sabato 12 luglio 2014

Concordo al 99,8%

Che nel Camposanto di Vasto ci sia bisogno di nuovi spazi di sepoltura è fatto risaputo, ormai, da anni. Che si sia inabissata l’idea di un nuovo cimitero è nei fatti. Detto questo mi chiedo: è mai possibile compiere degli scempi simili a quelli rappresentati nelle foto allegate? Eppure, c’è una Delibera della Giunta municipale con cui si approva il progetto e le “opere” sono lì.

Una questione di gusto? Della sua mancanza ormai gli esempi sono quotidiani e non ce ne facciamo più meraviglia. Una questione di forza maggiore? Allora, tra un po’, prepariamoci a disperdere le ceneri in mare.

Quel che, però, fa meraviglia è che, per questo intervento, con il quale si rovina e distrugge definitivamente il prospetto architettonico della Chiesa del Camposanto e dell’ingresso ovest del cimitero cittadino, pur impreziosito da un cippo in memoria dei Caduti e da Stendardi d’Onore, nessun Ente deputato al rilascio di nulla osta e chiamato ai controlli successivi sia stato interpellato.

Ma come, la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici, ente che esercita attività di tutela e conservazione dei beni di interesse architettonico e paesaggistico, non è stata neanche interessata? Un privato deve affrontare spese e lunghi percorsi burocratici per un qualsivoglia intervento, anche solo di verifica, sia necessario ad una sua vecchia proprietà ed il Comune può compiere gli scempi qui documentati a ridosso ed adiacenza di una Chiesa dal disegno originale e datata nel tempo.

Massimo Desiati
Concordo al 99,8%, tuttavia anche i privati fanno del loro meglio.

1 commento:

giusfra ha detto...

Direi questo a Massimo Desiati:
la faccenda è duplice.
La prima investe il concetto e la gestione di questa nostra strana democrazia. Chi sta nel Palazzo, eletto e posto lì per un voto più degli altri, può fare e disfare a proprio piacimento o palese quanto dimostrata inefficienza, mentre i cittadini (o sudditi?) palesemente nulla possono, e quelli detti "dell'opposizione" sono relegati, o così si tengono, alla marginalità e all'inconsistenza ...
La seconda (che parrebbe un farne un fatto personale, ma non lo è): com'è possibile che il Primo cittadino di Vasto - il primo responsabile delle inefficienze e degli sconci, nella città e nel territorio - possa avere ...in famiglia una persona che, storica dell'arte o "critico" che voglia dirsi, dovrebbe sensibilizzarlo (magari richiamarlo) alla Bellezza, quantomeno al decoro?
Alle volte le Istituzioni democratiche, per propria istituzionale natura, possono più del buon senso, o del senso comune delle cose. A quanto pare.

Aggiungo (mi sia permesso un corollario): che un cittadino qualsiasi abbia bisogno di esternare il proprio disappunto sulla Rete, giacchè altro non può fare, è di ordinaria amministrazione; che si affidi a tale pratica, legittima quanto nei fatti onanistica, uno che siede e convive, sia pur con ruolo di opposizione (ed anzi per questo), anch'esso nel Palazzo,lo trovo veramente strano e scoraggiante ... Niente di personale, ovviamente, ma ... a ciascuno il suo!