martedì 3 novembre 2009

Una idea provocata da Piazza Rossetti

Ma siamo davvero sicuri che i defunti non gradiscono la musica?


Ho letto, su un giornale on linee, un “interessante” articolo riguardante la collocazione di giostre, in prossimità del cimitero, durante le festività dedicate ai defunti. Tralascio le polemiche politiche tra l’autore dell’articolo ed il consigliere comunale Sigismondi, il quale con metodo differente dal consigliere Alinovi, prima di parlare non ha letto la delibera, sicuramente approvata, per l’assegnazione di quell’area ai giostrai “che solitamente trascorrevano il periodo invernale a L’Aquila”.
Non puntualizzo nemmeno il fatto che, se la vita del “cratere” sta tornando normale, anche le giostre fanno parte della normalità e quindi potevano rimanere nel luogo dove da sempre operano. Sicuramente ci saranno altri problemi.
Quello che voglio proporre con questo intervento riguarda la collocazione del nuovo cimitero. Perché non utilizziamo il centro storico per “ricoverare” i nostri defunti? Loro, che non sono disturbati dalla musica, si troverebbero bene e a proprio agio. Le case ormai vuote da anni, si dice siano già popolate dai fantasmi. Perché allora non completare l’opera? Questa potrebbe essere una idea da segnalare all’architetto Cervellati, visto che di idee per riportare la gente nella parte antica della città non se ne vedono. La superficie dell’attuale cimitero, supera quella del quartiere di Santa Maria. La “speculazione edilizia” (specifico speculazione non abuso) all’interno del “camposanto” è pari, se non superiore, a quella dell’intero centro storico. Perché allora non risolviamo il problema accomunando le due aree?
Se si potesse scherzare sull’argomento direi che cadaveri già circolano copiosamente al centro di Vasto. Tanto per fare un esempio e rimanendo nell’ambito dell’articolo sopra citato, indicherei quelli che invece di proporre idee sull’eventuale area fiera, continuano a rimproverare chi ha approvato il (pessimo, dico io) PRG vigente, che non prevede tale zona. “Noi viventi” al contrario, dovremmo prendere al balzo ogni “caso creato” per dire che questo non esiste o che è stata proposta una alternativa, invece di ricordare sempre il passato come, per esempio, l’assordante musica di …. Gigi D’Alessio.
Mi fermo qui. Anzi no. Che tipo di incontro si consuma nei dintorni del cimitero, ogni sera? Mi piacerebbe saperlo da chi ne è informato.

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