giovedì 15 aprile 2010

Riapriamo i manicomi!


15-04-2010 - IL CASO Da VastoWeb.com

A rischio i trabocchi lungo la costa: non rispettano le norme antisismiche

I trabocchi, antiche macchine da pesca presenti tanto nella costa vastese quanto in quella teatina potrebbero scomparire. la recente normativa regionale antisismica pare sia la principale indiziata di un caso che già sta facendo parlare di sé. Si tratta di strutture legno ancorate su roccia o veri e propri immobili, per questo sottoposti ai dettami della legge sulla messa in sicurezza degli edifici? È questo l’interrogativo a cui figure istituzionali e i traboccanti cercano risposta e contemporaneamente soluzione. I proprietari dei trabocchi si dichiarano amareggiati e non nascondono la loro preoccupazione per l’esito di questa questione. La Bit di Milano (Borsa Internazionale del Turismo) aveva delineato una tendenza a fare dei trabocchi importanti elementi di sviluppo del turismo costiero abruzzese. Ma dopo qualche mese la doccia fredda che nessuno si sarebbe aspettato. Tecnici della regione, Genio Civile e avvocati si sono incontrati sul tema. Se i trabocchi fossero classificati come immobili, grottescamente si tratterebbe di strutture ancorate su roccia, lontane dalle macchine da pesca di cui scriveva Gabriele D’Annunzio. L’autorizzazione antisismica potrebbe minare l’esistenza di circa 25 trabocchi: 17 in una fascia compresa fra Ortona e Fossacesia e 8 a Vasto. Strutture affacciate sul mare, quindi vittime del logoramento che il mare infligge ogni anno e che costa in media 20-30 mila euro l’anno in manutenzione ai proprietari. Una delle difficoltà nell’attuazione del piano regionale è stabilire quali interventi poter autorizzare in materia di sismicità. Si parla spesso di “miglioramento sismico”, attività che porterebbe ad assicurare la stabilità della struttura con assi di legno e ancoramenti che andrebbero, inesorabilmente, a stravolgere la struttura. Il sondaggio geologico sarebbe un altro degli esami da mettere in atto per accertare dagli strati sottostanti la sismicità del terreno. E i trabocchi? E’ opinione comune tra gli esperti considerarli strutture valide sotto l’aspetto antisismico, data la loro costruzione e l’uso del legno, che notoriamente assorbe in maniera eccellente le scosse. Sulla questione è intervenuto anche il consigliere regionale Emilio Nasuti, il primo a voler rassicurare gli animi dei traboccanti. Nasuti fissa l’attenzione sulla volontà di garantire la sicurezza tanto per i titolari delle antiche macchine da pesca disseminate lungo il litorale teatino, che per i fruitori delle strutture. Questo comporterebbe comunque alcuni test di carico per attestare la sicurezza e controlli in materia fiscale ed igienica. Non va sottovalutata l’onerosità che deriverebbe dalla messa a norma di ognuno dei trabocchi, una spesa stimata nell’ordine di 10 mila euro di cui 7 mila servirebbero a garantire la sola autorizzazione all’agibilità. I traboccanti hanno espresso tutta la loro contrarietà all’applicabilità di questa normativa, e si dicono scettici su una soluzione a breve.

Emanuele La Verghetta

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