venerdì 4 luglio 2014

Ruby ...netti.

E così, mentre gli italiani si "appassionavano" (e ancora si appassionano) alle vicende di Ruby e di Nicol Minetti, lo prendevano nel posteriore senza accorgersene. Ma non voglio dilungarmi sulle solite chiacchiere che ormai ci sommergono alle quali i grandi politici danno una sola risposta: "ci vuole una svolta". Mi limito ad un caso personale che ha portato la mia mente "strana" a fondere i due nomi in questione: Rubynetti. 
Già! I rubinetti che ogni estate creano problemi alla nostra città, i rubinetti che quest'anno provocano ancora più disagi (vedi la voragine di via Crispi), i rubinetti che per volontà del popolo, con referendum (altri soldi sprecati) dovevano tornare pubblici ma sono rimasti "privati". Privati di tutto. Di ogni tipo di manutenzione, di ogni tipo di servizio, di ogni tipo di qualità.
Vengo al mio caso. 
Dopo la sospensione per lavori della fornitura idrica, avvenuta qualche giorno fa, alla riattivazione di questa fornitura, la pressione alta dell'acqua ha fatto saltare alcune tubature, specialmente nel quartiere Madonna delle Grazie. Tra queste in una mia proprietà.
Armato di santa pazienza, venerdì sera, ho chiamato l'idraulico che mi ha riparato le tubature interne e lunedì sono andato a chiedere alla SASI se potevano venire a sostituire il "rubinetto d'arresto" posto all'esterno di questo e quindi di proprietà della stessa SASI. Mi è stato risposto: "32,00 Euro oppure se lo faccia riparare lei".
Io non me la prendo con il funzionario che mi ha detto questa cosa ma con chi ha fatto le regole.
In poche parole, chi mi ha fatto il danno, invece di risarcirmi, pretende di essere pagato per risolvermi un "suo" problema. Ma si può andare avanti così?
Quello che oggi è un mio (piccolo) problema lo è e sicuramente lo potrà essere anche per tanti altri. Allora vi chiedo: "quando io ed il mio amico Tiziano, dicevamo che il problema dell'Italia non era Nicol Minetti, perché non ci avete ascoltato e ci avete massacrato di ingiurie lazzi ed improperi?"

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