giovedì 15 luglio 2010

Lo strano caso di via Levante.



Si parla di pollai e recinzioni, si parla di accessi al mare e piste ciclabili, si parla, si parla e si parla. Mi chiedo se si può chiudere con recinto e cancello automatico una strada che, dovrebbe e ribadisco dovrebbe, essere comunale. Via Levante, così denominata e indicata con regolare cartello, è una delle vie che dalla strada statale 16 porta verso il mare. Una di quelle traverse, denominate con nomi di vento, che confluiscono sulla nuova pista ciclabile. Eppure questa strada è chiusa ed interdetta ai cittadini. Pensare che chi ha la possibilità di attraversare il cancello, forse al grido: “Open Sesame” come canterebbero Kool & the Gang, può trovare comodamente parcheggio nell’ampio spazio recintato, mentre i comuni mortali devono girare in lungo ed in largo per trovare una “superficie” dove posteggiare, magari scoprendo poi un “curioso” quanto costosissimo biglietto giallo sul parabrezza. Pensare che chi può oltrepassare il cancello, magari usando un comune telecomando, può recarsi comodamente, facendo solo attenzione quando attraversa la pista ciclabile, (qualche Risciò potrebbe investirlo) in uno dei pochi tratti di spiaggia libera rimasta a disposizione di chi rinuncia alle comodità di uno stabilimento balneare o di una area ombreggio.
Come mai questo cancello è stato posto in quel luogo? Forse lo spazio è privato? Un vistoso avviso posto sull’inferriata effettivamente dice: “proprietà privata”, ma allora perché lo spazio è stato denominato e segnalato come via Levante, con tanto di cartello? Mi piacerebbe anche sapere, chi ha provveduto ad asfaltare questa strada e se qualcuno paga il passo carrabile, vista la conformità del marciapiede, realizzato sulla SS16, che permette l’accesso delle auto verso questa area. E infine, mica qualcuno ha “dimenticato” di cedere al comune il terreno o qualcun altro ha “dimenticato” di aggiungere questo spazio alle proprietà comunali?
Chissà se qualche solerte consigliere comunale chiederà lumi in merito a questo curioso caso. Chissà se certi cittadini sempre pronti a dare battaglia, si “incuriosiranno”.
Io mi limito a segnalare … anche perché, a mia volta, ho ricevuto la segnalazione.

9 commenti:

giusfra ha detto...

Capisco che a Francesco Paolo qualcuno glielo ha chiesto, ma prima di menar il can per l'aia bisognerebbe informarsi, bene. Le illazioni non servono e non fanno bene neppure a chi se ne fa portavoce. L'area parcheggio è di sicuro privata (succede, sapete). L'accesso ai pedoni è facilmente possibile attraverso un cancelletto laterale senza alcuna serratura. Accesso alla strada con le auto per dove, se non si ha casa nel complesso che serve la strada, visto che il breve tratto (asfaltato dal costruttore da ormai trentanni e più) in fondo è sbarrato da grossi cilindri di cemento?
Via Levante, nome messo là dagli uffici comunali, chissà perchè. No, non è una via comunale, tant'è che il numero civico della prima palazzina adiacente la ss 16 è non 1 o 2, ma 116. Chiaro?
Piuttosto, perchè Francescopaolo, visto che ci si trova, non s'interroga di come indegnamente si accede al mare da parte di chi abita, legittimamente, pagate tutte le tasse di urbanizzazione, pagata ogni anno l'ici, di quali servizi si hanno in spiaggia da quelle parti...
Non a caso un certo G.F. Pollutri di recente ne ha parlato, mettendo a nudo le contraddizioni di un'area detta di "interesse comunitario", ma che in realtà non è altro che un ghetto, balnearmente parlando. Non mi pare che neppure Francescopaolo, come tanti che se ne fregano, hanno raccolto e si sono interessato presso soleriti Consiglieri e posto interrogativi di sorta. Lui, immagino come altri dell'Amministrazione, 'albergano' in spiaggia all'Acapulco, dove tutto è permesso ed anche di più, in cemento, installazioni di strutture (illegali secondo le norme demaniali ora gestite dalla regione, informarsi, prego!) Ti invito a porteli queste problematiche, Archidadamo, ma fino in fondo, visto che ti ci trovi.
Ben vengano (ove ce ne siano) i solerti comunali (se ce ne sono). Da quelle parti avranno molte cose da chiedere e da contestare. A cominciare da quel breve piazzaletto davanti non a uno ma a due cancelli privati (di fronte e di lato) che quando viene un acquazzone si allaga di brutto. La strada è pubblica, l'accesso è comunale? Bene comincino a riasfaltare, dando le giuste pendenze all'acqua piovana, quel pezzo. Poi, quando quel terreno attiguo, di proprietà di un costruttore di cui potrei fare anche il nome, e non faccio per giusta privacy, in concessione al condominio delle palazzine antistanti in termini di "posto macchina" connesso all'appartamento di proprietà, c'è da ripulire e da tagliarvi erba e canne (magari da pavimentare o asfaltare) spero che chi ha voluto far spendere parole e foto da parte dell'autore di questo blog, venga a chiederci quanto a lui spetti di pagare. Naturalmente niente..., perchè non è roba sua, e neppure comunale. Informarsi per credere.

giusfra ha detto...

Oh, rivedendo il titolo del post, mi permetto di darne uno anch'io al mio commento:
Quando la gente apre bocca, senza sapere o prima informarsi, e gli da fiato. E purtroppo non è uno strano caso.

Francescopaolo D'Adamo ha detto...

Caro Marino, vedo che ti sei alterato alquanto e non capisco perchè. Ho forse scritto buttate a terra quella recinzione? No ho fatto presente una segnalazione e come sempre succede grazie a persone come te vengono fuori verità, soluzioni ed altri dubbi. Quando dici che l'accesso pedonale è garantito dici proprio quello che i balneatori che hanno "accerchiato" il loro stabilimento dicono. Per quanto riguarda la mia presenza a Lido Acapulco, ti dico che mi trovo, li perchè li sono"cresciuto". Posseggo un "monolocale" lasciatomi in eredità da mio nonno e non devo dare altre spiegazioni. Scusa la fretta eventualmente proseguirò dopo. Ora ho un impegno. Non prima di precisare che tu sai che apprezzo i tuoi interventi ma anche tu come in questa occasione ....

giusfra ha detto...

Anche a me l'hanno segnalato il tuo "metti il mostro in prima pagina" senza sapere, solo perchè qualcuno che ha casa altrove, non tanto ha interesse ad accedere al mare (possibilissimo da via levante ma anche anche dalla assai prossima traversa accanto) quanto poter parcheggiare in un'area che sarà anche ancora tenuta al naturale, ma che, guarda un po' che stranezza, è un terreno privato (vedere al catasto) dato in uso - come da legge - ai condomini delle prospicienti due palazzine quale posto macchina. Riferisco la rabbia di chi da sempre è trascurato da parte di tutti nella mancanza di servizi in spiaggia (privata o con ombreggio), o di come è costretta ad accedervi (archidadamo vada a vedere fotografi e pubblichi). Tanto più è 'stranita' quando si vede intervenire, e ripeto gratuitamente, da chi (come altri) si gode il mare e spiaggia in uno stabilimento a cui è permesso di tutto e di più, avendo bellamente trascurato di occuparsi di quanto a quelli di via Levante e degli altri viedeiventi è negato, Dio (o le belle anime dell'ambiente) così vuole!
Mi dicono (ma l'ho visto e letto anch'io) che Pollutri in questi anni e anche di recente se n'è occupato... Ma tu o chi ha raccolto o detto qualcosa?
Per la tua professione poi dovresti sapere, e spiegarlo a chi ti ha sollecitato a 'sparlare' con tanto di foto, che un conto è l'accesso al mare che usi e consuetudini hanno tracciato su terreni anche privati, altro è dire che il terreno intorno al passaggio è pubblico o comunale. E infatti chi ha casa da quelle parti ha avuto la sensibilità di lasciare libero il passaggio (come si vede anche dalla foto) ma si è ritenuto in buon diritto di usare in termini condominiali un area che doverosamente è stata loro assegnata per proprietà. D'altra parte ciascuno ha la sua ed è la prima volta che si vede mettere in discussione un'area tenuta - previo acquisto - a disposizione privata.
Quel che si dice (lo dico di mio) fare di ogni erba un fascio, o se ricordo, mischiare il grano con il loglio. Non depone sull'intelligenza e l'avvedutezza di chi lo fa o ad esso si presta.
Di, a chi ti ha fornito le foto, di indicare dove essi abitano, così anche quelli della detta "via Levante" potranno andare a fotografare dove stanno di casa costoro e spulciare, mettere in discussione i loro diritti, parcheggi e pertinenze, magari solo per segnalarlo ...a qualche volenteroso Consigliere o assessore, in carica o ex!
La citazione dell'Acapulco, luogo dove sembra amano ...svernare comodamente d'estate intellettuali (ambientalisi?)consiglieri e amministratori - cosa dedotta dagli stessi commenti sulla rete - viene fatta perchè è al tempo stesso un esempio di come curiosamente in spiaggia e dintorni viene permesso tutto quello che sullo stesso litorale poco più in là viene negato e perchè queste persone - o perchè hanno casa del nonno, o perchè vi trovano tutti i servizi e gli agi che normalmente si devono in un mondo civile - non risulta che si siano mai occupati di definire del come questi stessi agi e diritti siano concessi anche a chi ha casa prospiciente le dune.

Ora anch'io ho fretta, chè devo scendere al mare, e non so dove trovo un pubblico parcheggio..., o uno privato da reclamare!

Francescopaolo D'Adamo ha detto...

Caro Marino, a questo punto, penso che tu sappia scrivere bene ma che tu non sappia "leggere" bene.L'uso del condizionale e la sottile vena ironica usati nel mio post dovevano farti comprendere il senso del mio pensiero. Questo non è avvenuto. Provvederò in futuro ad essere più chiaro, considerando che si annebbia la vista e il pensiero si incanala diversamente dal percorso voluto da chi scrive, a chi "forse" si toccano interessi privati. Il tuo usare la parola "Archidadamo" in maniera sarcastica mi fa pensare a qualcosa di "greco antico" e quindi cambia forma. Per offendere me è molto facile basta accomunarmi agli "altri" e questo mi manda su tutte le furie. Non usare con me il linguaggio che usi con Nicolangelo, perchè con me non attacca. In merito a "Lido Acapulco" potrei scrivere un romanzo degno di Italo Calvino (hai letto "La speculazione edilizia" di questo autore?) ma non lo faccio. Mi limito però a dirti che non incontro politici in quel luogo, per il semplice fatto che li, lascio le scarpe e passeggio tutto il tempo. Inoltre ti consiglio di fare il bagno proprio di fronte a Via Levante, dove l'acqua è limpida e pulita, a differenza degli specchi d'acqua precedenti e successivi.

giusfra ha detto...

1. nessun sarcasmo nell'appellarti Archidadamo, nè nell'intenzione e nè, a rileggere, nelle parole. Solo un enfatizzazione ad impegnarti (un invito) a guardare, giudicare, esprimerti in che condizioni quelli di contrada San Tommaso devono vivere la loro estate al mare. Cosa che anche Francescopaolo (non dico tu, non me lo permetto di personalizzare) come altri non farà.
2. Sei tu o Lei che in questo, a quanto pare, ti Si accomuni accomuna agli altri, saltando a piè pari dalla statale all'acqua del mare, trascurando tutte le problematiche amministrative e civili che stanno in mezzo, irrisolte e da sempre ignorate.

Ah, devo ripeterlo, quelli di vialevante stanno ancora aspettando di sapere chi sono i "segnalatori" fotografi che vorrebbero entrare e parcheggiare "a ufa" in un area privata e d'uso condominiale. Qualcuno potrebbe cedergli il "diritto al posto", a patto che si accollino le rispettive quote condominiali.

Personalmente mi sto ancora chiedendo del come e perchè l'archidadamo (uomo pubblico) si è prestato ad una denuncia pelosa (come sopra detto) e piccola piccola, di nessun interesse pubblico, in uno stato di diritto in cui il "diritto privato" ancora esiste ed lecitamente esercitato. Confondere un'area privata, recintata e legittimamente protetta, con i discussi recinti di aree demaniali in concessione (ed usate, all'acapulco e altrove come fossero private) è stata una autentica gaffe. Ripeto mi meraviglio - semplicemente - ...dell'archidadamo.

Francescopaolo D'Adamo ha detto...

Carissimo Marino, possibile che tu non riesca a capire che l'articolo è rivolto proprio ai politici che parlano e sparlano e non agiscono? Stai tranquillo che se avrò la possibilità rivolgerò ad ogni problema l'attenzione che merita. (tu e quelli come te sapete che se prendo un impegno lo porto a termine, se non altro per non fare brutta figura). Per concludere il discorso su via Levante dirò che conosco abbastanza bene la stori di questo tipo di strade e se l'ho usata come "specchietto per le allodole" ho delle ragioni che mi hanno portato a farlo. Se i proprietari, come sono sicuro, hanno i loro diritti, possono stare tranquilli, sono altri che invece devono "muoversi" diversamente ... e non su via Levante.

Ciccosan ha detto...

Un "touchè" alla prima replica e sarebbe stato meglio per tutti. Meno per il delatore fotografo.

Francescopaolo D'Adamo ha detto...

Ciccosan, si spieghi meglio!