domenica 22 novembre 2009

A proposito di turpiloquio


Adesso, dopo il clamore suscitato dall'uso della parola "Stronzo", da parte di Gianfranco Fini, nessuno mi potrà rimproverare di aver scritto la parola "coglioni", tratta da una "poesia" di Pino Perrone, che ho usato come gadget su questo blog. Sono contrario all'uso gratuito del turpiloquio o del linguaggio volgare. Tuttavia, credo che quando ci vuole, ci vuole. Il finto moralismo mi indigna di più di una parolaccia detta per dare peso ad un pensiero o dalla situazione di "esasperazione" che produce l'uso di questo linguaggio.Lino Banfi, Alvaro Vitali, tutti i cabarettisti hanno fatto fortuna con le parolacce dette a vanvera. Poi ci si meraviglia se una persona le usa. Il discorso sarebbe lungo ma è domenica mattina e preferisco fare altro, magari andare a messa.

1 commento:

maria ha detto...

Già direi lunghissomo come discorso...
Solo che tra i due e più che si contendono in politica l'appellativo che ci riporta quasi ad un elemento... Bisognerebbe vedere e decidere chi dei due o più, a questo elemento ci si avvicini maggiormente...

Anche a me spesso scappano parolette, una volta fui rimproverata da un parente perche' pronunciai una parolina che.... Vicino ai suoi figlioletti, che da famiglia felice, stavano andando al cinema... A vedere un nuovo film con Boldi e De sica.... Quelli educativi.... Che ridere....
Vebbeh,
Buona domenica...
Oggi non so qual'è la lettura tratta dal vangelo, ma chissà se qualche prete nella sua omelia, tratterà anche questo argomento sui torpiloqui...