sabato 17 gennaio 2015

La politica con la P minuscola

Sto ascoltando un vecchio vinile di Rufus Thomas (Crown Prince of Dance) in attesa di andare a giocare la partitella del sabato. Mi ritrovo sul desktop due ritagli di giornale  che non posso far altro che cancellare.
Prima però una riflessione da parte di uno che "può fare tante belle cose nella vita ma non il coordinatore di un movimento" e che in questi ultimi anni di cose ne ha fatte.
Mi chiedo perché solo adesso qualcuno si accorge che, come io proponevo, l'opposizione deve essere unita. C'era forse qualcosa dietro?
Nella pagina de Il Centro appare una foto con un cartello "Vasto, un altro anno perso".
In questa immagine, centralmente, appaiono Massimo Desiati e Davide D'Alessandro. Allora domando al "candido" Davide: "Bisognava attendere tutto questo tempo? Siamo sicuri che ancora un anno perso si riferisca solo alla Maggioranza e non al fatto che l'idea (ed il comportamento di Francescopaolo D'Adamo) di unire l'Opposizione doveva concretizzarsi subito all'inizio del secondo dramma Lapenna?"
Già, ma all'epoca Francescopaolo D'Adamo, che non ha affrontato il voto con umiltà, era "coordinatore del nulla", e quindi non aveva motivo di "fare" e soprattutto di "dire".
Per fortuna, lo stesso Francescopaolo D'Adamo, in attesa di andare a giocare la partitella del sabato e mentre suona "The Funky bird" ultimo brano dell'album, può fare tante belle cose nella vita ma non il coordinatore di un movimento, altrimenti sarebbe rimasto molto male per il tanto tempo perso, soprattutto se i fatti gli avessero dato torto. 
Allora si che non avrebbe digerito la sconfitta personale.

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