giovedì 1 luglio 2010

Benvenuti al Grand Hotel Resort Casinò di Gissi.




Si parla da tempo, in maniera sempre più convinta della chiusura dell’ospedale di Gissi.
Questa mattina mi sono trovato per accertamenti in quella struttura e, nei tempi di attesa, ho avuto modo di maturare una idea. Perché non trasformare l’edificio e le sue pertinenze in Casinò? Immagino già la pubblicità: “ Immerso nel verde delle colline del Vastese, a pochi passi dal grazioso centro di Gissi, a 12 chilometri dal mare … ecc.” Non mi sembra una cattiva idea. Facilmente raggiungibile dall’autostrada A14, dotato di ampio parcheggio, addirittura di area per l’atterraggio di elicotteri, lo stabile, considerando la sua collocazione, viste le dimensioni, la distribuzione degli ambienti interni, la dotazione impiantistica e la qualità architettonica, ben si presta a questo tipo di trasformazione. Il ricavato di questa operazione sarebbe utile per la realizzazione del nuovo ospedale del “Vastese”.
A mio parere, questo nuovo nosocomio, andrebbe realizzato certamente a Vasto ma in località San Lorenzo anziché Pozzitello. La zona di San Lorenzo infatti necessiterebbe di pochi interventi infrastrutturali, per esempio il casello autostradale “Vasto Centro”, e sarebbe raggiungibile facilmente da tutti i paesi del territorio e non solo. La gestione del Casinò poi, potrebbe provvedere anche alla manutenzione del nuovo ospedale.
Per rendere poi più concreto il rapporto tra la struttura medica e quella “ludica” si potrebbe caratterizzare il centro ospedaliero, dedicando una parte di questo alla cura della Ludopatia o Ludodipendenza (malattia del gioco d’azzardo). Hai visto mai che addirittura si possa aprire una sede universitaria che si occupi dell’argomento?

PS. Ho tratto dal Web questa precisazione:

Il gioco d’azzardo patologico è una delle prime forme di “dipendenza senza droga” studiate che ha ben presto attratto l’interesse della psicologia e della psichiatria, ma anche dei mezzi di comunicazione di massa, degli scrittori e dei registi, al punto che si continua spesso a riparlarne in relazione alle sue conseguenze piuttosto serie sulla salute ed in particolare sull’equilibrio mentale che questo tipo di problema è in grado di produrre.

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