano dipendenti,altrimenti sarebbe una scorretteza non da poco imputare l’iva su un rapporto di lavoro dipendente,vero assessore Molino?
d)ho fatto un calcolo:sono 7 le unità da impegnare,63.000 gli euri da destinare e che fanno una media di 9.000 € di compensi l’anno,e che fanno 750 euri al mese: dai quali vanno detratti gli oneri..Piu’ o meno 6,25 euri l’ora.. C’e’ qualcuno che mi puo’ smentire e chiarire?
Una paghetta..Un bel “sottosalario” si sarebbe detto una volta;ora e’ solo la flessibilità “necessaria” che avvolge come motivazione la Giunta che va dall’Udeur a Rifondazione Comunista.Sempre una volta,4 degli attuali componenti al Giunta avrebbero fatto un “libro bianco” su questa condizione di non regole..Mo’ quale è la differenza?Ah già:la Fondazione è nostra..
Tanto c'è già l'opposizione che regge questa amministrazione.
Se ti compro la caramella, impari la poesia? Ecco a che livello è la politica locale. Se cambio Tilli alla Pulchra, voti il bilancio? Come i bambini della scuola elementare. Del resto è così che ci hanno educato e così “cresciamo”. Cresciamo forse è una parola troppo grossa e qualcuno potrebbe obbiettare che i nostri amministratore siano già alle elementari e non all’asilo o scuola materna che dir si voglia. Io sono contrario alla caduta della Amministrazione Comunale attuale. Lo sono sempre stato. Alla fine del mandato i nodi verranno al pettine. Se sono in grado di dimostrare che sono persone capaci hanno ancora circa 14 mesi per farlo. I mezzucci della vecchia politica però come il “do ut des” a scapito dei cittadini dovrà finire. Se il bilancio è stato analizzato ed è valido deve essere votato a prescindere. Come a prescindere deve essere bocciato se non è valido. Invece siamo alle solite … “calimeri”.
giovedì 29 aprile 2010
Si "dovrebbe" discutere anche del bilancio ... se siamo sicuri.
Da Piazza Rossetti.com
Domani a Vasto riunione del Consiglio Comunale per l'approvazione del bilancio
Si dovrebbe discutere anche delle NTA e del Piano Casa
Il Consiglio Comunale si terrà domani, venerdì 30 aprile, alle ore 9,30, in seduta di seconda convocazione.
Stamane, in prima convocazione, erano presenti tredici consiglieri comunali.
Questi i punti in discussione:
- Prosecuzione esame delle osservazioni alla variante delle N.T.A.;
- Modifica regolamento per la disciplina dell’armamento del Corpo di Polizia Municipale;
- Interrogazioni ed interpellanze;
- Programma triennale delle opere pubbliche relative agli anni 2010-2012 ed elenco annuale 2010 – art. 128 del d.dgls 163/2006 e d.m. 9.6.2005;
- Approvazione Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari. Art. 58 Legge n. 133/ 2008;
- Approvazione Bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2010 – relazione previsionale e programmatica e bilancio pluriennale per il triennio 2010-2012.
La discussione del bilancio all'ultimo punto che significa?
Esistono le leggi, le strutture, le procedure, quindi non si bussa ne a Tonino ne a Francesco.
Da Noi Vastesi.com
Meno male che Francescopaolo c’è.
Per me che guardo le cose vastesi da 300 Km di distanza (da Roma) attraverso i siti locali devo dire che uno dei pochi se non l’unico che “sa rimove” è Francescopaolo D'Adamo. Si può non sempre condividere le sue idee ma almeno è sempre presente su tutti gli argomenti cittadini e dice la sua e fa delle proposte.
Purtroppo sempre più la politica non è fatta per gli indipendenti, gente che manifesta le proprie idee anche a dispetto dei generali e/o sergenti locali. In questo ambiente, dove i politici sono nominati dal vertice e non da chi vota, come giustamente ha fatto notare, hanno vita breve e possono diventare “candidati usa e getta”, cosa inaccettabile ma purtroppo reale.
Ma altrettanto vero che gli elettori di Vasto votano per le comunali e anche per le regionali e nazionali e mi sembra difficile volersi proporre, nelle elezioni di cui sopra, per partiti che viaggiano in schieramenti contrapposti, “che ci azzecca Di Pietro con Rutelli (riferimento di Alleanza per Vasto)”. Riportandolo sul tuo piano calcistico non puoi tifare per il Milan e poi dare i tuoi migliori giocatori della Pro Vasto solo all’Inter.
Leggo : “ ho aderito ad un progetto “pro Vasto”, si badi bene, un progetto, non una lista ne un partito” ma il progetto per trasformarsi da idea e qualcosa di reale deve passare per una lista da proporre ai cittadini ed avere l’appoggio di un partito che abbia la chiave di una cassaforte regionale o nazionale perché le idee son desideri e come già dicevano i nostri avi:senza soldi non si canta messa. Ed a chi si bussa a cassa a Tonino o Francesco?
Enzo La Verghetta
Meno male che Francescopaolo c’è.
Per me che guardo le cose vastesi da 300 Km di distanza (da Roma) attraverso i siti locali devo dire che uno dei pochi se non l’unico che “sa rimove” è Francescopaolo D'Adamo. Si può non sempre condividere le sue idee ma almeno è sempre presente su tutti gli argomenti cittadini e dice la sua e fa delle proposte.
Purtroppo sempre più la politica non è fatta per gli indipendenti, gente che manifesta le proprie idee anche a dispetto dei generali e/o sergenti locali. In questo ambiente, dove i politici sono nominati dal vertice e non da chi vota, come giustamente ha fatto notare, hanno vita breve e possono diventare “candidati usa e getta”, cosa inaccettabile ma purtroppo reale.
Ma altrettanto vero che gli elettori di Vasto votano per le comunali e anche per le regionali e nazionali e mi sembra difficile volersi proporre, nelle elezioni di cui sopra, per partiti che viaggiano in schieramenti contrapposti, “che ci azzecca Di Pietro con Rutelli (riferimento di Alleanza per Vasto)”. Riportandolo sul tuo piano calcistico non puoi tifare per il Milan e poi dare i tuoi migliori giocatori della Pro Vasto solo all’Inter.
Leggo : “ ho aderito ad un progetto “pro Vasto”, si badi bene, un progetto, non una lista ne un partito” ma il progetto per trasformarsi da idea e qualcosa di reale deve passare per una lista da proporre ai cittadini ed avere l’appoggio di un partito che abbia la chiave di una cassaforte regionale o nazionale perché le idee son desideri e come già dicevano i nostri avi:senza soldi non si canta messa. Ed a chi si bussa a cassa a Tonino o Francesco?
Enzo La Verghetta
mercoledì 28 aprile 2010
Chi va con lo zoppo ... eh eh he!
Del Prete contro la gestione del D'Avalos
VASTO - “Lapenna e la sua maggioranza non hanno mortificato solo le 15 persone della cooperativa Arcobaleno, togliendo loro la possibilità di partecipare ad una gara di appalto per la gestione di Palazzo d’Avalos e i suoi servizi, ma hanno compiuto un gesto amministrativo di autentica arroganza (affidamento diretto per un impegno di spesa di oltre 100 mila euro in un anno) che merita una censura politica”. E’ secco il commento in un comunicato stampa di Nicola Del Prete, del coordinamento regionale di Alleanza per l’Italia che a Vasto annovera tra le sue fila il gruppo consiliare formato da Giuseppe Di Paolo, Nicola D’Adamo ed Alessandro La Verghetta. “Il Tar deciderà sotto il profilo della legittimità amministrativa e sono convinto che darà ragione alla Cooperativa Arcobaleno. Noi, invece, apriamo una vertenza politica con quella che si autodefinisce l’amministrazione delle regole. Quali regole? - s’interroga Del Prete - quelle che vedono nella gestione di Palazzo D’Avalos una Fondazione che tra i soci annovera l’associazione del segretario del Sindaco, Fabio Salvatorelli? Ed a scapito di chi? Di quelle persone, forse, che hanno lavorato in precarietà per oltre un decennio, cominciando gratuitamente e solo con qualche rimborso derivante dagli introiti dei biglietti dei Musei? E’ questo il progetto socio-culturale del Lapenna quater?. Con la nuova gestione, mi è parso di leggere che Palazzo D’Avalos resterà chiuso tutta la settimana, ad eccezione del sabato e della domenica, dalle ore 18 alle 23, mentre prima l’apertura al pubblico era garantita sia al mattino che nelle ore pomeridiane ed in estate fino alla mezzanotte. Sono troppi i lati oscuri di questo affidamento diretto. E’ un progetto che viene da lontano, ed è stato ben studiato. Ricordo benissimo quando Lapenna diceva in giunta al suo ex assessore Francescopaolo D’Adamo: “Dobbiamo creare un giocattolo per far vivere Palazzo D’Avalos”. Ebbene, il giocattolo è stato trovato. Ma non durerà a lungo, perché i vastesi non lasceranno passare altre occupazioni che mortificano il senso delle regole”.
Giuseppe Ritucci
VASTO - “Lapenna e la sua maggioranza non hanno mortificato solo le 15 persone della cooperativa Arcobaleno, togliendo loro la possibilità di partecipare ad una gara di appalto per la gestione di Palazzo d’Avalos e i suoi servizi, ma hanno compiuto un gesto amministrativo di autentica arroganza (affidamento diretto per un impegno di spesa di oltre 100 mila euro in un anno) che merita una censura politica”. E’ secco il commento in un comunicato stampa di Nicola Del Prete, del coordinamento regionale di Alleanza per l’Italia che a Vasto annovera tra le sue fila il gruppo consiliare formato da Giuseppe Di Paolo, Nicola D’Adamo ed Alessandro La Verghetta. “Il Tar deciderà sotto il profilo della legittimità amministrativa e sono convinto che darà ragione alla Cooperativa Arcobaleno. Noi, invece, apriamo una vertenza politica con quella che si autodefinisce l’amministrazione delle regole. Quali regole? - s’interroga Del Prete - quelle che vedono nella gestione di Palazzo D’Avalos una Fondazione che tra i soci annovera l’associazione del segretario del Sindaco, Fabio Salvatorelli? Ed a scapito di chi? Di quelle persone, forse, che hanno lavorato in precarietà per oltre un decennio, cominciando gratuitamente e solo con qualche rimborso derivante dagli introiti dei biglietti dei Musei? E’ questo il progetto socio-culturale del Lapenna quater?. Con la nuova gestione, mi è parso di leggere che Palazzo D’Avalos resterà chiuso tutta la settimana, ad eccezione del sabato e della domenica, dalle ore 18 alle 23, mentre prima l’apertura al pubblico era garantita sia al mattino che nelle ore pomeridiane ed in estate fino alla mezzanotte. Sono troppi i lati oscuri di questo affidamento diretto. E’ un progetto che viene da lontano, ed è stato ben studiato. Ricordo benissimo quando Lapenna diceva in giunta al suo ex assessore Francescopaolo D’Adamo: “Dobbiamo creare un giocattolo per far vivere Palazzo D’Avalos”. Ebbene, il giocattolo è stato trovato. Ma non durerà a lungo, perché i vastesi non lasceranno passare altre occupazioni che mortificano il senso delle regole”.
Giuseppe Ritucci
Un caso di coscienza o solo un caso?
Dalla deliberazione originale di Giunta Comunale n°124 del16 aprile 2010,avente per oggetto: "Ricorso al Tar, promosso dalla Coop.Arcobaleno - Provvedimenti", si evince l'assenza dell'assessore alla Cultura. Ad onor del vero l'assessore, presente all'approvazione delle deliberazioni precedenti, risulta assente anche per l'argomento della deliberazione successiva. Un caso?
Fuori i mercanti dal tempio ... non dalle piazze.
Leggo dai giornali di oggi un iteressante articolo sulle proposte della Confcommercio per la "rivitalizzazione" del centro storico di Vasto. Qualcuno mi ha redarguito in questi giorni dicendomi che sono sempre contro tutto. Non è così. Concordo, per esempio, col Presidente della Confcommercio Angelo Allegrino, quando, in merito alla movida cittadina, dice: "le attività non possono essere penalizzate dall'assurdo comportamento di uno sparuto gruppo di delinquenti" Io avrei aggiunto oltre alle "attività" anche i "cittadini" (specie i giovani) ed avrei definito "balordi" coloro che provocano i "disagi". Su questo ultimo punto il discorso sarebbe lungo. Mi trova invece in totale disaccordo quanto Allegrino propone in merito all'utilizzo di Palazzo d'Avalos. Non mi stancherò mai di dire che "Il Palazzo" non è un "contenitore" ma un "luogo" di cultura, sicuramente non adatto ad attività commerciali ed enogastronomiche. Lo stesso sindaco di Vasto ha più volte rimproverato chi ha utilizzato impropriamente (es. pranzi e cene) il d'Avalos e sono d'accordo con lui. Come vedete non sono sempre contrario.
martedì 27 aprile 2010
Non sono un "cambia casacche". Erga omnes, niente di personale.
Ho ricevuto una lettera raccomandata, con tanto di ricevuta di ritorno, dal Coordinatore Regionale dell’IdV. Non so quanto può destare interesse questa notizia, tuttavia, rivolgendomi a coloro che potrebbero essere incuriositi da un annuncio simile, espongo il fatto ed il mio pensiero.
Con il tempismo di un terzino italiano degli anni Sessanta, il Senatore Mascitelli ha colto il pretesto per eliminare la mia “scomoda” figura dall’immagine del Partito di Di Pietro. Con la sua del 23 aprile 2010, Mascitelli rifiuta la mia iscrizione al partito, legando tale decisione, “erga omnes”, all’avvenuta mia adesione al “progetto civico” Alleanza per Vasto. Dichiarando poi che suddetta formazione è collegata al movimento politico dell’On. Francesco Rutelli. Come dire non puoi far parte dei tifosi del Milan, poiché tifi Pro Vasto e l’allenatore di questa squadra cittadina è della Juve.
Strano che il Senatore abbia dato una motivazione alla decisione di non rinnovarmi la tessera, visto che, a tutt’oggi, io sto ancora aspettando la motivazione per la mia sostituzione nell’ambito della Giunta Comunale di Vasto. Forse non ero “funzionale” alla linea del partito? Perché?
“Mascite” ed i suoi si comportano come i “berlusconiani”. Dov’è la differenza? “Erga omnes” ha deciso di espellermi dal partito. Bene! Oserei esclamare, così sono libero di esporre il mio pensiero. Quando mi si è data la possibilità di mostrare pubblicamente la mia posizione all’interno del partito?
Mi si vuol far passare per un “cambia casacche” come qualcuno (anonimamente) mi ha definito. Invece io ho chiesto di restare nell’IdV, per poter dare il mio contributo, non solo critico. Non mi sono mai riconosciuto in coloro che, cantando “meno male che Silvio c’è” ondeggiano pacificamente, a mani alzate, in un salone con lo sfondo azzurro. Pensavo di aver aderito ad una compagine diversa dove non fosse necessario cantare “meno male che Tonino c’è”. Passi per questo, ma dover cantare “meno male che Palomba c’è” mi sembra eccessivo. Io volevo aiutare lo stesso Palomba Paolo a mostrarsi in maniera diversa, ad ottenere risultati condivisi, invece … ecco il risultato: Fuori!
Mi chiedo: una persona che voglia dare il proprio contributo per cambiare la situazione politica attuale cosa deve fare? Ho maturato l’idea che coloro che rimboccandosi le maniche si mettono a disposizione della collettività, credendo nelle cose che fanno, espletato il compito di “portatore di voti” viene sostituito da chi “machiavellicamente” sa muoversi nella palude della politica. Gli uomini o meglio i candidati, non vengono scelti dal popolo ma dai vertici del partito, l’unica qualità richiesta è quella di essere “funzionali e obbedienti” a questo. Non si discute! Nel mio caso il peccato mortale è stato quello di aver chiesto all’IdV, un candidato autorevole che rappresentasse Vasto in regione. Non dovevo permettermi di esprimere un tale pensiero. “Erga omnes” fuori!
Recidivo, insieme a gente che la pensava come me, ho fondato un circolo, “erga omnes” fuori!
“Erga omnes” ho aderito ad un progetto “pro Vasto”, si badi bene, un progetto, non una lista ne un partito. Fuori! A questo punto, parafrasando il titolo di un libro di Marcello Marchesi, uomo di alta cultura, alta ironia ed alto spirito, senza volgarità dirò: “Caro Lei, non prendiamoci per il Culo!” Non sono certo io il “cambia casacche”. Erga omnes, niente di personale.
lunedì 26 aprile 2010
Pretesti
Non mi hanno rinnovato la tessera del Milan Club, perchè non ho smentito di essere tifoso della Pro Vasto. "... ma la Pro Vasto è una squadra locale, che centra col Milan?" Ho chiesto.
Mi hanno risposto che l'allenatore della Pro Vasto tifa Juve, quindi io non sono compatibile con il Milan.
Era ora:
... Ribellarsi e ribellarsi ancora finchè gli agnelli diventeranno leoni.
Da Histonium.net
A firma di Roberta Odoardi, Bruno Scafetta, Daniela Madonna e degli operatori della cooperativa "Arcobaleno" di Vasto, riceviamo e pubblichiamo.
Il giorno 15 aprile 2010 l’Amministrazione comunale di Vasto ha indetto una conferenza stampa per presentare la nuova gestione di Palazzo d’Avalos, affidata alla Fondazione per l’Arte, l’Archeologia e la Cultura del Vastese. A proposito di quanto è stato detto in tale ambito, la voce di chi da tanto tempo profonde impegno e passione per la valorizzazione e la conoscenza del patrimonio storico-artistico della nostra città non può tacere, ritenendo opportuno effettuare alcune precisazioni di rilievo. Quando si è affermato che in passato «non si è mai fatta una promozione seria e mirata», né «sono state coinvolte le scuole della nostra Regione», è stata data prova di smemoratezza o di indifferenza nei confronti dell’operato dei Servizi Didattici dei Musei di Palazzo d’Avalos, diretti dalla dott.ssa Roberta Odoardi in collaborazione sia con la cooperativa Arcobaleno sia con Bruno Scafetta e Daniela Madonna del laboratorio d’arte “Mondo a colori” di Vasto. Infatti migliaia sono stati, negli ultimi anni, i bambini ed i giovani studenti abruzzesi e molisani coinvolti dai percorsi didattici ispirati al patrimonio archeologico ed artistico ospitato dalle sale del Palazzo marchesale. Visite guidate e laboratori di scavo, lavorazione dell’argilla, foggiatura della ceramica, realizzazione di mosaici, scoperta delle tradizioni degli antichi attraverso il canale ludico-espressivo hanno sempre riscosso apprezzamento da parte degli insegnanti, degli alunni e dei genitori.
La stampa specialistica ha spesso sottolineato la validità di tale offerta formativa, dedicandole spazio ed interesse crescenti (si pensi, in particolare, agli appuntamenti estivi e natalizi di “ArcheoMagia”, che hanno visto la partecipazione congiunta dei più giovani e delle loro famiglie). Tuttora, in questa delicata fase di passaggio, sono circa 250 gli allievi delle scuole locali che frequentano i laboratori artistici attivati nel corrente anno scolastico. Evidentemente, tutto ciò non è bastato a scongiurare il colpo di spugna che l’Amministrazione locale vorrebbe dare all’attento lavoro svolto dai suddetti soggetti. Un secondo punto importante riguarda il fatto che chi ha operato presso Palazzo d’Avalos, soprattutto negli ultimi tempi, lo ha fatto in una situazione di totale incertezza, sulla base di incarichi in scadenza prorogati solo in extremis e per pochi mesi, trovandosi così nell’impossibilità di approntare una serena progettualità ed un efficace piano di coinvolgimento degli utenti.
Probabilmente, come già è stato detto in passato da taluni rappresentanti del Comune, gli eventi che si basano su una mirata conoscenza del territorio attraverso un’azione umile e capillare fanno meno notizia di quelli eclatanti, che talvolta si rivelano effimeri e scarsamente rilevanti in termini di crescita della civica consapevolezza. Gli operatori culturali attivi in città auspicano per il futuro condotte ispirate a maggiori equità e trasparenza, che siano d’esempio alle nuove generazioni e lascino almeno a loro la speranza di poter agire nella terra in cui si sono formate, senza dover rinunciare ai propri progetti o essere costrette a realizzarli in altri lidi.
Da Histonium.net
A firma di Roberta Odoardi, Bruno Scafetta, Daniela Madonna e degli operatori della cooperativa "Arcobaleno" di Vasto, riceviamo e pubblichiamo.
Il giorno 15 aprile 2010 l’Amministrazione comunale di Vasto ha indetto una conferenza stampa per presentare la nuova gestione di Palazzo d’Avalos, affidata alla Fondazione per l’Arte, l’Archeologia e la Cultura del Vastese. A proposito di quanto è stato detto in tale ambito, la voce di chi da tanto tempo profonde impegno e passione per la valorizzazione e la conoscenza del patrimonio storico-artistico della nostra città non può tacere, ritenendo opportuno effettuare alcune precisazioni di rilievo. Quando si è affermato che in passato «non si è mai fatta una promozione seria e mirata», né «sono state coinvolte le scuole della nostra Regione», è stata data prova di smemoratezza o di indifferenza nei confronti dell’operato dei Servizi Didattici dei Musei di Palazzo d’Avalos, diretti dalla dott.ssa Roberta Odoardi in collaborazione sia con la cooperativa Arcobaleno sia con Bruno Scafetta e Daniela Madonna del laboratorio d’arte “Mondo a colori” di Vasto. Infatti migliaia sono stati, negli ultimi anni, i bambini ed i giovani studenti abruzzesi e molisani coinvolti dai percorsi didattici ispirati al patrimonio archeologico ed artistico ospitato dalle sale del Palazzo marchesale. Visite guidate e laboratori di scavo, lavorazione dell’argilla, foggiatura della ceramica, realizzazione di mosaici, scoperta delle tradizioni degli antichi attraverso il canale ludico-espressivo hanno sempre riscosso apprezzamento da parte degli insegnanti, degli alunni e dei genitori.
La stampa specialistica ha spesso sottolineato la validità di tale offerta formativa, dedicandole spazio ed interesse crescenti (si pensi, in particolare, agli appuntamenti estivi e natalizi di “ArcheoMagia”, che hanno visto la partecipazione congiunta dei più giovani e delle loro famiglie). Tuttora, in questa delicata fase di passaggio, sono circa 250 gli allievi delle scuole locali che frequentano i laboratori artistici attivati nel corrente anno scolastico. Evidentemente, tutto ciò non è bastato a scongiurare il colpo di spugna che l’Amministrazione locale vorrebbe dare all’attento lavoro svolto dai suddetti soggetti. Un secondo punto importante riguarda il fatto che chi ha operato presso Palazzo d’Avalos, soprattutto negli ultimi tempi, lo ha fatto in una situazione di totale incertezza, sulla base di incarichi in scadenza prorogati solo in extremis e per pochi mesi, trovandosi così nell’impossibilità di approntare una serena progettualità ed un efficace piano di coinvolgimento degli utenti.
Probabilmente, come già è stato detto in passato da taluni rappresentanti del Comune, gli eventi che si basano su una mirata conoscenza del territorio attraverso un’azione umile e capillare fanno meno notizia di quelli eclatanti, che talvolta si rivelano effimeri e scarsamente rilevanti in termini di crescita della civica consapevolezza. Gli operatori culturali attivi in città auspicano per il futuro condotte ispirate a maggiori equità e trasparenza, che siano d’esempio alle nuove generazioni e lascino almeno a loro la speranza di poter agire nella terra in cui si sono formate, senza dover rinunciare ai propri progetti o essere costrette a realizzarli in altri lidi.
domenica 25 aprile 2010
Oggi è la giornata "biancorossa" ed io a casa con l'otite!
Alè Pro Vasto
Anche se non sei la nazionale, anche se non giochi in serie A
Il mio cuore batte forte uguale, sei la squadra della mia città
Tutte le domeniche allo stadio a vederti giocare verrò
Con sciarpe biancorosse striscioni e bandiere col cuore in gola canterò
Alè Pro Vasto alè
Son biancorossi i tuoi colori
Alè Pro Vasto alè
Battono forte i nostri tamburi
Alè Pro Vasto alè
Sei la più forte ed io lo so
Perciò se segni un gol io forte griderò
Chiuderò gli occhi e sognerò
Gli avversari son forti squadroni, ma all’Aragona non passeranno
I più forti siamo sempre noi e tutti quanti questo lo sanno
Violenti noi non lo saremo mai, anche se a volte perderai
Però col tuo impegno di rado accadrà e se fai gol la curva canterà
Alè Pro Vasto alè
Son biancorossi i tuoi colori
Alè Pro Vasto alè
Battono forte i nostri tamburi
Alè Pro Vasto alè
Sei la più forte ed io lo so
Perciò se segni un gol io forte griderò
Chiuderò gli occhi e sognerò
sabato 24 aprile 2010
simonaventura_0001.wmv
Come la prenderà la Simona nazionale?
Hallelujah - tratto dal Cd del "Comitato per gli addobbi floreali"
Grillo la pensa come me o io la penso come Grillo.
Dal Blog di Beppe Grillo
Le elezioni anticipate sono l'ultimo rifugio della politica. Anticipate, ma sempre con giudizio. Il Parlamento infatti si può sciogliere solo dopo che i parlamentari hanno raggiunto i requisiti per la pensione, quindi mai prima di due anni e mezzo. Quasi ci siamo e i deputati e i senatori, che alla pensione ci tengono, potrebbero accettare un rompete le righe (a proposito c'è uno, dico un solo parlamentare che ha rinunciato a questo odioso privilegio?). Il problema, come si suol dire, è però un altro. L'Italia non può andare a nuove elezioni senza rischiare di fare la fine della Grecia. La minaccia di sciogliere il Parlamento è una pistola scarica. Ogni parametro economico è il peggiore di sempre, dal debito pubblico, alla cassa integrazione, al tasso di disoccupazione. L'Italia non può permettersi un vuoto parlamentare senza correre il rischio di un default. Ma questo è forse l'obiettivo di chi vuole sfasciare il Paese.
Le elezioni anticipate sono l'ultimo rifugio della politica. Anticipate, ma sempre con giudizio. Il Parlamento infatti si può sciogliere solo dopo che i parlamentari hanno raggiunto i requisiti per la pensione, quindi mai prima di due anni e mezzo. Quasi ci siamo e i deputati e i senatori, che alla pensione ci tengono, potrebbero accettare un rompete le righe (a proposito c'è uno, dico un solo parlamentare che ha rinunciato a questo odioso privilegio?). Il problema, come si suol dire, è però un altro. L'Italia non può andare a nuove elezioni senza rischiare di fare la fine della Grecia. La minaccia di sciogliere il Parlamento è una pistola scarica. Ogni parametro economico è il peggiore di sempre, dal debito pubblico, alla cassa integrazione, al tasso di disoccupazione. L'Italia non può permettersi un vuoto parlamentare senza correre il rischio di un default. Ma questo è forse l'obiettivo di chi vuole sfasciare il Paese.
Vasto e i giovani.
Vasto e i giovani.
Cosa ha dato Vasto a questo ragazzo?
Domenico Urbano è l'esempio di come la "città" segue la sua ... gente.
Assessore allo sport, se ci sei, batti un colpo.
venerdì 23 aprile 2010
Pienamente d'accordo e senza polemiche.
Da Piazza Rossetti:
È bello sapere che a Vasto gli eventi culturali stanno diventando un fenomeno cittadino, capace di coinvolgere tutti e soprattutto i giovani. È perciò importante che l’obiettivo di iniziative come il Festival della Scienza sia quello di evitare di veicolare preconcetti ed errori, o, peggio ancora, ideologie che minano, nelle fondamenta, la legittimità e la bontà di certe iniziative.
Nello specifico, mi riferisco alle dichiarazioni dell’assessore alla cultura del comune di Vasto, Anna Suriani, la quale, presentando l’anteprima nazionale del film Agorà, di Alejandro Amenàbar (proiettato poi giovedì scorso), ha ritenuto l’evento importante perché aiuterebbe a riflettere sul “rapporto tra Scienza e religione”.
Ora, si tratta di un’affermazione, che, sebbene (ne sono convinto) pronunciata in assoluta buona fede, è superficiale e, in fondo, errata, perché non individua la causa vera dell’omicidio di Ipazia (la protagonista di Agorà).
Non sono, infatti, la religione (né tantomeno quella cattolica) e la sua presunta (e falsa) avversione contro la scienza ad avere spinto degli uomini ad uccidere Ipazia, ma i loro “fanatismi”, e cioè i “fanatismi” di chi pensa, sbagliando, di poter difendere le proprie idee o la propria fede (arrivando sino all’omicidio), non per il bene comune ma contro qualcuno.
E, poiché i “fanatismi”, e non la religione, sono il male assoluto, occorre prendere spunto dalla proiezione del film per comprendere meglio i “fanatismi”, che colpiscono gli uomini in diversi modi. Non esiste, infatti, solo il fanatismo religioso, ma anche quello politico o scientifico. In particolare, tralasciando la descrizione del fanatismo religioso o politico (più noti), mi sembra opportuno, alla vigilia del Festival delle Scienza, ricordare il fanatismo scientifico, ovvero quei comportamenti, che affermano il valore assoluto della scienza al di sopra dell’uomo. Sulla base di questa impostazione ideologica, si è arrivato perfino a negare la vita, come valore assoluto, e ciò a favore di una cultura “disumanizzante” come quella dell’eugenetica, dell’eutanasia e dell’aborto.
Pertanto, il film Agorà deve servire a riflettere sui “fanatismi”, mentre spostare l’attenzione sul “rapporto tra Scienza e religione” significa impostare una qualsiasi iniziativa culturale su basi deboli perché non vere, rischiando così di vanificare tutti gli sforzi encomiabili (anche da parte dell’amministrazione La Penna), profusi per promuovere e organizzare eventi come il Festival della Scienza. Tutti noi, e soprattutto i giovani, abbiamo bisogno, infatti, di ideali umanisti, forti, veri e non di ideologie e di relativismo culturale.
Se si riuscirà a soddisfare questo bisogno umanista, allora, la cultura, anche a Vasto, diventerà uno strumento di crescita economica e sociale di tutta una comunità.
Vincenzo Bassi
È bello sapere che a Vasto gli eventi culturali stanno diventando un fenomeno cittadino, capace di coinvolgere tutti e soprattutto i giovani. È perciò importante che l’obiettivo di iniziative come il Festival della Scienza sia quello di evitare di veicolare preconcetti ed errori, o, peggio ancora, ideologie che minano, nelle fondamenta, la legittimità e la bontà di certe iniziative.
Nello specifico, mi riferisco alle dichiarazioni dell’assessore alla cultura del comune di Vasto, Anna Suriani, la quale, presentando l’anteprima nazionale del film Agorà, di Alejandro Amenàbar (proiettato poi giovedì scorso), ha ritenuto l’evento importante perché aiuterebbe a riflettere sul “rapporto tra Scienza e religione”.
Ora, si tratta di un’affermazione, che, sebbene (ne sono convinto) pronunciata in assoluta buona fede, è superficiale e, in fondo, errata, perché non individua la causa vera dell’omicidio di Ipazia (la protagonista di Agorà).
Non sono, infatti, la religione (né tantomeno quella cattolica) e la sua presunta (e falsa) avversione contro la scienza ad avere spinto degli uomini ad uccidere Ipazia, ma i loro “fanatismi”, e cioè i “fanatismi” di chi pensa, sbagliando, di poter difendere le proprie idee o la propria fede (arrivando sino all’omicidio), non per il bene comune ma contro qualcuno.
E, poiché i “fanatismi”, e non la religione, sono il male assoluto, occorre prendere spunto dalla proiezione del film per comprendere meglio i “fanatismi”, che colpiscono gli uomini in diversi modi. Non esiste, infatti, solo il fanatismo religioso, ma anche quello politico o scientifico. In particolare, tralasciando la descrizione del fanatismo religioso o politico (più noti), mi sembra opportuno, alla vigilia del Festival delle Scienza, ricordare il fanatismo scientifico, ovvero quei comportamenti, che affermano il valore assoluto della scienza al di sopra dell’uomo. Sulla base di questa impostazione ideologica, si è arrivato perfino a negare la vita, come valore assoluto, e ciò a favore di una cultura “disumanizzante” come quella dell’eugenetica, dell’eutanasia e dell’aborto.
Pertanto, il film Agorà deve servire a riflettere sui “fanatismi”, mentre spostare l’attenzione sul “rapporto tra Scienza e religione” significa impostare una qualsiasi iniziativa culturale su basi deboli perché non vere, rischiando così di vanificare tutti gli sforzi encomiabili (anche da parte dell’amministrazione La Penna), profusi per promuovere e organizzare eventi come il Festival della Scienza. Tutti noi, e soprattutto i giovani, abbiamo bisogno, infatti, di ideali umanisti, forti, veri e non di ideologie e di relativismo culturale.
Se si riuscirà a soddisfare questo bisogno umanista, allora, la cultura, anche a Vasto, diventerà uno strumento di crescita economica e sociale di tutta una comunità.
Vincenzo Bassi
Il pensiero di una persona qualunque.
Il comportamento di Gianfranco Fini e i fatti accaduti in questi giorni all’interno del PdL, sono emblematici della situazione politica nazionale. Nessuno può negare, magari non condividendone le idee, che Fini sia una persona seria e preparata politicamente. Se ha usato un comportamento come quello che tutte le tv hanno mostrato, oserei dire e chiedo perdono per l’accostamento, alla Francescopaolo D’Adamo, i motivi che lo hanno portato a usare questa condotta devono essere, per forza di cose, gravi. Non è mia intenzione analizzare questi motivi, tuttavia mi “urge” sottolineare un personale punto di vista.
Tutti gli analisti valutano il 7% dei contrari all’interno del PdL, una esigua minoranza di cui il Presidente Berlusconi si potrà disfare al più presto ed in maniera indolore. Secondo me non è così. Non è come prendere un Assessore di un “medio” comune e buttarlo fuori, magari sostituendolo con persone non elette. Non è la stessa cosa.
La legge elettorale permette di formare le liste secondo un certo ordine, affinché siano elette non le persone scelte dal popolo ma quelle scelte dai partiti. Nell’ambito del PdL, sicuramente, ci sono molti “personaggi” eletti, non perché amati dal popolo ma perché “funzionali” alla linea di Berlusconi e del suo “gruppo” politico. ( Inutile precisare che questo avviene anche nelle altre formazioni politiche sia di centro destra che di centrosinistra, tuttavia …)
A questo punto, per spiegare il mio pensiero, devo necessariamente proporre un esempio.
Ho visto piangere, si! proprio piangere, un uomo anziano di Vasto, quando il Presidente Fini ha sciolto AN per fondare con Berlusconi & Co. la nuova compagine politica. Il Popolo della Libertà.
Se Fini esce dal PdL chi volete che voti questo signore?
Sarebbe troppo lungo e se vogliamo futile spiegare l’esempio sopra esposto. Mi limito a sostenere, invece, che quei “politici” i quali, in questa occasione, hanno avuto paura di schierarsi con Fini, avrebbero dovuto valutare secondo quest’ottica la loro scelta. Sono sicuri di avere nel proprio territorio un consenso “personale” tale da poter continuare a svolgere una azione politica al di fuori della originaria area ideologica? Sono sicuri che troveranno spazio adeguato nella formazione delle prossime liste elettorali? Hanno valutato con attenzione cosa succederà se il “Presidente della Camera” dovesse uscire dal PdL e formare (o riformare) un “serio” partito di destra?
Sono convinto che in molti hanno egoisticamente pensato: “per ora sono qui, in futuro vedremo”. Ma è solo una mia opinione.
Il problema è che non esiste alcun progetto generale.
Caro Direttore il marciapiede nuovo di zecca che porta all'Incoronata si e' trasformato in un Super G...un vero e proprio slalom.Prima i pali della luce ,cassonetti ,cancelli di ingressi privati e ora come goccia che fa traboccare in vaso le neo pensiline ad energia solare ,ma messe anche loro troppo centrali. Impediscono il passaggio dei pedoni.Insomma chi vuole andare a piedi deve fare lo slalom per passare.Ogni tanto vedo qualcuno che a passo veloce va sul marciapiede ...bisogna avvisarlo che ora c'e' un vetro di mezzo e potrebbe farsi male.Tempo fa tornavo a piedi dall'Ospedale S.Pio e ho notato come il marciapiede che va verso la villetta Silvio Ciccarone sia praticamente impossibile da percorrere per la presenza di alberi proprio al centro e ho pensato che in passato le cose venissero fatte un po' alla "carlona",ma adesso nel 2010 vedere un marciapiede appena costruito e con tutti gli ostacoli sopraelencati,mi irritano particolarmente.Caro Direttore spero che le fotografie che ho fatto servano per far vedere come stiano eseguendo un lavoro forse criticabile e sicuramente migliorabile visto che e' pagato con le nostre tasse.Possibili soluzioni: 1) I cancelli sporgenti devono essere sostituiti a spese dell'Amministrazione Comunale(perche' gia' c'erano) con il tipo scorrevole che non ingombra ;2)I cassonetti dei rifiuti solidi urbani devono avere la loro sede in modo che non rubino spazio al marciapiede;3)Le pensiline devono essere arretrate in modo che non sbarrino la strada a chi transita a piedi ,a chi ha al seguito un passeggino e per i diversamente abili .Infatti le barriere architettoniche altre Citta' oggi le stanno abbattendo,noi a Vasto andiamo contro corrente perche' a quando pare le barriere le erigiamo.Spero che chi e' preposto a curare i lavori dell' opera pubblica da poco consegnata ai cittadini si renda conto di quanti intralci ci siano tanto da farlo sembrare un Super G e non un marciapiede . Cordiali Saluti da Davide Delle Donne .
giovedì 22 aprile 2010
COMUNICATO STAMPA UDC
Comune inefficiente aumenta la Tarsu del 30%
Il 28/02/2009 alle 15.28 appariva sul sito “ Piazzarossetti.it “ un articolo che testualmente recitava “Legittimo l'aumento della Tarsu applicato dal comune di Vasto: lo ha sancito la Commissione Tributaria Provinciale”………….omissis “In ragione degli aumenti applicati per il 2008, il comune di Vasto è riuscito a coprire interamente il servizio di raccolta dei rifiuti come imposto dalla normativa vigente. Lapenna e Molino hanno anche confermato che non vi saranno ulteriori aumenti.”……
Nel momento in cui migliaia di lavoratori rischiano il posto di lavoro, centinaia di imprese rischiano di scomparire, e migliaia di pensionati e lavoratori stagionali vedono il loro reddito crollare sotto la soglia di povertà, l’Amministrazione Comunale di Vasto trova il coraggio di richiedere ai vastesi un aumento del 30% sulla tarsu per coprire i costi della gestione del ciclo rifiuti generati in massima parte dalla sua inefficienza, che determina il danno di un servizio scadente e in qualche caso inesistente, e la beffa di un costo molto più alto di quello di città similari.
Per questa ragione l’UDC di Vasto, nella persona del suo capogruppo, Massimiliano Montemurro, si chiede: “ le dichiarazioni fatte all’epoca erano false? oppure la gestione di quest’ultimo anno è stato fallimentare? Ad ogni modo, l’UDC non ritiene giusto che le colpe di una cattiva gestione debbano ricadere sopra i cittadini, ritiene invece che l’amministrazione Lapenna, a questo punto, farebbe bene a coprire le proprie mancanze iniziando a devolvere a parziale copertura del servizio di raccolta rifiuti le indennità percepite dal Consiglio di gestione, in quanto , oggi più che mai , la politica deve rappresentare un servizio .
Capogruppo UDC
Massimiliano Montemurro
Norme tecniche PRG. A domanda risponde:
Da Vastoweb.com
"Da più parti - ha aggiunto Giangiacomo - ci è stato chiesto perché non abbiamo predisposto un nuovo Piano regolatore. La risposta è che quello vigente era incerto nelle regole, che non erano consone alla normativa generale. Se non ci sono le fogne, non si può costruire. Lo dice la legge. Vasto, con il Piano regolatore redatto dall'amministrazione Pietrocola - sostiene il consigliere del Pd - era un malato in crisi emorragica. Noi abbiamo bloccato l'emorragia. Se non avessimo varato queste norme di salvaguardia, il vecchio Prg sarebbe ancora in vigore".
Che risposta è? Che cosa significa?
"Da più parti - ha aggiunto Giangiacomo - ci è stato chiesto perché non abbiamo predisposto un nuovo Piano regolatore. La risposta è che quello vigente era incerto nelle regole, che non erano consone alla normativa generale. Se non ci sono le fogne, non si può costruire. Lo dice la legge. Vasto, con il Piano regolatore redatto dall'amministrazione Pietrocola - sostiene il consigliere del Pd - era un malato in crisi emorragica. Noi abbiamo bloccato l'emorragia. Se non avessimo varato queste norme di salvaguardia, il vecchio Prg sarebbe ancora in vigore".
Che risposta è? Che cosa significa?
mercoledì 21 aprile 2010
Artista, altro che artigiana.
Erbacce nostre!
Nulla di nuovo sotto il sole. Sotto il sole di questo mondo, sulla terra nostra che ha fatto Iddio. Si sa, ogni stagione ha la sua vegetazione ...e le sue erbe. Spuntano per ogni dove, quasi miracolosamente dove parrebbe impossibile, sfruttando un minimo interstizio dove poco umus e umidità permettono a un piccolo seme di mettere radici e svilupparsi in tutta la sua peculiare vegetazione, con forme e colori; uno spettacolo fantastico, soprattutto in primavera. E’ la vita che continua e ritorna, assieme alle erbe, sia quelle di campo che le parietarie. Ma noi le chiamiamo “erbacce”, le dichiariamo “infestanti”, perchè spuntano e proliferano ovunque, anche dove “non dovrebbero”.
Di chi la colpa? Del Padreterno che ha creato erbe e fiori, o degli uomini (...acci loro!) che fanno e troppo spesso non fanno manutenzione e pulizia, dove e quando si deve? Dichiarano, deliberano, predispongono ma poi trascurano o, da cittadini, sopportano in silenzio. Finchè qualcuno fa una foto e mostra quel che tutti quotidianamente vediamo, accettiamo e subiamo.
Eccola la foto-grafia, anzi le foto, immesse nella rete internettiana da Histonium.net, in cui delicati steli e foglie, di un verde tenero o cupo, lobate, lanceolate o filiformi, danno una nota (talora un manto) di colore a dirute e polverose mura. Vicino ci sono delle pietruzze di diverso colore, in fila, che tracciano un’immagine; è della gente istoniese passata, è stata riscoperta e poi abbandonata. Cose di questo mondo o di “questo paese”. Ci diciamo disturbati dall’elegante parietaria, dall’inconsapevole gramigna, dovremmo chiedere spiegazione e ragione all’uomo, privato o politico che sia, che pur avendo occhi e cervello fa e disfà, a suo piacimento, perchè reso libero nelle proprie azioni da Dio e poi allegramente irresponsabile dal voto del Popolo.
Mea culpa, mea culpa....? No, figurati. Ce la prendiamo con la natura, naturalmente quella infima e plebea, e ...l’erbacce sue! (Giuseppe F. Pollutri)
Di chi la colpa? Del Padreterno che ha creato erbe e fiori, o degli uomini (...acci loro!) che fanno e troppo spesso non fanno manutenzione e pulizia, dove e quando si deve? Dichiarano, deliberano, predispongono ma poi trascurano o, da cittadini, sopportano in silenzio. Finchè qualcuno fa una foto e mostra quel che tutti quotidianamente vediamo, accettiamo e subiamo.
Eccola la foto-grafia, anzi le foto, immesse nella rete internettiana da Histonium.net, in cui delicati steli e foglie, di un verde tenero o cupo, lobate, lanceolate o filiformi, danno una nota (talora un manto) di colore a dirute e polverose mura. Vicino ci sono delle pietruzze di diverso colore, in fila, che tracciano un’immagine; è della gente istoniese passata, è stata riscoperta e poi abbandonata. Cose di questo mondo o di “questo paese”. Ci diciamo disturbati dall’elegante parietaria, dall’inconsapevole gramigna, dovremmo chiedere spiegazione e ragione all’uomo, privato o politico che sia, che pur avendo occhi e cervello fa e disfà, a suo piacimento, perchè reso libero nelle proprie azioni da Dio e poi allegramente irresponsabile dal voto del Popolo.
Mea culpa, mea culpa....? No, figurati. Ce la prendiamo con la natura, naturalmente quella infima e plebea, e ...l’erbacce sue! (Giuseppe F. Pollutri)
Il teatro dei burattini (quelli veri) a Vasto
Questa mattina, ho visto che si stanno predisponendo le “trincee” per attuare l’isola pedonale, nel centro storico di Vasto. Non entro nel merito.
Mi chiedo invece, visto tutto quanto sta accadendo intorno alla “Movida Vastarola” per quanto riguarda le ore notturne, se si sta predisponendo anche un programma per vivacizzare almeno le ore pomeridiane o serali nel centro storico.
Se si questo programma cosa prevede?
Ho ricevuto una telefonata allarmata: “Permetteranno la sistemazione, ormai storica, del teatrino dei burattini a Piazza Rossetti o ricominceranno col “teatrino” di coloro o di colui che questo “teatrino” non l’ha mai voluto?”
Certo sistemare il “teatrino” in piazza servirebbe a portare almeno bambini e genitori in quel luogo. Questi altrimenti sarebbero costretti a recarsi altrove, visto che per i bambini, specie in quelle ore, luoghi di intrattenimento, svago e, perché no, di cultura, non ce ne sono.
Per ricordare che il teatrino dei burattini in questione, non è un teatrino improvvisato ma un teatrino storico che va salvaguardato ed aiutato, è solo il caso leggere quanto segue:
La tradizione della Famiglia Ferrajolo nell’antica arte dei burattini risale ai primi del ‘900 quando Pasquale Ferrajolo ottenne i suoi primi grandi successi di burattinaio.
Traendo ispirazione dall’attore-autore napoletano Antonio Petito (dalla critica considerato il più grande Pulcinella di tutti i tempi), Pasquale Ferrajolo si cimentava nella messa in scena di commedie tipiche del teatro classico napoletano proponendole con il suo popolare “teatrino di Burattini”. Partecipando ai diversi Festival (tra cui quello di Napoli del 1904) ed eventi legati a questa Tradizione Pasquale Ferrajolo gettò le fondamenta su cui gli eredi hanno costruito una vera e propria Tradizione Familiare,.arricchita negli anni con esperienze televisive e nuovi mezzi scenografici.
Spero, a nome di tutti coloro che sono stati bambini, sono stati genitori o semplicemente sono cultori di “sane” tradizioni, che anche quest’anno i Ferrajolo possano allietare e divertire i “frequentatori” di piazza Rossetti e come sempre attirare gente in questo luogo.
Battiato a Vasto nel 1973? Impossibile!
Mi trovo spesso a parlare con giovani, locali e non, che non credono che a Vasto ci fosse "movimento" negli anni passati. Ieri uno di questi non credeva che a Vasto fosse venuto Franco Battiato prima del concerto allo stadio Aragona degli anni Ottanta. Ecco la prova:
Se guardate chi è il gruppo spalla dei Silverhead (allora pupilli dei Deep Purple)
troverete ...
A proposito, anche allora, le "cose" organizzate da me raggiungevano le testate nazionali.
Se guardate chi è il gruppo spalla dei Silverhead (allora pupilli dei Deep Purple)
troverete ...
A proposito, anche allora, le "cose" organizzate da me raggiungevano le testate nazionali.
martedì 20 aprile 2010
Come non condividere!
Non solo a livello nazionale e non dite che sono volgare. Meno male che non conto mai fino a dieci prima di "parlare" altrimenti sai quanti insulti mi verrebbero in mente.
Populista? Qualunquista?
Parcheggio multipiano, orgoglio di ....
Siamo soddisfatti perché di questo parcheggio se ne parla da tantissimi anni. Vederlo finalmente realizzato ci riempie di soddisfazione”. La ditta De Francesco Costruzioni di Castelpetroso (Is) lo ha realizzato a tempo di record, in soli dodici mesi. E, per le prime settimane (in attesa del bando di gara) si occuperà anche della sua gestione. I prezzi? Dal 24 aprile ai primi di maggio sarà gratuito. Nei giorni successivi a pagamento ma a prezzi popolari, o quasi: 0,40 centesimi l’ora frazionabili alla mezzora. Un abbonamento di 150 ore costerà solo 45 euro. Di 200 ore 60 euro. La notte, dalle 20 alle 8 del mattino, parcheggiare costerà solo 0,20 centesimi l’ora.
lunedì 19 aprile 2010
La Gazzetta de ‘ lì Scarpasciùdd ’
a cura di Vittorio Patriarchi
ANATEMA RAZZISTA DEL PROFESSORE:”CHI N’N PASSE LA PALLE VA ‘NGHI LI BBLU’!”
Sabato 17 Aprile VENTSPILS 1 – SKONTO RIGA 3,
arbitro Mario Cinquina
VENTSPILS(Magliablu)RonzittiL, D’Adamo, RonzittiN, Vino, Lemme, Puddu, Soldano, Ronzitti Ni, Angiolillo, Vitelli, Storto
SKONTO RIGA(Magliagialla):Loreta(2°tCeausescu), Ruzzi, Di Marco, Antenucci, DiFoglio, DiDomenico, Ceausescu(2°t.Loreta), Sebastiani, D’Angelo, Cicchini, Ronzitti Go, Budano
Dopo la quaterna rifilata ai gialli la scorsa settimana(2 gol Vitelli, 1gol Ronzitti Ni, 1gol Ceausescu), i blu segnano il passo contro i gialli schierati con un uomo in piu’: panico generale iniziale quando il capitàa Antenucci rinuncia da iscriversi al prossimo 12 mo Scarpasciùdd’ : dimissioni scongiurate e rientrate dopo una difficile opera di convincimento. Iniziano i blu con l’arrembante Vitelli che, causa pìta tùrte, manda alto al 3’. Al 15’ i blu passano: Soldano serve Nico Ronzitti , che s’appitta la difesa e fulmina Loreta con una rasoiata da destra: 1-0. Al 26’, il giallo Cicchini, nervoso per il gioco troppo individualistico dei compagni, sentenzia minaccioso :“Chi n’n bàsse la pàlle va ‘nghi li’ bblù !”, presagendo future epurazioni. Al 30’ lo scatenato Ronzitti pennella come Pinturicchio un assist per il blu Angiolillo, ma il suo diagonale lambisce il palo sin. Al 35’, su un traversone teso in area blu, la palla ‘jì sbàtt’ a la còcce’ a D’Angelo, e si trasforma in assist per l’accorrente Bruno Budano che, sempre di testa, insacca a volo e pareggia 1-1. Nel 2°t. il rientrante Soldano si difende dalle ‘viastèmie’ lanciategli da Vino, zittendolo con poderosi arlotti ( menù dichiarato prepartita: spaghetto con tonno, ma chissà…-beato a chi ti crede, peppì-). Al 4’ Gogò Ronzitti, su un traversone, difende bene col corpo la palla, e in girata e con la punta del piede anticipa il portiere blu Ronzitti con un bel lob : 1-2. Monta la rabbia nel reparto difensivo, tant’è che lo stopper fuoriclasse Lemme espatria e se ne va a fare compagnia a Soldano, con cui intavola un bel tressette a perdere. Al 20’ il blu Vitelli ci tenta con una sventola, ma avendo 54 di piede-Gogò docet-, manda alto sopra la traversa. Intorno al 35’, anche D’Adamo si proietta nel cratere-area gialla, lasciando soli Puddu e Ronzitti a contrastare il nutrito comparto offensivo dei gialli: e infatti, al 36’ ,su contropiede dei gialli(5 contro 3), Gogò serve facile per Hulk D’Angelo, che di piatto destro infila facile: 1-3. Al 37’ risponde il blu Soldano , che lascia partire un destro che scheggia la traversa: giustifica la sua imprecisione perché, secondo lui, c’era scarsa visibilità dovuta alle ceneri del vulcano islandese Saccekomakappresichiame.Al 39’ penetrazione di Vitelli,ma il giallo Ceausescu para. Al 42’il blu Angiolillo viene uncinato al limite area: il referee Cinquina decreta il rigore, ma il blu Ronzitti Nico spara impreciso e Ceausescu si esalta deviando in angolo.
Classifica goleador(2010) 14 gol:Hulk D’Angelo 12 gol: SerafiniA. 9 gol:Ronzitti Gogò 8 gol: Angiolillo,Vitelli 4 gol:Ronzitti Nico, Frangione, Di Domenico , Cicchini 3 gol: Di Blasio,Serafini S,Budano 2 gol: Ceausescu, Lemme, Fanucci, Storto 1 gol:D’Adamo
ANATEMA RAZZISTA DEL PROFESSORE:”CHI N’N PASSE LA PALLE VA ‘NGHI LI BBLU’!”
Sabato 17 Aprile VENTSPILS 1 – SKONTO RIGA 3,
arbitro Mario Cinquina
VENTSPILS(Magliablu)RonzittiL, D’Adamo, RonzittiN, Vino, Lemme, Puddu, Soldano, Ronzitti Ni, Angiolillo, Vitelli, Storto
SKONTO RIGA(Magliagialla):Loreta(2°tCeausescu), Ruzzi, Di Marco, Antenucci, DiFoglio, DiDomenico, Ceausescu(2°t.Loreta), Sebastiani, D’Angelo, Cicchini, Ronzitti Go, Budano
Dopo la quaterna rifilata ai gialli la scorsa settimana(2 gol Vitelli, 1gol Ronzitti Ni, 1gol Ceausescu), i blu segnano il passo contro i gialli schierati con un uomo in piu’: panico generale iniziale quando il capitàa Antenucci rinuncia da iscriversi al prossimo 12 mo Scarpasciùdd’ : dimissioni scongiurate e rientrate dopo una difficile opera di convincimento. Iniziano i blu con l’arrembante Vitelli che, causa pìta tùrte, manda alto al 3’. Al 15’ i blu passano: Soldano serve Nico Ronzitti , che s’appitta la difesa e fulmina Loreta con una rasoiata da destra: 1-0. Al 26’, il giallo Cicchini, nervoso per il gioco troppo individualistico dei compagni, sentenzia minaccioso :“Chi n’n bàsse la pàlle va ‘nghi li’ bblù !”, presagendo future epurazioni. Al 30’ lo scatenato Ronzitti pennella come Pinturicchio un assist per il blu Angiolillo, ma il suo diagonale lambisce il palo sin. Al 35’, su un traversone teso in area blu, la palla ‘jì sbàtt’ a la còcce’ a D’Angelo, e si trasforma in assist per l’accorrente Bruno Budano che, sempre di testa, insacca a volo e pareggia 1-1. Nel 2°t. il rientrante Soldano si difende dalle ‘viastèmie’ lanciategli da Vino, zittendolo con poderosi arlotti ( menù dichiarato prepartita: spaghetto con tonno, ma chissà…-beato a chi ti crede, peppì-). Al 4’ Gogò Ronzitti, su un traversone, difende bene col corpo la palla, e in girata e con la punta del piede anticipa il portiere blu Ronzitti con un bel lob : 1-2. Monta la rabbia nel reparto difensivo, tant’è che lo stopper fuoriclasse Lemme espatria e se ne va a fare compagnia a Soldano, con cui intavola un bel tressette a perdere. Al 20’ il blu Vitelli ci tenta con una sventola, ma avendo 54 di piede-Gogò docet-, manda alto sopra la traversa. Intorno al 35’, anche D’Adamo si proietta nel cratere-area gialla, lasciando soli Puddu e Ronzitti a contrastare il nutrito comparto offensivo dei gialli: e infatti, al 36’ ,su contropiede dei gialli(5 contro 3), Gogò serve facile per Hulk D’Angelo, che di piatto destro infila facile: 1-3. Al 37’ risponde il blu Soldano , che lascia partire un destro che scheggia la traversa: giustifica la sua imprecisione perché, secondo lui, c’era scarsa visibilità dovuta alle ceneri del vulcano islandese Saccekomakappresichiame.Al 39’ penetrazione di Vitelli,ma il giallo Ceausescu para. Al 42’il blu Angiolillo viene uncinato al limite area: il referee Cinquina decreta il rigore, ma il blu Ronzitti Nico spara impreciso e Ceausescu si esalta deviando in angolo.
Classifica goleador(2010) 14 gol:Hulk D’Angelo 12 gol: SerafiniA. 9 gol:Ronzitti Gogò 8 gol: Angiolillo,Vitelli 4 gol:Ronzitti Nico, Frangione, Di Domenico , Cicchini 3 gol: Di Blasio,Serafini S,Budano 2 gol: Ceausescu, Lemme, Fanucci, Storto 1 gol:D’Adamo
domenica 18 aprile 2010
Da SEMIDICEVIPRIMA, una risposta "intelligente".
Caro FPD’Adamo c’è sempre un che ..che non mi convince nelle tue argomentazioni.Mi spiego:
a)tu non ancora capisci che i cittadini quelle carte che tu dici devono andarle a chiedere.Sul sito “trasparente” del Comune di Vasto gli allegati delle delibere non ci sono maiiiiii!!!Anche quando eri tu assessore.Quindi falle conoscere tu le cifre..
b)politicamente non sentirai nessuna voce contraria:se vai a vedere la composizione della Fondazione,dei fondatori ed aderenti,vedrai che si va da “fedeli”di Tagliente ad uno dei segretari del sindaco(ti e’ sfuggita la presenza di Lightship,Fabio Salvatorelli).Ergo nessuno si opporrà.E questo grave perche’ indica un certo degrado dell’algoritmo della società civile e politica vastese.Figurati che Del Prete pensa al sito del turismo Italia.it ed alle descrizioni annesse
c)come ho scritto l’affidamento diretto e’ possibile ,lo dice il 267/00 Ordinamento Enti locali.Il problema che questa Fondazione non l’ha creata il Comune di Vasto ..Per me è stata un forzatura in piena regola…illeggitima per molti versi.Ma sono tutti silenti ,meno che noi.Poi chi glielo spiega a quella che vuole il dibattito franco ed onesto,che da 4 anni circa nessuno progetto europeo ,in nessuna direzione,è stato mai proposto dal comune di Vasto..
d)sul resto :e chi ti puo’ dare torto..
a)tu non ancora capisci che i cittadini quelle carte che tu dici devono andarle a chiedere.Sul sito “trasparente” del Comune di Vasto gli allegati delle delibere non ci sono maiiiiii!!!Anche quando eri tu assessore.Quindi falle conoscere tu le cifre..
b)politicamente non sentirai nessuna voce contraria:se vai a vedere la composizione della Fondazione,dei fondatori ed aderenti,vedrai che si va da “fedeli”di Tagliente ad uno dei segretari del sindaco(ti e’ sfuggita la presenza di Lightship,Fabio Salvatorelli).Ergo nessuno si opporrà.E questo grave perche’ indica un certo degrado dell’algoritmo della società civile e politica vastese.Figurati che Del Prete pensa al sito del turismo Italia.it ed alle descrizioni annesse
c)come ho scritto l’affidamento diretto e’ possibile ,lo dice il 267/00 Ordinamento Enti locali.Il problema che questa Fondazione non l’ha creata il Comune di Vasto ..Per me è stata un forzatura in piena regola…illeggitima per molti versi.Ma sono tutti silenti ,meno che noi.Poi chi glielo spiega a quella che vuole il dibattito franco ed onesto,che da 4 anni circa nessuno progetto europeo ,in nessuna direzione,è stato mai proposto dal comune di Vasto..
d)sul resto :e chi ti puo’ dare torto..
sabato 17 aprile 2010
Il manico di Bossi ed il metodo di Lapenna.
La questione Palazzo d’Avalos, continua ad essere sottovalutata. La questione Palazzo d’Avalos è emblematica del modo di condurre l’amministrazione pubblica, da parte della politica locale. Non è una questione di persone, luoghi o oggetti, ma una questione di metodo. La Legge dice che per l’affidamento di un incarico, bisogna operare mediante un bando di gara. Perché, per quanto riguarda “Il Palazzo”, ciò non è accaduto? Qualcuno risponde che “avrebbe potuto aggiudicarsi la gara una ditta, un ente, una cooperativa, una associazione, una fondazione, lontana da questo territorio, magari di un’altra regione, magari di un’altra nazione”. Altri rispondono: “… e se rivinceva la Cooperativa Arcobaleno?” Altri ancora replicano con risposte “stravaganti” come quelle del primo cittadino di Vasto.
Io mi chiedo: perché non potrebbe gestire questo “luogo di cultura” della nostra città “una ditta, un ente, una cooperativa, una associazione, una fondazione, lontana da questo territorio, magari di un’altra regione, magari di un’altra nazione”? Perché non avrebbe potuto avere seguito la gestione della Cooperativa Arcobaleno? Forse perché non si ha alcuna idea su quello che si vuole da Palazzo d’Avalos e quindi abbiamo bisogno di affidare la “struttura” (il contenitore) a persone “amiche” così da non avere problemi di sorta? O forse dobbiamo affidare a persone “amiche” e basta?
La Cooperativa Arcobaleno, se ben guidata, presentava già tutte le figure necessarie per una ottima gestione dell’edificio museale. Dagli inservienti alle guide, dagli interpreti fino alle figure con laurea specifica per quanto connesso con l’arte e la cultura in genere, tuttavia poteva essere sostituita da chi avesse potuto presentare referenze migliori. Invece si è deciso di affidare il Palazzo al “primo” che ha presentato una proposta. Mi pare quantomeno strano. L’Amministrazione Comunale, aveva bisogno a sua volta di una guida?
Su questo metodo, e ripeto sul metodo, non ho sentito alcuna voce “politica” contraria. Nemmeno sul fatto che la Cooperativa sia stata messa alla porta senza diritto di replica. (Non mi si venga a dire che ci sono stati dei colloqui. Carta canta e certe volte suona pure.) Qualcuno potrebbe dire: “per 60 persone buttate in mezzo ad una strada altre avranno un “meritato” impiego. Andiamo allora a vedere come saranno ripartiti i 114.000 euro per la fondazione? No! Chi è interessato vada pure a leggere le carte, io sono già schifato dai capitoli di spesa di altre operazioni “culturali”.
In merito alle novità proposte piuttosto, leggo che la “nuova gestione” propone quanto già si è fatto in questi anni: passeggiate archeologiche (spero che si occupi della pulizia di quei luoghi). Nemmeno una parola sulla conduzione della pinacoteca, sul museo del costume, sulla galleria di arte moderna o sui fondi che serviranno per promuovere e pubblicizzare il Palazzo.
L’assessore attuale dice: “avremo l’opportunità di attingere a fondi extracomunali”.
E perché non c’era anche prima questa opportunità? C’è bisogno di personale altamente qualificato per questo o bastava attivarsi? A cosa servono i dirigenti, i funzionari ed il personale del settore cultura?
Il metodo, secondo me, sarebbe stato quello di decidere le modalità di gestione del d’Avalos e poi, tramite bando di gara, affidare il “nostro gioiello” a chi avrebbe dato maggiori e reali garanzie su quanto già atteso.
Risposta al pensierino di Piazza Rossetti.
venerdì 16 aprile 2010
giovedì 15 aprile 2010
Palazzo d'Avalos in mano a "Er nano" (Una brutta battuta di cui chiedo scusa)
Sono così tante le incoerenze, rilevate dai vari interventi tenuti nella conferenza stampa inerente la nuova gestione di Palazzo d’Avalos, che si potrebbe scrivere un articolo lunghissimo. Tuttavia gli articoli lunghi dopo un po’ annoiano, quindi tenterò di essere breve.
Partirò da una responsabile e cosciente ammissione del Presidente della Fondazione, Ernano Marcovecchio che dice: “La nostra ambizione è quella di promuovere Palazzo d’Avalos su tutto il territorio.” Giustamente il Presidente è cosciente delle competenze, delle esperienze e delle professionalità che la sua Fondazione può esprimere e precisa “tutto il territorio”. Non parla di tutta la provincia, tutta la regione, di tutta l’Italia ed oltre, si ferma a “tutto il territorio”. Comunque il Presidente Marcovecchio ha a disposizione un intero anno, per acquisire la dovuta esperienza ed allargare, fuori dal territorio da Lui indicato, la promozione di Palazzo d’Avalos.
Il primo cittadino, il quale ha sottolineato che “la nuova gestione ha il compito di far decollare Palazzo d’Avalos” specifica che il Palazzo, dovrà diventare “una fabbrica di eventi e non una fabbrica di debiti come, purtroppo molto spesso è stato in passato”. Dimentica questo primo cittadino che anche in passato era primo cittadino. Quando si è autonominato assessore alla cultura, che cosa ha fatto? Il suo predecessore ha portato a Vasto, oltre a tanto altro, una mostra, realizzata con i “fichi secchi”, solo contro tutti. Lo stesso è partito ed è andato a colloquio dal Ministro per i Beni Culturali, con l’autorevolezza e la determinazione che deve avere un Assessore alla Cultura.
In quella occasione, di Vasto e di Palazzo d’Avalos, si è parlato su testate giornalistiche italiane ed estere (Repubblica, Corriere della Sera, Guardian, Times ecc.), e non sui giornaletti da bar. Quell’Assessore ha sostenuto sulle sue spalle tutti gli oneri e tutte le critiche. Queste ultime arrivarono esclusivamente dai suoi “alleati” nell’ambito dell’amministrazione comunale, sindaco in testa.
Vogliamo piuttosto puntualizzare quanto riportato su Vastoweb.com : “Fino ad ora - afferma Lapenna - ognuno ha fatto quello che ha voluto: si sono fatte cene e pranzi a Palazzo d’Avalos. Ora le autorizzazioni le darà la fondazione”. Chi è che si è opposto alla realizzazione di “Enotria” che prevedeva stand di degustazione nelle sale della Pinacoteca? Da quale capitolo di bilancio sono venuti fuori i soldi per “le cene ed i pranzi” che si sono tenuti al Palazzo? Mi fermo qui. (non senza precisare che: non ho mai cenato o pranzato al d’Avalos. Mi hanno fatto celebrare solo tre matrimoni, perché celebrare matrimoni potrebbe portare voti).
Su quanto dichiarato dall’attuale assessore: “Vasto, deve diventare una sorta di rete di opportunità culturali che fanno perno su Palazzo d’Avalos, mettendo in rete tutto il resto e, in particolare, le Terme Romane e la passeggiata archeologica. Molto importante sarà la promozione nelle scuole, la nuova cartellonistica, le iniziative che saranno organizzate e gli orari: in estate Palazzo d’Avalos sarà aperto tutti i giorni. Per gli altri mesi tutti i festivi”, lascio il giudizio al lettore.
Credo di essere stato sufficientemente stringato. Magari il seguito in un prossimo articolo.
Partirò da una responsabile e cosciente ammissione del Presidente della Fondazione, Ernano Marcovecchio che dice: “La nostra ambizione è quella di promuovere Palazzo d’Avalos su tutto il territorio.” Giustamente il Presidente è cosciente delle competenze, delle esperienze e delle professionalità che la sua Fondazione può esprimere e precisa “tutto il territorio”. Non parla di tutta la provincia, tutta la regione, di tutta l’Italia ed oltre, si ferma a “tutto il territorio”. Comunque il Presidente Marcovecchio ha a disposizione un intero anno, per acquisire la dovuta esperienza ed allargare, fuori dal territorio da Lui indicato, la promozione di Palazzo d’Avalos.
Il primo cittadino, il quale ha sottolineato che “la nuova gestione ha il compito di far decollare Palazzo d’Avalos” specifica che il Palazzo, dovrà diventare “una fabbrica di eventi e non una fabbrica di debiti come, purtroppo molto spesso è stato in passato”. Dimentica questo primo cittadino che anche in passato era primo cittadino. Quando si è autonominato assessore alla cultura, che cosa ha fatto? Il suo predecessore ha portato a Vasto, oltre a tanto altro, una mostra, realizzata con i “fichi secchi”, solo contro tutti. Lo stesso è partito ed è andato a colloquio dal Ministro per i Beni Culturali, con l’autorevolezza e la determinazione che deve avere un Assessore alla Cultura.
In quella occasione, di Vasto e di Palazzo d’Avalos, si è parlato su testate giornalistiche italiane ed estere (Repubblica, Corriere della Sera, Guardian, Times ecc.), e non sui giornaletti da bar. Quell’Assessore ha sostenuto sulle sue spalle tutti gli oneri e tutte le critiche. Queste ultime arrivarono esclusivamente dai suoi “alleati” nell’ambito dell’amministrazione comunale, sindaco in testa.
Vogliamo piuttosto puntualizzare quanto riportato su Vastoweb.com : “Fino ad ora - afferma Lapenna - ognuno ha fatto quello che ha voluto: si sono fatte cene e pranzi a Palazzo d’Avalos. Ora le autorizzazioni le darà la fondazione”. Chi è che si è opposto alla realizzazione di “Enotria” che prevedeva stand di degustazione nelle sale della Pinacoteca? Da quale capitolo di bilancio sono venuti fuori i soldi per “le cene ed i pranzi” che si sono tenuti al Palazzo? Mi fermo qui. (non senza precisare che: non ho mai cenato o pranzato al d’Avalos. Mi hanno fatto celebrare solo tre matrimoni, perché celebrare matrimoni potrebbe portare voti).
Su quanto dichiarato dall’attuale assessore: “Vasto, deve diventare una sorta di rete di opportunità culturali che fanno perno su Palazzo d’Avalos, mettendo in rete tutto il resto e, in particolare, le Terme Romane e la passeggiata archeologica. Molto importante sarà la promozione nelle scuole, la nuova cartellonistica, le iniziative che saranno organizzate e gli orari: in estate Palazzo d’Avalos sarà aperto tutti i giorni. Per gli altri mesi tutti i festivi”, lascio il giudizio al lettore.
Credo di essere stato sufficientemente stringato. Magari il seguito in un prossimo articolo.
Sindaco! (la maiuscola è solo perchè è iniziale) se adesso non la smetti di dire "cazzate" parlo io, altro che Del Prete.
L'articolo lo scrivo quando ho smaltito la rabbia.
Per ora spero che tanta gente legga quello che hai detto in conferenza stampa e ti dedico una canzone di Marco Masini, fatti dire quale dai tuoi consiglieri.
Per ora spero che tanta gente legga quello che hai detto in conferenza stampa e ti dedico una canzone di Marco Masini, fatti dire quale dai tuoi consiglieri.
Che vergogna!
Il litorale abruzzese presenta a nord lunghi arenili sabbiosi, mentre verso sud, da Vasto a San Salvo Marina prevalgono le spiagge di ciottoli.
Bagnata da limpide acque e circondata dalla rigogliosa vegetazione mediterranea, la costa dell'Abruzzo è l’ideale per una vacanza in pieno relax, con tutti i comfort ed è quindi particolarmente adatta alle famiglie.
Moderni stabilimenti balneari, attrezzature sportive, negozi, ristoranti e locali notturni la rendono una meta prediletta anche dai giovani.
Tra le altre località, si distingue Alba Adriatica per la sua lunga spiaggia dalla sabbia chiara, la fresca pineta e la pista ciclabile che corre sul lungomare.
Molto rinomata è anche Montesilvano, con la sua pineta e i bassi fondali.
Tortoreto, Giulianova, Silvi Marina, Roseto degli Abruzzi e Francavilla a Mare sono solo alcuni degli altri centri balneari che offrono sereni soggiorni al mare.
Caro Nicola (Del Prete) se all'epoca, invece i dare retta al "cretino", avessi dato retta a me, molto probabilmente non saremmo giunti a questo.
Il "cretino" giocando sul nostro dualismo ha ottenuto questo "risultato".
Ora è bene spiegare che il nostro "dualismo" era dovuto a punti di vista diversi.
Il tuo, politico, dettato dal cervello e necessariamente contrario a quanto potesse portare "visibilità" ad altri partiti. Il mio invece dettato solo dal cuore, spinto dalla immensa passione che ho per questa Città.
Avrò modo in futuro di esprimere meglio quanto sopra espresso. Ora mi limito allo sfogo del momento.
Bagnata da limpide acque e circondata dalla rigogliosa vegetazione mediterranea, la costa dell'Abruzzo è l’ideale per una vacanza in pieno relax, con tutti i comfort ed è quindi particolarmente adatta alle famiglie.
Moderni stabilimenti balneari, attrezzature sportive, negozi, ristoranti e locali notturni la rendono una meta prediletta anche dai giovani.
Tra le altre località, si distingue Alba Adriatica per la sua lunga spiaggia dalla sabbia chiara, la fresca pineta e la pista ciclabile che corre sul lungomare.
Molto rinomata è anche Montesilvano, con la sua pineta e i bassi fondali.
Tortoreto, Giulianova, Silvi Marina, Roseto degli Abruzzi e Francavilla a Mare sono solo alcuni degli altri centri balneari che offrono sereni soggiorni al mare.
Caro Nicola (Del Prete) se all'epoca, invece i dare retta al "cretino", avessi dato retta a me, molto probabilmente non saremmo giunti a questo.
Il "cretino" giocando sul nostro dualismo ha ottenuto questo "risultato".
Ora è bene spiegare che il nostro "dualismo" era dovuto a punti di vista diversi.
Il tuo, politico, dettato dal cervello e necessariamente contrario a quanto potesse portare "visibilità" ad altri partiti. Il mio invece dettato solo dal cuore, spinto dalla immensa passione che ho per questa Città.
Avrò modo in futuro di esprimere meglio quanto sopra espresso. Ora mi limito allo sfogo del momento.
Riapriamo i manicomi!
15-04-2010 - IL CASO Da VastoWeb.com
A rischio i trabocchi lungo la costa: non rispettano le norme antisismiche
I trabocchi, antiche macchine da pesca presenti tanto nella costa vastese quanto in quella teatina potrebbero scomparire. la recente normativa regionale antisismica pare sia la principale indiziata di un caso che già sta facendo parlare di sé. Si tratta di strutture legno ancorate su roccia o veri e propri immobili, per questo sottoposti ai dettami della legge sulla messa in sicurezza degli edifici? È questo l’interrogativo a cui figure istituzionali e i traboccanti cercano risposta e contemporaneamente soluzione. I proprietari dei trabocchi si dichiarano amareggiati e non nascondono la loro preoccupazione per l’esito di questa questione. La Bit di Milano (Borsa Internazionale del Turismo) aveva delineato una tendenza a fare dei trabocchi importanti elementi di sviluppo del turismo costiero abruzzese. Ma dopo qualche mese la doccia fredda che nessuno si sarebbe aspettato. Tecnici della regione, Genio Civile e avvocati si sono incontrati sul tema. Se i trabocchi fossero classificati come immobili, grottescamente si tratterebbe di strutture ancorate su roccia, lontane dalle macchine da pesca di cui scriveva Gabriele D’Annunzio. L’autorizzazione antisismica potrebbe minare l’esistenza di circa 25 trabocchi: 17 in una fascia compresa fra Ortona e Fossacesia e 8 a Vasto. Strutture affacciate sul mare, quindi vittime del logoramento che il mare infligge ogni anno e che costa in media 20-30 mila euro l’anno in manutenzione ai proprietari. Una delle difficoltà nell’attuazione del piano regionale è stabilire quali interventi poter autorizzare in materia di sismicità. Si parla spesso di “miglioramento sismico”, attività che porterebbe ad assicurare la stabilità della struttura con assi di legno e ancoramenti che andrebbero, inesorabilmente, a stravolgere la struttura. Il sondaggio geologico sarebbe un altro degli esami da mettere in atto per accertare dagli strati sottostanti la sismicità del terreno. E i trabocchi? E’ opinione comune tra gli esperti considerarli strutture valide sotto l’aspetto antisismico, data la loro costruzione e l’uso del legno, che notoriamente assorbe in maniera eccellente le scosse. Sulla questione è intervenuto anche il consigliere regionale Emilio Nasuti, il primo a voler rassicurare gli animi dei traboccanti. Nasuti fissa l’attenzione sulla volontà di garantire la sicurezza tanto per i titolari delle antiche macchine da pesca disseminate lungo il litorale teatino, che per i fruitori delle strutture. Questo comporterebbe comunque alcuni test di carico per attestare la sicurezza e controlli in materia fiscale ed igienica. Non va sottovalutata l’onerosità che deriverebbe dalla messa a norma di ognuno dei trabocchi, una spesa stimata nell’ordine di 10 mila euro di cui 7 mila servirebbero a garantire la sola autorizzazione all’agibilità. I traboccanti hanno espresso tutta la loro contrarietà all’applicabilità di questa normativa, e si dicono scettici su una soluzione a breve.
Emanuele La Verghetta
mercoledì 14 aprile 2010
Viale riservato ai pedoni (sul cartello in basso a destra)
Variazione d'uso ... senza opere.
Titanic? Fra due anni l'anniversario.
Caro Direttore il debito pubblico anche se stranamente nessuno o quasi ne parli e' aumentato di ben 7 miliardi di euro e se pensiamo che la Grecia si salvera' con solo 30 miliardi la dice lunga sulla reale situazione finanziaria Italiana infatti si e' passati da 1.788,134 miliardi di debito di gennaio 2010 a 1.795,066 di febbraio 2010. Se continua cosi' alla fine dell'anno l'aumento del debito pubblico sara' pari al doppio della moneta occorrente alla Grecia per salvarsi oggi.Certo che parlare di crisi e' un po' come aumentare l'ansia e aumentare il catastrofismo,pero' non e' che la barca affonda e loro continuano a suonare sul ponte come l'orchestra del Titanic? La realta' e' che se i tassi di interesse salgono di mezzo punto saranno dolori per tutti. Allora le elezioni sono terminate,il Governo ha tutte le possibilita' per dimostrare che tutte le cose dette sui vari palchi siano essi virtuali o nelle Piazze non erano slogan o spot,ma realta' e che a breve si deve realizzare.La disoccupazione e' entrata nelle nostre case,la cassa integrazione passera' per i piu' fortunati con la mobilita',tanti sono in una strada senza ammortizzatori sociali...a spasso per intenderci e senza un euro in tasca.Il problema che voglio portare in evidenza e' che se le industrie delocalizzano,falliscono,ristrutturano,automatizzano,chiudono per cessata' attivita',non e' pensabile ad una cassa integrazione perenne,come si finanzia e con quali denari? Il governo ogni anno sperpera milioni se non miliardi di euro per le cose piu' assurde e inutili e allora perche' non razionalizziamo queste spese e concentriamo gli investimenti su nuove industrie e nuove attivita' commerciali,artigianali e ricettive? Oggi ad esempio riflettevo su una cosa che portero' come esempio di sperpero (a mio avviso) .Ogni settimana ogni giorno ,i Prefetti devono organizzare la sicurezza per gli incontri di partite di calcio con un dispiegamento di forze dell'ordine costosissimo.Ma perche' noi contribuenti dobbiamo finanziare la sicurezza per le partite di pallone? Se due squadre di calcio devono gareggiare perche' lo Stato deve garantire la sicurezza? Visto che il denaro raccolto dall'incasso rimane alle squadre,si accollassero le spese e quanti piu' uomini occorrono per la sicurezza ,quanto piu' il biglietto d'ingresso costa in piu' in modo proporzionale. Poi un altro spreco quotidiano e cioe' i giornali...perche' se uno pubblica i quotidiani e non vengono venduti il contribuente paga in base alla tiratura? Tutte queste fonti di recupero devono poi essere utilizzati per creare nuovo lavoro produttivo che porti utile ed esportazioni nuove in mercati internazionali.L'Italia ha le capacita' per frenare il debito e forse anche per ridurlo,ma di questo passo appena i tassi saliranno inevitabilmente dovranno inventarsi nuove tasse,nuovi balzelli,nuove strette finanziarie sui Comuni e nel caso peggiore il non poter pagare i creditori e investitori. Ma si saranno domandati il perche' o le motivazioni per cui poi tanti giovani non aprono una attivita' in proprio ? Con tutte le lungaggini e tutte le cose che bisogna sapere per aprire una attivita' anche marginalissima,gli unici che oggi decidono di scommettere su di loro sono proprio quelle delle scommesse. La gente nella speranza di vincere e risollevarsi dalla crisi si impegna anche le mutande ai video poker(stanno nascendo come i funghi da tutte le parti).Il debito pubblico sale ma se non se ne parla e un po' come se non ci fosse e quindi ...tutto bene...tra palco e realta'! Basteranno tutte le scialuppe di salvataggio per contenere i passeggeri ....il Titanic insegna. P.S. Allego link http://www.corriere.it/economia/10_aprile_13/debito-pubblico-bankitalia_d12224e8-46d7-11df-be6f-00144f02aabe.shtml Cordiali Saluti da Davide Delle Donne.
martedì 13 aprile 2010
lunedì 12 aprile 2010
Da Semidiceviprima:
postprocduraleesostanziale di Giovanni Spinelli
Io sono sempre per spiegarle bene le cose e per dare al famoso Cesare quell che e’ di Cesare;ed alla Suriani quel che è della Suriani!Mi spiego:nei due atti citati dal post di Gabriele il tratto che li accomuna tra di loro e con altre delibere e’ uno solo: la fine di un’illusione. Anche la Suriani ha imparato, del potere , a conoscere bene le regole, compresa la mancanza di scrupoli con cui chi lo detiene è costretto a esercitarlo, se non vuol esserne travolto.Ed allora lei che fa?Si adegua a come gli altri Assessori hanno fatto per la concessione sui trasporti pubblici locali,sulla piscina,sul Vasto Film Festival.Come hanno fatto forzatamente con l’affidamento alla PULCHRA della raccolta differenziata.Che cosa?Proroghe su proroghe perche’ al Comune di Vasto non hanno mai tempo per fare cose trasparenti.Pur sapendo quando le convenzioni e le concessioni scadono,vuoi per la “imminenza “ di qualcosa,vuoi per non “creare”disagi;vuoi perche’ non si trovano partner privati mai,vuoi per garantire la”continuità” non si fa mai-per alcuni servizi-UNA GARA PUBBLICA!!
Nel caso della Cogecstre e di Punta Aderci siamo al ridicolo(beninteso:la Cogecstre offre livelli altri di professionalità..). Siamo alla proroga della proroga!!!!! L’assessora all’Ambiente è il prototipo della fine,appunto,di una illusione.Non hanno scupoli quando devono difendere i “loro”.Punto.Si puo’ dire che non c’è molto di diverso da metodi e meriti passati?SI PUO? DIRE AD ALTA VOCE!!!
Questa e’ la prova:(testo del dispositivo motivazionale della Delibera 100)cosi potete giudicare da soli che niente di nuovo c’e’ …
Proroga della Convenzione per la Gestione della Riserva Naturale Punta Aderci.
Premesso che con delibera n. 478 della Giunta Municipale del 22.11.2006 è stata affidata alla Soc. Coop. Cogecstre, C.da Collalto, 1 – 65017 Penne (Pe), la gestione della Riserva Naturale di Punta Aderci per la durata di anni tre e che la validità della Convenzione sottoscritta il 06.02.2007 è scaduta nel febbraio 2010;
Rilevato che la predetta Cooperativa opera ancora in regime di prorogatio;
Ravvisata la necessità di individuare, tramite procedura di bando ad evidenza pubblica, il nuovo soggetto a cui affidare apposito incarico per la gestione tecnica ed organizzativa della Riserva Naturale di Punta Aderci;
Rilevato altresì, che con l’avvento della nuova stagione turistica anno 2010 le esigenze di gestione tecnico-operativa risultano essere preminenti;
Considerato che, nelle more dell’espletamento della necessaria procedura di individuazione del futuro soggetto gestore, e al fine di non sospendere il servizio che la suddetta Cooperativa offre alla cittadinanza e ai turisti, appare opportuno esprimere il proposito di dare mandato al Dirigente affinchè addivenga ad una proroga dell’affidamento dell’esercizio dell’attuale gestore fino al prossimo 31 ottobre;”
Io sono sempre per spiegarle bene le cose e per dare al famoso Cesare quell che e’ di Cesare;ed alla Suriani quel che è della Suriani!Mi spiego:nei due atti citati dal post di Gabriele il tratto che li accomuna tra di loro e con altre delibere e’ uno solo: la fine di un’illusione. Anche la Suriani ha imparato, del potere , a conoscere bene le regole, compresa la mancanza di scrupoli con cui chi lo detiene è costretto a esercitarlo, se non vuol esserne travolto.Ed allora lei che fa?Si adegua a come gli altri Assessori hanno fatto per la concessione sui trasporti pubblici locali,sulla piscina,sul Vasto Film Festival.Come hanno fatto forzatamente con l’affidamento alla PULCHRA della raccolta differenziata.Che cosa?Proroghe su proroghe perche’ al Comune di Vasto non hanno mai tempo per fare cose trasparenti.Pur sapendo quando le convenzioni e le concessioni scadono,vuoi per la “imminenza “ di qualcosa,vuoi per non “creare”disagi;vuoi perche’ non si trovano partner privati mai,vuoi per garantire la”continuità” non si fa mai-per alcuni servizi-UNA GARA PUBBLICA!!
Nel caso della Cogecstre e di Punta Aderci siamo al ridicolo(beninteso:la Cogecstre offre livelli altri di professionalità..). Siamo alla proroga della proroga!!!!! L’assessora all’Ambiente è il prototipo della fine,appunto,di una illusione.Non hanno scupoli quando devono difendere i “loro”.Punto.Si puo’ dire che non c’è molto di diverso da metodi e meriti passati?SI PUO? DIRE AD ALTA VOCE!!!
Questa e’ la prova:(testo del dispositivo motivazionale della Delibera 100)cosi potete giudicare da soli che niente di nuovo c’e’ …
Proroga della Convenzione per la Gestione della Riserva Naturale Punta Aderci.
Premesso che con delibera n. 478 della Giunta Municipale del 22.11.2006 è stata affidata alla Soc. Coop. Cogecstre, C.da Collalto, 1 – 65017 Penne (Pe), la gestione della Riserva Naturale di Punta Aderci per la durata di anni tre e che la validità della Convenzione sottoscritta il 06.02.2007 è scaduta nel febbraio 2010;
Rilevato che la predetta Cooperativa opera ancora in regime di prorogatio;
Ravvisata la necessità di individuare, tramite procedura di bando ad evidenza pubblica, il nuovo soggetto a cui affidare apposito incarico per la gestione tecnica ed organizzativa della Riserva Naturale di Punta Aderci;
Rilevato altresì, che con l’avvento della nuova stagione turistica anno 2010 le esigenze di gestione tecnico-operativa risultano essere preminenti;
Considerato che, nelle more dell’espletamento della necessaria procedura di individuazione del futuro soggetto gestore, e al fine di non sospendere il servizio che la suddetta Cooperativa offre alla cittadinanza e ai turisti, appare opportuno esprimere il proposito di dare mandato al Dirigente affinchè addivenga ad una proroga dell’affidamento dell’esercizio dell’attuale gestore fino al prossimo 31 ottobre;”
Pensierino mattutino.
Alè Pro Vasto alè! Un incitamento tratto dal mio Cd.
Anche se non sei la nazionale, anche se non giochi in serie A
Il mio cuore batte forte uguale, sei la squadra della mia città
Tutte le domeniche allo stadio a vederti giocare verrò
Con sciarpe biancorosse striscioni e bandiere col cuore in gola canterò
Alè Pro Vasto alè
Son biancorossi i tuoi colori
Alè Pro Vasto alè
Battono forte i nostri tamburi
Alè Pro Vasto alè
Sei la più forte ed io lo so
Perciò se segni un gol io forte griderò
Chiuderò gli occhi e sognerò
Gli avversari son forti squadroni, ma all’Aragona non passeranno
I più forti siamo sempre noi e tutti quanti questo lo sanno
Violenti noi non lo saremo mai, anche se a volte perderai
Però col tuo impegno di rado accadrà e se fai gol la curva canterà
Alè Pro Vasto alè
Son biancorossi i tuoi colori
Alè Pro Vasto alè
Battono forte i nostri tamburi
Alè Pro Vasto alè
Sei la più forte ed io lo so
Perciò se segni un gol io forte griderò
Chiuderò gli occhi e sognerò
Il mio cuore batte forte uguale, sei la squadra della mia città
Tutte le domeniche allo stadio a vederti giocare verrò
Con sciarpe biancorosse striscioni e bandiere col cuore in gola canterò
Alè Pro Vasto alè
Son biancorossi i tuoi colori
Alè Pro Vasto alè
Battono forte i nostri tamburi
Alè Pro Vasto alè
Sei la più forte ed io lo so
Perciò se segni un gol io forte griderò
Chiuderò gli occhi e sognerò
Gli avversari son forti squadroni, ma all’Aragona non passeranno
I più forti siamo sempre noi e tutti quanti questo lo sanno
Violenti noi non lo saremo mai, anche se a volte perderai
Però col tuo impegno di rado accadrà e se fai gol la curva canterà
Alè Pro Vasto alè
Son biancorossi i tuoi colori
Alè Pro Vasto alè
Battono forte i nostri tamburi
Alè Pro Vasto alè
Sei la più forte ed io lo so
Perciò se segni un gol io forte griderò
Chiuderò gli occhi e sognerò
domenica 11 aprile 2010
Forza Andrea.
Ho chiesto qualche tempo fa ad un "antico" amico, esperto di motociclismo (esperto forse è riduttivo) se conoscesse e cosa pensasse di Andrea Iannone.
Pubblico oggi la risposta.
Riccardo Zafred 26 febbraio alle ore 19.34
No non di persona ,è un ragazzo che fa il mondiale 125,ha fatto qualche gara buona,poi al GP ITALIA a MISANO è quasi venuto alle vie di fatto con uno spagnolo giovanissimo ed è stato crocefisso da tutti e lui ha chiesto scusa pubblicamente ma non è bastato,tutti adesso lo vedono male,come uno scapestrato,cosa non vera.Era l'ultima curva prima del traguardo e lui per ripassare lo spagnolo è scivolato portandoselo appresso e fino li tutto normale,ha avuto una reazione esagerata e gli ipocriti gli hanno scaricato camion di merda.....Da quel giorno è cambiato non so se il team,l'organizzazione del mondiale[spagnoli] ecc ecc ,insomma da controllato ha perso verve ed è un altro pilota,a me piaceva il primo,quello era simile a me,questo è troppo nelle righe deve tornare se stesso ed esagerare senno'...................tanto vale se non riesce andrà a lavorare come tanti,ma se torna in se anche stronzo ma a gasss spalancato e senza leggi ipocrite,fai,ma mai davanti la tv,guardasse dove non si vede bene,capita in talune riprese,ed è il posto buono per saldare conti vecchi. ciao RICKY
sabato 10 aprile 2010
Semplice curiosità.
Ho notato una certa discordanza tra la decisione presa con delibera di giunta municipale n° 100 del 31/3 2010, rispetto a alla decisione presa con delibera n°92 del 24/3/2010.
In una si proroga ... in attesa, nell'altra si affida senza ... bando.
Come mai non è stata "ravvisata la necessità di individuare, tramite procedura di bando ad evidenza pubblica, il nuovo soggetto a cui affidare apposito incarico per la gestione tecnica ed organizzativa della Riserva Naturale di Punta Aderci" anche per la gestione di Palazzo d'Avalos?
Rilevato altresì, che con l’avvento della nuova stagione turistica anno 2010 le esigenze di gestione tecnico-operativa risultano essere preminenti;
A proposito l'assessore di riferimento delle due delibere è lo stesso.
In una si proroga ... in attesa, nell'altra si affida senza ... bando.
Come mai non è stata "ravvisata la necessità di individuare, tramite procedura di bando ad evidenza pubblica, il nuovo soggetto a cui affidare apposito incarico per la gestione tecnica ed organizzativa della Riserva Naturale di Punta Aderci" anche per la gestione di Palazzo d'Avalos?
Rilevato altresì, che con l’avvento della nuova stagione turistica anno 2010 le esigenze di gestione tecnico-operativa risultano essere preminenti;
A proposito l'assessore di riferimento delle due delibere è lo stesso.
Alla ricerca di un salvagente?
Ma vuoi vedere che adesso, cinque minuti prima della fine del mandato, qualcuno vuole far cadere questa amministrazione? Vuoi vedere che in molti ancora pensano di ricostruirsi così una immagine?
Questi “furbetti” non hanno capito niente.
Qualche anno addietro un tale pensava di essere entrato in guerra, due minuti dopo “la fine” della stessa. Invece era entrato in guerra due minuti dopo “l’inizio” di questa e fu una catastrofe per lui e per la nazione che gli era stata affidata.
Il sindaco, come sua consuetudine, mette le mani avanti affermando: “Non resterò nemmeno un secondo in più qua dentro, ove mi accorgessi di non avere una maggioranza”. Altri amministratori rimescolano il fuoco con … le mani degli altri. Chi in Consiglio ha svolto sempre il proprio compito in maniera corretta e coerente, viene “aggredito”, chi invece esalta la propria “inutilità” o addirittura la sua incapacità a danno dei cittadini, viene complimentato, perfino acclamato. L’unico modo per rendersi visibile per costoro è stato quello di coprirsi di ridicolo. La gente questo lo ha capito mentre i “politicanti nostrani”, la cui intelligenza è nata postuma, continuano tranquillamente ad sciorinare sicurezza, elogiando ed ostentando certi comportamenti e certe scelte.
I topi che vogliono abbandonare la nave alla deriva si conoscono da tempo, così come si conoscono coloro che in buona fede hanno proseguito lo svolgimento del proprio compito, dando il massimo. Ognuno di questi secondo le proprie capacità, non sempre all’altezza dell’incarico ricevuto, ma tant’è che fino a quando “le cariche” vengono attribuite in base al consenso ricevuto e non alle capacità, sarà sempre così.
I topi continueranno, di nascosto, a rosicchiare quanto più possibile, prima dell’abbandono della nave, e spero che lo facciano fino alla fine del viaggio, così da non permettere agli altri occupanti della nave stessa, capitano in testa, di accorgersi della loro fuga. Questo “abbandono” porrebbe i “croceristi”, i quali sanno benissimo che il numero delle scialuppe è insufficiente per tutti, nella possibile condizione di cercare un salvagente, salvo che questi salvagente a loro volta non siano già stati “rosicchiati”.
Questi “furbetti” non hanno capito niente.
Qualche anno addietro un tale pensava di essere entrato in guerra, due minuti dopo “la fine” della stessa. Invece era entrato in guerra due minuti dopo “l’inizio” di questa e fu una catastrofe per lui e per la nazione che gli era stata affidata.
Il sindaco, come sua consuetudine, mette le mani avanti affermando: “Non resterò nemmeno un secondo in più qua dentro, ove mi accorgessi di non avere una maggioranza”. Altri amministratori rimescolano il fuoco con … le mani degli altri. Chi in Consiglio ha svolto sempre il proprio compito in maniera corretta e coerente, viene “aggredito”, chi invece esalta la propria “inutilità” o addirittura la sua incapacità a danno dei cittadini, viene complimentato, perfino acclamato. L’unico modo per rendersi visibile per costoro è stato quello di coprirsi di ridicolo. La gente questo lo ha capito mentre i “politicanti nostrani”, la cui intelligenza è nata postuma, continuano tranquillamente ad sciorinare sicurezza, elogiando ed ostentando certi comportamenti e certe scelte.
I topi che vogliono abbandonare la nave alla deriva si conoscono da tempo, così come si conoscono coloro che in buona fede hanno proseguito lo svolgimento del proprio compito, dando il massimo. Ognuno di questi secondo le proprie capacità, non sempre all’altezza dell’incarico ricevuto, ma tant’è che fino a quando “le cariche” vengono attribuite in base al consenso ricevuto e non alle capacità, sarà sempre così.
I topi continueranno, di nascosto, a rosicchiare quanto più possibile, prima dell’abbandono della nave, e spero che lo facciano fino alla fine del viaggio, così da non permettere agli altri occupanti della nave stessa, capitano in testa, di accorgersi della loro fuga. Questo “abbandono” porrebbe i “croceristi”, i quali sanno benissimo che il numero delle scialuppe è insufficiente per tutti, nella possibile condizione di cercare un salvagente, salvo che questi salvagente a loro volta non siano già stati “rosicchiati”.
venerdì 9 aprile 2010
E mò?
Cara Amica, caro Amico,
è arrivato il momento di fermare l’illegalità, difendere l’acqua pubblica e bloccare il nucleare. Ma lo dobbiamo fare tutti insieme. Per questo abbiamo presentato i quesiti per i referendum contro il nucleare, la privatizzazione dell’acqua ed il legittimo impedimento.
Sarà una battaglia difficile ma la potremo condurre in porto solo se ti avremo dalla nostra parte.
Dal 1° Maggio al 20 Luglio dobbiamo impegnarci con tutte le energie disponibili per la raccolta delle firme necessarie: sono tre Referendum per il futuro di tutti.
Abbiamo tempi strettissimi.
Il 1° Maggio è già alle porte e per quel giorno dobbiamo predisporre 1000 banchetti con i quali iniziare a pubblicizzare i temi e iniziare la campagna referendaria.
Una campagna difficilissima perché – come ben puoi immaginare – potremo utilizzare ben poco i mezzi di informazione, visto che per la gran parte sono di proprietà o sotto il controllo del capo del governo.
E allora ci rimane solo la possibilità del porta a porta, del passaparola, del web e della presenza nelle piazze.
Ma sai benissimo che insieme, quando collaboriamo, non ci ferma nessuno. Lo abbiamo dimostrato già in passato con altre raccolte di firme per la democrazia, ad esempio sul Lodo Alfano.
Rimbocchiamoci quindi le maniche e mettiamoci al lavoro. Dobbiamo prima arare e poi seminare e poi – tra tre mesi – raccoglieremo insieme i frutti.
Tu potrai collaborare come meglio credi, nei prossimi giorni saranno attivi un sito web e una pagina Facebook dove troverai tante informazioni e possibilità di interazione con noi.
Per ora rimani in contatto tramite il sito www.italiadeivalori.it.
Sicuro del tuo completo impegno e della migliore collaborazione, ti rivolgo un cordialissimo saluto,
Antonio Di Pietro
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