martedì 31 gennaio 2012
Vasto come Cortina?
Vuoi vedere che adesso con questo “pensiero” mi faccio nemici anche tra i commercianti? Ciò nonostante quando un “pensiero” mi frulla “troppo” per la testa lo devo necessariamente manifestare.
Se a Vasto la Guardia di Finanza operasse un blitz come a Cortina o Milano, come la metteremmo? Come la prenderebbero gli operatori del commercio o, soprattutto, cosa esternerebbero i politici con in testa il sindaco? Abituati come siamo a dare numeri e percentuali ho la sensazione che qualcuno si troverebbe in difficoltà.
Già da tempo mi gira nella testa una notizia: “A Vasto il mese (novembre) del brodetto ha portato 6.000 (dico seimila) presenze”. Si presume che siano stati degustati nei locali che hanno aderito a questa iniziativa almeno 6.000 (e ripeto seimila) brodetti.
E allora mi chiedo: dove sono gli scontrini?
Sono sicuro che i titolari dei locali sono persone per bene ed anche chi ha degustato la nostra gustosa pietanza avrà richiesto la regolare ricevuta, se non altro come souvenir. Allora un “controllino” potrebbe servire come riscontro di quanto ci dicono i nostri amministratori.
Naturalmente questa mia è solo una minuscola provocazione atta a mettere in guardia chi con tanta nonchalance dà i … numeri.
E' bene che si sappia.
I parlamentari si tagliano lo stipendio
ma al netto non cambia nulla.
La sforbiciata evita che con il contributivo i deputati potessero ottenere buste paga più alte. Tetto per i manager pubblici
ROMA - Via al taglio degli stipendi per i politici. Oppure no? Andando a studiare bene la sforbiciata approvata ieri si scopre che a fronte dei circa 200 parlamentari più importanti (dai presidenti di Camera e Senato ai presidenti di commissione) - per cui scatta un taglio del 10% dello stipendio pari a 300-400 euro in meno al mese per un risparmio complessivo delle due Camere valutabile in 7/800 mila euro - il deputato «semplice» continuerà a guadagnare circa 5.000 euro netti per la sola indennità grazie ad un taglio nominale di 1.300 euro lordi al mese che saranno accantonati in un fondo ad hoc. Al netto, in pratica, non cambia nulla.
L'escamotage. Com'è possibile? L'operazione serve ad impedire che - a causa del nuovo sistema di calcolo contributivo delle loro pensioni che si può scaricare dalle tasse - i deputati potessero ottenere paradossalmente buste paga più pesanti. In sintesi: per la maggioranza dei peones gli introiti rimarranno gli stessi mentre i parlamentari più importanti ci rimettono qualcosa. Ma vediamo nel dettalio le decisioni prese ieri dall’ufficio di presidenza della Camera cui oggi dovrebbe adeguarsi anche il Senato. Sui tagli delle loro spese le due Camere hanno infatti deciso di procedere in parallelo, per evitare disparità nei trattamenti di deputati e senatori. Il nuovo regolamento conferma anche che dal primo gennaio 2012 è sparito il vecchio e convenientissimo vitalizio ed è partito il calcolo della pensione dei parlamentari con il sistema contributivo. Un sistema che dovrà essere applicato anche ai dipendenti del Palazzo e che, come detto, per Montecitorio comporterà un taglio apparente delle indennità di 1.300 euro.
«Sacrifici». Un escamotage, quest’ultimo, per evitare che i tagli ai costi della politica, con il conseguente adeguamento del trattamento pensionistico dei parlamentari a quello del resto degli italiani, determinassero un aumento dell’assegno mensile del deputato che sarebbe emerso grazie al diverso trattamento fiscale dei versamenti contributivi. Nel caso dei vitalizi, infatti, la trattenuta veniva tassata mentre i versamenti contributivi sono deducibili cioè procurano un calo delle tasse. I 1.300 euro in meno, in ogni caso, verranno depositati in un fondo a tutela di eventuali ricorsi. «Si tratta di scelte sagge ed equilibrate - dice Renzo Lusetti - segretario di presidenza - in linea con i sacrifici che abbiamo chiesto agli italiani».
I portaborse. Alla Camera (il Senato lo farà oggi), è stato inoltre deciso che potrà essere rimborsata in modo forfettario solo la metà dei contributi versati dal Parlamento per gli assistenti parlamentari. L’altra metà dovrà essere giustificata con fatture. «Entro un mese» annuncia inoltre il questore della Camera, Antonio Mazzocchi, presenteremo una proposta di legge per regolamentare la figura dei cosiddetti portaborse. Quanto ai deputati, uno studio esaminato dall’Ufficio di Presidenza della Camera dovrebbe finalmente porre fine all’infinita polemica sui guadagni dei parlamentari italiani comparati a quelli dei loro colleghi euroepi. I deputati italiani, infatti, secondo questo studio possono contare su una indennità mensile di circa 5.000 euro netti (escluse le diarie giornaliere) a fronte dei 5.035 euro dei colleghi francesi, dei 5.110,31 euro dei tedeschi e dei 6.200 euro dei parlamentari europei.
Tetto per i manager pubblici. Per i dirigenti di authority, ministeri, agenzie, società pubbliche di vario titolo (ma non per Eni, Enel, Poste e altre aziende quotate) sta per scattare un tetto agli stipendi. I manager pubblici non potranno guadagnare più di circa 310mila euro lordi l’anno, ovvero della retribuzione del primo presidente della Corte di Cassazione.
Da "IL MESSAGGERO"
ma al netto non cambia nulla.
La sforbiciata evita che con il contributivo i deputati potessero ottenere buste paga più alte. Tetto per i manager pubblici
ROMA - Via al taglio degli stipendi per i politici. Oppure no? Andando a studiare bene la sforbiciata approvata ieri si scopre che a fronte dei circa 200 parlamentari più importanti (dai presidenti di Camera e Senato ai presidenti di commissione) - per cui scatta un taglio del 10% dello stipendio pari a 300-400 euro in meno al mese per un risparmio complessivo delle due Camere valutabile in 7/800 mila euro - il deputato «semplice» continuerà a guadagnare circa 5.000 euro netti per la sola indennità grazie ad un taglio nominale di 1.300 euro lordi al mese che saranno accantonati in un fondo ad hoc. Al netto, in pratica, non cambia nulla.
L'escamotage. Com'è possibile? L'operazione serve ad impedire che - a causa del nuovo sistema di calcolo contributivo delle loro pensioni che si può scaricare dalle tasse - i deputati potessero ottenere paradossalmente buste paga più pesanti. In sintesi: per la maggioranza dei peones gli introiti rimarranno gli stessi mentre i parlamentari più importanti ci rimettono qualcosa. Ma vediamo nel dettalio le decisioni prese ieri dall’ufficio di presidenza della Camera cui oggi dovrebbe adeguarsi anche il Senato. Sui tagli delle loro spese le due Camere hanno infatti deciso di procedere in parallelo, per evitare disparità nei trattamenti di deputati e senatori. Il nuovo regolamento conferma anche che dal primo gennaio 2012 è sparito il vecchio e convenientissimo vitalizio ed è partito il calcolo della pensione dei parlamentari con il sistema contributivo. Un sistema che dovrà essere applicato anche ai dipendenti del Palazzo e che, come detto, per Montecitorio comporterà un taglio apparente delle indennità di 1.300 euro.
«Sacrifici». Un escamotage, quest’ultimo, per evitare che i tagli ai costi della politica, con il conseguente adeguamento del trattamento pensionistico dei parlamentari a quello del resto degli italiani, determinassero un aumento dell’assegno mensile del deputato che sarebbe emerso grazie al diverso trattamento fiscale dei versamenti contributivi. Nel caso dei vitalizi, infatti, la trattenuta veniva tassata mentre i versamenti contributivi sono deducibili cioè procurano un calo delle tasse. I 1.300 euro in meno, in ogni caso, verranno depositati in un fondo a tutela di eventuali ricorsi. «Si tratta di scelte sagge ed equilibrate - dice Renzo Lusetti - segretario di presidenza - in linea con i sacrifici che abbiamo chiesto agli italiani».
I portaborse. Alla Camera (il Senato lo farà oggi), è stato inoltre deciso che potrà essere rimborsata in modo forfettario solo la metà dei contributi versati dal Parlamento per gli assistenti parlamentari. L’altra metà dovrà essere giustificata con fatture. «Entro un mese» annuncia inoltre il questore della Camera, Antonio Mazzocchi, presenteremo una proposta di legge per regolamentare la figura dei cosiddetti portaborse. Quanto ai deputati, uno studio esaminato dall’Ufficio di Presidenza della Camera dovrebbe finalmente porre fine all’infinita polemica sui guadagni dei parlamentari italiani comparati a quelli dei loro colleghi euroepi. I deputati italiani, infatti, secondo questo studio possono contare su una indennità mensile di circa 5.000 euro netti (escluse le diarie giornaliere) a fronte dei 5.035 euro dei colleghi francesi, dei 5.110,31 euro dei tedeschi e dei 6.200 euro dei parlamentari europei.
Tetto per i manager pubblici. Per i dirigenti di authority, ministeri, agenzie, società pubbliche di vario titolo (ma non per Eni, Enel, Poste e altre aziende quotate) sta per scattare un tetto agli stipendi. I manager pubblici non potranno guadagnare più di circa 310mila euro lordi l’anno, ovvero della retribuzione del primo presidente della Corte di Cassazione.
Da "IL MESSAGGERO"
lunedì 30 gennaio 2012
Una città in musica. Va in "archivio" con grande successo.
domenica 29 gennaio 2012
Il sabato pomeriggio ... "scarpasciudd" e basta.
sabato 28 gennaio 2012
MAI 13 A TAVOLA, MARESCIA'...
di V.Patriarchi
BETIZ SEVILLA ATLETICO BILBAO 5 - 2
arbitro sig. Orazio Di Blasio
BETIZ SEVILLA( maglia blu ): Ronzitti L, Ronzitti F, Ronzitti N, Vino, Serafini S, Amir, Soldano, Reale, Angiolillo, Serafini A, Ronzitti Go
ATLETICO BILBAO( maglia gialla): Loreta R, Sboro, Di Marco, Lemme, Frangione(15'Pegna), Patriarchi, Fanucci, De Felice, D'Angelo, Cicchini(31'Rossi),Storto
Problemi di sovraffollamento, oggi, ma risolti entro i primi 30': Frangione, dopo averci messo al corrente della CC,consistenza colombacci (dicasi numero tredici, mica cotica...), fa i primi 15' nel ruolo inedito di centrale difensivo, poi non riesce a contare i numeri di gambe in campo (" mi s'è 'mbambalìte l'ùcchie!") e va dritto verso la doccia: al 30' è invece il professore che ha fatto'còcc'e 'ccòcce' con Angiolillo, ed esce fuori con una 'sgrambiàte' sul cuoio capelluto. Vanno in vantaggio i blu : dopo un palo di Ronzitti Gò e uno di Soldano, sblocca il risultato Luigi Angiolillo:1-0. I blu sembrano subito in palla e raddoppiano ad opera di Andrea Serafini( anche lui poco prima aveva colto la traversa), ed è 2-0. Poco prima di uscire per infortunio, il professore giallo Nicola Cicchini piazza dal limite un mezzocollo che batte Ronzitti e accorcia 2-1. Nell'intervallo Soldano non puo' sottotacere ciò che ha in corpo, ed esterna compiaciuto:" ùgge 'na' cosa spiciàle: mìzz' scaffùne 'nghi li ràpe e li chìdeche, e n'mèzze pure 'ddu' pìpa frìtte a ccòrne di cràpe":inutile dire del suo determinante apporto atletico nella seconda parte della gara. Al 14' il giallo Pegna s'inventa un bel lancio da centrocampo per Luca Storto, che aggancia e infila il 2-2. Ma è l'unico episodio( insieme ad una staffilata di Sboro parata da Ronzitti L)degno di nota per i gialli: e già al 22' Peppino Reale riporta in vantaggio i blu con un bel destro teso a volo:3-2. Nei 15' finali è Gogò show: lanciato da Serafini,Gogò Ronzitti resiste al contrasto col marcatore Patriarchi e gli ruba il tempo anticipando il destro che, in diagonale, impietrisce anche Loreta:4-2. E proprio allo scadere è lo stesso Gogò che sorprende la difesa gialla piazzata sul fuorigioco e infila l'immobile Loreta con un destro secco a fil di palo sinistro, strillando:" Vi sème imbuttijiète, ee-oh-eh!"
classifica cannonieri: 23 gol: Frangione 17 gol: Angiolillo 11 gol: D'Angelo 11 gol: Serafini A 10 gol: Ronzitti Go 8 gol: Reale, Sboro 4 gol: Docuta 3 gol:Cicchini, D'Adamo, De Felice, Ronzitti L, Storto 2 gol: Lemme, Serafini S, Soldano 1 gol: Antenucci, Bozzelli, Catinari, Fanucci M, Fanucci R, Frasca M, Giacomucci, Rossi, Serafini G, Vino
MAI 13 A TAVOLA, MARESCIA'...
di V.Patriarchi
BETIZ SEVILLA ATLETICO BILBAO 5 - 2
arbitro sig. Orazio Di Blasio
BETIZ SEVILLA( maglia blu ): Ronzitti L, Ronzitti F, Ronzitti N, Vino, Serafini S, Amir, Soldano, Reale, Angiolillo, Serafini A, Ronzitti Go
ATLETICO BILBAO( maglia gialla): Loreta R, Sboro, Di Marco, Lemme, Frangione(15'Pegna), Patriarchi, Fanucci, De Felice, D'Angelo, Cicchini(31'Rossi),Storto
Problemi di sovraffollamento, oggi, ma risolti entro i primi 30': Frangione, dopo averci messo al corrente della CC,consistenza colombacci (dicasi numero tredici, mica cotica...), fa i primi 15' nel ruolo inedito di centrale difensivo, poi non riesce a contare i numeri di gambe in campo (" mi s'è 'mbambalìte l'ùcchie!") e va dritto verso la doccia: al 30' è invece il professore che ha fatto'còcc'e 'ccòcce' con Angiolillo, ed esce fuori con una 'sgrambiàte' sul cuoio capelluto. Vanno in vantaggio i blu : dopo un palo di Ronzitti Gò e uno di Soldano, sblocca il risultato Luigi Angiolillo:1-0. I blu sembrano subito in palla e raddoppiano ad opera di Andrea Serafini( anche lui poco prima aveva colto la traversa), ed è 2-0. Poco prima di uscire per infortunio, il professore giallo Nicola Cicchini piazza dal limite un mezzocollo che batte Ronzitti e accorcia 2-1. Nell'intervallo Soldano non puo' sottotacere ciò che ha in corpo, ed esterna compiaciuto:" ùgge 'na' cosa spiciàle: mìzz' scaffùne 'nghi li ràpe e li chìdeche, e n'mèzze pure 'ddu' pìpa frìtte a ccòrne di cràpe":inutile dire del suo determinante apporto atletico nella seconda parte della gara. Al 14' il giallo Pegna s'inventa un bel lancio da centrocampo per Luca Storto, che aggancia e infila il 2-2. Ma è l'unico episodio( insieme ad una staffilata di Sboro parata da Ronzitti L)degno di nota per i gialli: e già al 22' Peppino Reale riporta in vantaggio i blu con un bel destro teso a volo:3-2. Nei 15' finali è Gogò show: lanciato da Serafini,Gogò Ronzitti resiste al contrasto col marcatore Patriarchi e gli ruba il tempo anticipando il destro che, in diagonale, impietrisce anche Loreta:4-2. E proprio allo scadere è lo stesso Gogò che sorprende la difesa gialla piazzata sul fuorigioco e infila l'immobile Loreta con un destro secco a fil di palo sinistro, strillando:" Vi sème imbuttijiète, ee-oh-eh!"
classifica cannonieri: 23 gol: Frangione 17 gol: Angiolillo 11 gol: D'Angelo 11 gol: Serafini A 10 gol: Ronzitti Go 8 gol: Reale, Sboro 4 gol: Docuta 3 gol:Cicchini, D'Adamo, De Felice, Ronzitti L, Storto 2 gol: Lemme, Serafini S, Soldano 1 gol: Antenucci, Bozzelli, Catinari, Fanucci M, Fanucci R, Frasca M, Giacomucci, Rossi, Serafini G, Vino
sabato 28 gennaio 2012
venerdì 27 gennaio 2012
giovedì 26 gennaio 2012
Che bello! Il biglietto del treno costerà 5 Euro in più.
Da Vasto24.it
Trasporto ferroviario, in arrivo le agevolazioni per chi non trova il biglietto
Gli utenti dei treni non pagheranno più la multa se sprovvisti di titolo a patto che lo comunichino al personale.
Senza biglietto quando si sale sul treno? Nessun problema basta avvertire il personale viaggiante per acquistare il titolo con un sovrapprezzo di cinque euro ma evitare la ‘fastidiosa’ multa che oscilla tra i 100 e i 300 euro. E la maggiorazione non sarà pagata da chi salirà a bordo dei treni in località con bliglietterie fuori uso o assenti.
Sono queste le disposizioni contenute in una proposta di legge che è stata approvata nel corso dell’ultima seduta del consiglio regionale. La proposta di legge è stata presentata dal consigliere provinciale del Vastese, Nicola Argirò, presidente della Commissione Attività produttive insieme al consigliere Ruffini.
Un provvedimento che, secondo Argirò, rappresenta una risposta importante alle legittime aspettative soprattutto degli studenti e dei lavoratori pendolari ma che, in generale, dovrebbe aiutare tutti coloro che, quotidianamente, utilizzano il treno come mezzo di trasporto.
Un traguardo importante anche e soprattutto per chi utilizza la stazione di Vasto-San Salvo.
Il mio commento:
Adesso i bigliettai potranno tranquillamente fare altro e le biglietterie automatiche non funzionare, tanto hanno tolto la multa e messo un sovrapprezzo. Come si dimostra al personale sul treno che il bigliettaio era assente o che la macchinetta era inceppata, per non pagare il sovrapprezzo? Chi quotidianamente utilizza il treno non fa l'abbonamento? (magari si poteva pensare ad una riduzione del prezzo di questo)
... E poi c'è sempre chi ci marcia.
mercoledì 25 gennaio 2012
martedì 24 gennaio 2012
Zombie
Ieri ho passato una giornata intera tra obitorio e cimitero. Non mi voglio dilungare scrivendo i miei pensieri personali. Tra le tante cose che ho potuto vedere e i tanti pensieri tristi, però, voglio parlare del cimitero di Chieti che ho osservato con attenzione. Una vallata arida ed inospitale dove forse qualcuno avrebbe potuto pensare di realizzare una “discarica” se questa area non fosse a confine col cimitero monumentale della Città. Un luogo che mi viene da paragonare alla nostra “ripa dei ciechi”.
Per ritrovare la tomba di mio zio Ferruccio ho dovuto dare sfoggio di tutte le mie risorse fisiche. Scendere i ripidi viali con pendenze degne della nostra “Diritta”e poi risalirli è stato molto faticoso. Penso a come faranno agli anziani che vogliono portare i fiori ai propri defunti. Osservo le ampie strade interne e immagino che si faranno accompagnare con l’automobile. Altro che “isola pedonale”. Penso che a Vasto vogliono realizzare il nuovo cimitero dalle parti di Aqualand. Lì il terreno, al contrario di Chieti, è fertile, produttivo e perfettamente in piano (ma sono sicuro che si userebbe lo stesso l’automobile per fermarsi davanti alla tomba del caro estinto). Penso al cimitero di Bonifacio in Corsica. Uno stupendo terrazzo sul mare. Oggi ci avrebbero costruito un hotel 100 stelle. Siccome però è aperto a tutti i venti all’epoca hanno pensato bene di usare quell’area come Camposanto. Penso ai tanti piccoli e silenziosi cimiteri dei tanti paesini italiani. Poi, durante il viaggio di ritorno a Vasto … il solito. Il pensiero si rivolge ad altro. Sarà colpa della fame, sarà colpa della cupa strada tra Ripa Teatina e Francavilla, saranno le facce dei camionisti che bloccavano il casello Pescara Sud, mi sono venuti in mente gli zombie. Ma non quelli della notte dei morti viventi.
In questi giorni ho sentito molti zombie della politica nostrana rilasciare dichiarazioni, scrivere articoli, parlare e far parlare di se. Questi morti che camminano, secondo la corrente “mitologia”, sono vittima di una piaga maligna che corrompe i corpi inanimati trasformandoli in creature senza pietà e senza dolore, che per giunta sono in grado di diffondere esponenzialmente la pandemia con un morso. Gli zombie nostrani invece sono solo oggetto di scherno, buoni per Halloween o per Carnevale, capaci di diffondere chiacchiere senza senso. Questi, che si sentono autorità superiori, dovrebbero capire che sono solo “morti” e che una volta “morti” non si può tornare in vita. Gli zombie si muovono, vagano, magari si nutrono, infettano ma sono morti e tali rimarranno.
La spiegazione del fatto che gli zombie non comprendono il loro stato è data dagli stessi autori delle numerose storie inerenti questi “mostri”.
George A. Romero nel suo famoso film, descrive l’eliminazione di uno zombie mediante un preciso colpo al cervello ma non dice che questi anno un cervello “pensante”. Il loro cervello serve a muovere meccanicamente il corpo, magari reminiscenza di esperienze vissute. Nulla più. I nostri zombie della politica, parlano, parlano, parlano ma non seguono filo logico, si contraddicono, non hanno una linea programmatica, non danno un senso a quanto esprimono. Con lo sguardo “smarrito” nel vuoto cercano appigli, appoggi, sostegni ma nessuna proposta concreta, nessuna strada da seguire, magari coloro che conservano un “ricordo” propongono luoghi comuni. Per liberarsi dagli zombie nelle storie come nei film è molto complicato. Bisogna trovare rifugi sicuri e cercare strategie, quasi sempre servono eroi. Nel caso dei “morti che camminano” locali basterebbe tapparsi le orecchie. Io invito a compiere questo gesto coloro che nel mondo della politica, sono o si sentono in buona fede e hanno voglia di fare qualcosa per la nostra Città.
lunedì 23 gennaio 2012
domenica 22 gennaio 2012
Il sabato pomeriggio ... "scarpasciudd" e basta.
sabato 21 gennaio 2012
VOLA GIGGINO, VOLA GIGGETTO
di V.Patriarchi
DELIZNISPOR ANKARAGUCU 5-6
arbitro sig. Nicola Ronzit
DELIZNISPOR( maglia blu ): Ronzitti L(2°t.Docuta), D'Adamo, Marino, Vino, Serafini S, Puddu, Soldano, Giacomucci, Angiolillo, Docuta(2°t Ronzitti L), Serafini A
ANKARAGUCU( maglia gialla): Loreta R, Antenucci, Di Marco, Sboro, Di Foglio(85' Loreta E), Patriarchi, Fanucci, De Felice, D'Angelo, Cicchini, Frangione( 2°t.Ronzitti Go)
Rientro importante quello di Silvano, dopo oltre 2 mesi: ne giova tutta la difesa blu, ben serrata nella prima frazione di gioco; rientra anche il maresciallo Frangione, che intona il famoso refrain di Battisti- Dieci colombacci per me, posson bastare- e incomincia già da ora a fare la lista degli invitati(marescià, stavolta Renato e Luigi non possono mancare,porta 2 sedie in più)Iniziano i gialli ed è subito Frangione-show: dopo aver fallito di un soffio il vantaggio al 9', dopo 3' sugella il vantaggio col un bel sinistro teso su assist di Sboro: 0-1. I blu reagiscono con veemenza , e Andrea Serafini buca la difesa gialla, pareggiando 1-1. Al 17' è il blu Luigi Angiolillo che sfrutta una incertezza sul fuorigioco e s'invola solitario in rete: 2-1. Emergono malumori tra i gialli, e la mancanza di un efficace filtro a mezzocampo favorisce le triangolazioni veloci tra Docuta, Angiolillo e Serafini: quest'ultimo, appunto a vertice triangolo, da fermo piazza la palla imprendibile all'incrocio al 36', ed è 3-1.Ad inizio ripresa vi sono alcune sostituzioni, ma quelli che saltano all'occhio sono i primi 10' di follia blu: è Pietro D'angelo che guida la riscossa dei gialli 'gnè'na fùria cinèse', lottando sulla palla 'nghi lu' suànghe all'ùcchie':i difensori blu stentano a contenerlo e lui delizia la platea con un eurogol dal limite vertice area destro, soprendendo Docuta ed esultando alla sua maniera:2-3. Incantato dalla magia di Hulk, il professore Nicola Cicchini, dopo 2', ci prova anche lui, dalla stessa posizione, con una sardella tesa imparabile, che s'infila sotto l'incrocio sinistro, ed è 3-3. Passano altri 3' e stavolta è Francesco Sboro , servito da Cicchini, scarta 2 avversari, si defila sulla sinistra e sempre col sinistro fulmina Docuta, ribaltando quindi l'iniziale 1-3 con l'attuale 3-4. La partita s'infiamma ed alcune decisioni arbitrali sono duramente contestate( fuorigioco e sospetti falli di mano in area), ma Ronzitti tira avanti senza una piega. Al 24' i blu rialzano la cresta e pareggiano con una veloce penetrazione di Andrea Serafini su assist di Vino:4-4. Ma i gialli non ci stanno: al 29' D'Angelo crossa da destra per Gogò Ronzitti, che cannoneggia in porta ed è 4-5. Dopo 3' triangolazione veloce Ronzitti- D'Angelo -De Felice, ed Alessio segna il 4-6. Al 32' il blu Angiolillo crossa da sinistra, Patriarchi colpisce col braccio ed è rigore ineccepibile: batte D'Adamo e coglie(volutamente?) la traversa, beccandosi i complimenti benevoli di Serafini. Nel concitato finale arrembante per i blu, c'è spazio per qualche contrasto ' tosto' tra i due Giggini( Angiolillo e Di Foglio) che non si risparmiano in voli in mezzo alle 'lòzze di lòta' dell'Incoronata, ma è quest'ultimo ad avere la peggio ,sostituito all'85' da Loreta E. Dopo aver annullato un gol ad Angiolillo per fuorigioco( con i blu che 'mo' si li magnàvene'), l'arbitro Ronzitti ne ha fin sopra le s..palle,e al 90' fischia la fine convalidando il gol del 5-6 segnato allo scadere dal blu Lorenzo Ronzitti in sospettissimo fuorigioco.
classifica cannonieri: 23 gol: Frangione 16 gol: Angiolillo 11 gol: D'Angelo 10 gol: Serafini A 8 gol: Ronzitti Go, Sboro 7 gol: Reale 4 gol: Docuta 3 gol:D'Adamo, De Felice, Ronzitti L 2 gol: Cicchini, Lemme, Serafini S, Soldano, Storto 1 gol: Antenucci, Bozzelli, Catinari, Fanucci M, Fanucci R, Frasca M, Giacomucci, Rossi, Serafini G, Vino
VOLA GIGGINO, VOLA GIGGETTO
di V.Patriarchi
DELIZNISPOR ANKARAGUCU 5-6
arbitro sig. Nicola Ronzit
DELIZNISPOR( maglia blu ): Ronzitti L(2°t.Docuta), D'Adamo, Marino, Vino, Serafini S, Puddu, Soldano, Giacomucci, Angiolillo, Docuta(2°t Ronzitti L), Serafini A
ANKARAGUCU( maglia gialla): Loreta R, Antenucci, Di Marco, Sboro, Di Foglio(85' Loreta E), Patriarchi, Fanucci, De Felice, D'Angelo, Cicchini, Frangione( 2°t.Ronzitti Go)
Rientro importante quello di Silvano, dopo oltre 2 mesi: ne giova tutta la difesa blu, ben serrata nella prima frazione di gioco; rientra anche il maresciallo Frangione, che intona il famoso refrain di Battisti- Dieci colombacci per me, posson bastare- e incomincia già da ora a fare la lista degli invitati(marescià, stavolta Renato e Luigi non possono mancare,porta 2 sedie in più)Iniziano i gialli ed è subito Frangione-show: dopo aver fallito di un soffio il vantaggio al 9', dopo 3' sugella il vantaggio col un bel sinistro teso su assist di Sboro: 0-1. I blu reagiscono con veemenza , e Andrea Serafini buca la difesa gialla, pareggiando 1-1. Al 17' è il blu Luigi Angiolillo che sfrutta una incertezza sul fuorigioco e s'invola solitario in rete: 2-1. Emergono malumori tra i gialli, e la mancanza di un efficace filtro a mezzocampo favorisce le triangolazioni veloci tra Docuta, Angiolillo e Serafini: quest'ultimo, appunto a vertice triangolo, da fermo piazza la palla imprendibile all'incrocio al 36', ed è 3-1.Ad inizio ripresa vi sono alcune sostituzioni, ma quelli che saltano all'occhio sono i primi 10' di follia blu: è Pietro D'angelo che guida la riscossa dei gialli 'gnè'na fùria cinèse', lottando sulla palla 'nghi lu' suànghe all'ùcchie':i difensori blu stentano a contenerlo e lui delizia la platea con un eurogol dal limite vertice area destro, soprendendo Docuta ed esultando alla sua maniera:2-3. Incantato dalla magia di Hulk, il professore Nicola Cicchini, dopo 2', ci prova anche lui, dalla stessa posizione, con una sardella tesa imparabile, che s'infila sotto l'incrocio sinistro, ed è 3-3. Passano altri 3' e stavolta è Francesco Sboro , servito da Cicchini, scarta 2 avversari, si defila sulla sinistra e sempre col sinistro fulmina Docuta, ribaltando quindi l'iniziale 1-3 con l'attuale 3-4. La partita s'infiamma ed alcune decisioni arbitrali sono duramente contestate( fuorigioco e sospetti falli di mano in area), ma Ronzitti tira avanti senza una piega. Al 24' i blu rialzano la cresta e pareggiano con una veloce penetrazione di Andrea Serafini su assist di Vino:4-4. Ma i gialli non ci stanno: al 29' D'Angelo crossa da destra per Gogò Ronzitti, che cannoneggia in porta ed è 4-5. Dopo 3' triangolazione veloce Ronzitti- D'Angelo -De Felice, ed Alessio segna il 4-6. Al 32' il blu Angiolillo crossa da sinistra, Patriarchi colpisce col braccio ed è rigore ineccepibile: batte D'Adamo e coglie(volutamente?) la traversa, beccandosi i complimenti benevoli di Serafini. Nel concitato finale arrembante per i blu, c'è spazio per qualche contrasto ' tosto' tra i due Giggini( Angiolillo e Di Foglio) che non si risparmiano in voli in mezzo alle 'lòzze di lòta' dell'Incoronata, ma è quest'ultimo ad avere la peggio ,sostituito all'85' da Loreta E. Dopo aver annullato un gol ad Angiolillo per fuorigioco( con i blu che 'mo' si li magnàvene'), l'arbitro Ronzitti ne ha fin sopra le s..palle,e al 90' fischia la fine convalidando il gol del 5-6 segnato allo scadere dal blu Lorenzo Ronzitti in sospettissimo fuorigioco.
classifica cannonieri: 23 gol: Frangione 16 gol: Angiolillo 11 gol: D'Angelo 10 gol: Serafini A 8 gol: Ronzitti Go, Sboro 7 gol: Reale 4 gol: Docuta 3 gol:D'Adamo, De Felice, Ronzitti L 2 gol: Cicchini, Lemme, Serafini S, Soldano, Storto 1 gol: Antenucci, Bozzelli, Catinari, Fanucci M, Fanucci R, Frasca M, Giacomucci, Rossi, Serafini G, Vino
sabato 21 gennaio 2012
Siamo quasi Pronti.
il 27, 28 e 29 gennaio, una città in musica
Venerdì 27, sabato 28 e domenica 29 gennaio si terrà la manifestazione musicale "Una città in musica". L'iniziativa è in programma presso il Cinema Teatro Politeama Ruzzi (Corso Italia). L'ingresso è gratuito. Gli orari e il programma saranno comunicati la prossima settimana. Saranno presenti ospiti della musica e dello spettacolo fra cui lo scultore Mario Pachioli che ha regalato una sua opera che rappresenta il portale della chiesa di San Pietro che sarà consegnata al vincitore.
Nelle prime due serate avverrà la selezione mentre domenica sarà dedicata, tra una canzone e l'altra, alla proclamazione del vincitore. La manifestazione sarà presentata da Viviana Ciccotosto e Francesco Paolo D'Adamo. La giuria sarà presieduta dal Prof. Luigi Murolo.
Basso Ritucci detto Lucio
venerdì 20 gennaio 2012
Re-make/Re-model
Ebbene si! E’ proprio come pensavo ma speravo che non fosse. Il forum sul turismo fa solo “aria”.
In tanti ieri eravamo presenti a Palazzo d’Avalos. Tutti con aspettative di vario genere ma nessuno è uscito soddisfatto o quantomeno pago di quanto ascoltato. Nemmeno l’amico Massimo Desiati, nonostante la sua compiuta e circostanziata relazione, è riuscito ad aggiungere alcunché a quanto da anni si va ripetendo nella nostra città in merito al “problema” turismo. Eppure basterebbe seguire uno schema formato da tre semplici parole: analisi, modello, programmazione.
A dire il vero una forma di “analisi” c’è stata ma troppo prolissa per l’auditorio presente e non una analisi sulle risorse e le specificità della città o del territorio ma su dati “demografici”. Sono dati che ogni anno ci vengono ripetuti. Si può esporre la situazione di un luogo senza partire, ogni volta, dalla scoperta del Polo Sud da parte di Roald Amundsen per poi finire col dire che il “Mese del brodetto” ha portato 6.000 (dico seimila) presenze a Vasto. Bastavano dati “significativi” e concreti per fotografare lo stato della città e passare alle proposte. Nessuno si è chiesto cosa significa: “diminuzione degli arrivi ma aumento delle presenze”? Forse dice qualcosa “soggiorni organizzati per gruppi di pensionati a prezzi convenienti”?
L’analisi di cui parlo io risponde alla domanda: “perché un turista dovrebbe scegliere Vasto”? Da qui le varie risposte e la discussione ampia sulle scelte in corso (non ultimo il contrasto tra l’ambiente e le centrali a biomasse o altro).
Devo tuttavia riconoscere al relatore il “coraggio” di dichiarare ai presenti che niente di quanto esposto nel precedente forum era stato concretizzato. Come dire noi parliamo ma se poi le cose non si fanno non è colpa nostra.
E allora di chi è la colpa? Non voglio attribuire questa a nessuno in particolare. Voglio proporre un metodo.
Qui la seconda parola: “modello”. Quale modello vogliamo seguire per lo sviluppo turistico di Vasto? C’è chi rimpiange il metodo “Sole, mare, quiete” degli anni Sessanta. Chi continua a fare paragoni con la costa Romagnola o con la Versilia. Chi esoticamente parla di località turistiche estere. Ne esce fuori una “Babele” che non porta da nessuna parte. Bisogna scegliere un “modello” che, previa valutazione delle nostre risorse (ambientali, paesaggistiche, monumentali, culturali, enogastronomiche ecc.), possa fornire motivazioni “originali” per far scegliere Vasto piuttosto che altre località. Un “modello” che sappia proporre Vasto e l’intero territorio a qualsiasi tipo di utenza (anche ai “crocieristi”).
A mio modo di vedere ce lo possiamo permettere ma dobbiamo discuterne seriamente e non solo in “eventi” come quello del 6° Forum sul turismo.
Le risorse come prodotto o il prodotto come risorsa? Si è addirittura dissertato su questo ieri a Palazzo d’Avalos fra interventi (pochi in verità) di chi chiedeva soluzioni per gli scarichi a mare e chi proponeva l’installazione di lampioncini lungo alcune strade. Pur di apparire si è chiesto di inserire Vasto tra i “borghi” più belli d’Italia (io odio che la mia Città sia definita borgo). Pur di apparire si è posta enfasi sul fatto che Palazzo d’Avalos rappresenta un “unicum” non solo per quello che contiene (Grande scoperta! Come se prima non lo avessero detto altri). Il sindaco intanto continuava a ripetere che sono poche le risorse economiche, continuava ad evidenziare l’assenza dell’assessore regionale, continuava a promettere soluzioni per la Marina. Non credo che si sia chiesto come ottimizzare le risorse economiche evitando gli sprechi e non aumentando le tasse. Non credo che il sindaco si sia chiesto come mai viene snobbato dall’assessore regionale (in questo caso anche dal Presidente della Provincia). Non credo che il sindaco si sia reso conto di quanto affermato in merito al problema di Fosso Marino.
L’estate è alle porte e mentre qualcuno (come me) “sogna”, sarebbe almeno il caso di “programMare” la stagione 2012 in attesa di “programMare” il futuro.
giovedì 19 gennaio 2012
mercoledì 18 gennaio 2012
L'ottimo spunto di riflessione di un lettore.
Non so se a Vasto sopravvive un detto dialettale che origina dalle condizioni precarie di una famiglia. Il detto era la risposta a chi in famiglia chiedeva alla mamma: “Màa, …ùje ch’ìss’i màgne?”; e lei risponde:“Chèzze..cucuccìlle e òve”, a voler indicare le solite povere cose oppure niente.
Temo che questo detto stia tornando nel linguaggio comune.
Siamo in una crisi economica molto pesante e dalla quale non usciremo prima di una diecina d’anni; in questo periodo perderemo alcune, se non molte, delle nostre abitudini spendacciose.
Gli stipendi non cresceranno, i disoccupati e i sottoccupati aumenteranno; cresceranno le incertezze e le insicurezze.
Segnali negativi sull’occupazione arrivano dalla Pilkington, dalla Denso, dalla Golden Lady, dalla diminuzione di occupati in agricoltura, nell’edilizia, nel commercio e nella zootecnia abruzzesi e brutte notizie da altre fabbriche che rischiano di chiudere per sempre.
E andrà anche peggio, grazie alle incertezze che si stanno insinuando negli investitori locali.
Chi ha un po’ di risparmi cercherà ogni modo per salvaguardarli e certamente non li sperpererà.
Si andrà in vacanza sempre meno e sempre più crescerà il turismo “mordi e fuggi”; già oggi questo è evidente e non riesco proprio ad immaginare chi possa farsi qualche centinaio di chilometri per guardarsi Punta Aderci che continuiamo a mettere al centro di ogni nostra discussione, come fosse l’ombelico del mondo e la soluzione di ogni nostro male.
All’alba dei 10 anni di crisi, se basteranno, si troverà meglio chi avrà saputo guardare alle cose concrete, agli investimenti solidi, alla prudenza nello spendere, alla austerità nelle abitudini, alla collaborazione reciproca. E si salveranno quelle amministrazioni che avranno capito in tempo di non dover più contare su finanziamenti pubblici a pioggia, che le chiacchiere ideologiche stavano a zero e che era ora di guardare alle cose concrete .
E cosa facciamo noi vastesi? Discettano da mesi su una centrale di 4MW, che quanto a potenza equivale a 25 camion, oppure 60 utilitarie che circolano; neanche fosse una centrale nucleare 250 volte più potente. Dello stesso tipo, a biomasse da 1 MW, ce ne sono nei cortili di ospedali e di scuole e i sindaci li inaugurano con orgoglio.
Il punto non è tanto la tecnologia o le ragioni di opportunità, ma il modo con cui si strumentalizzano questi temi a scapito di altri ben più concreti.
Ci si preoccupa della filiera lunga del biocombustibile come se la benzina o il metano o il GPL o il gasolio o il silicio delle fotocellule arrivino da “fòre la Porte”.
Anche il turista arriva da lontano; quindi pure lui ha una filiera lunga ed è un tipo molto inquinante.
Si argomenta sulla non economicità dell’operazione e sul fine utilitaristico di sfruttare gli ecoincentivi, come non fosse la stessa cosa per fotovoltaico ed eolico. Nessuna di queste sedicenti rinnovabili avrebbe un futuro senza ecoincentivi.
Emissioni nocive? Se qualcuno fa dei conti si accorge che abbiamo molte più emissioni nocive con l’incremento di auto dei turisti che arrivano da noi in estate, rispetto a quelle della centralina. E pensare che di auto vorremmo ne arrivassero ancora di più e che circolassero in città alla ricerca del ristorante e del bar in piazzetta.
Vogliamo la piana di Punta Penna area esclusivamente turistica, ma senza toccare una zolla; roba da Alice nel paese delle meraviglie. E i turisti dove li fai dormire, mangiare, parcheggiare, pisciare, cacare, ballare e sballare? Come li fai scendere a mare da lassù, come proteggi il dirupo, come fai arrivare elettricità, acqua, gas? E gli scarichi fognari dove li fai arrivare? Che fai? Metti in fila i sacchi a pelo e i cessi chimici? Li fai scendere con le funi sulle spiaggette?
Mi chiedo se c’è qualcuno a Vasto che si prenda la briga di studiare i dati sui movimenti turistici in Italia negli ultimi due o tre anni, ad es. i dati pubblicati dalla Banca d’Italia; se qualche pensatore vada qualche volta a controllare chi sono questi turisti, quando spendono, dove si fermano, da dove vengono, quali servizi prediligono, se viaggiano in auto o in aereo, se in compagnia della famiglia o da soli, se alloggiano in alberghi o da parenti o in villaggi turistici o in campeggi.
Invece il primo che si alza la mattina parla di turismo e se ne inventa una, o diventa il paladino della comunità, senza che nessuno lo abbia eletto a questo incarico.
Si chiede di sbaraccare le poche industrie che abbiamo, spaventando eventuali investitori, e al loro posto c’è chi vuole il presepe con pecore e pastorelli, chi un villaggio indiano con capanne, chi sogna il giardino dell’eden.
Piazzassimo un centro IKEA a Punta Penna potremmo stare sicuri che almeno 3-400 posti di lavoro li avremo ottenuti oltre ad un forte impulso sull’indotto logistico. E vuoi vedere che, acquistato il divano, i clienti si fermano per una giornata al mare?
Parliamo di rinvigorire gli orti dell’Angrella, in piena città; ne parliamo come se fosse chissà quale impresa virtuosa e non ci si chiede dove vadano poi a depositarsi le emissioni solide del traffico urbano residente, aggiunto a quello turistico. E dove se non sul terreno e sull’insalata degli orti?
Spariamo lo spettro del cancro a capocchia, appena vediamo la sigla ppm, mentre le giovani mamme attendono chiacchierando tra loro che il rosso scatti al verde, con il bimbo nel carrozzino che intanto fa i suffumigi con gli scarichi delle auto a pochi metri; forse ignorano che all’altezza del nasino le concentrazioni di ppm sono ancora più alte. A casa poi non sanno che friggendo scrippelle e fegatazzi respirano particelle quanto un saldatore in un cantiere navale.
D’estate poi, corso Garibaldi, grazie alle auto che la intasano tutto il giorno, è una formidabile centrale d’inquinamento e di quelle pericolose, ma chissenefrega, l’importante è salvare quel povero albero a simbolo di questa lotta ipocrita contro la modernità.
Ormai chiunque può parlare di tutto; tutti scienziati, tutti esperti ricercatori; basta avere un dr. un prof., meglio ancora un Ph.D., davanti al nome e sei un profeta; nessuno ti chiederà se hai competenze specifiche sulle cose di cui parli. Troppo semplice sarebbe che un fisico parli di fisica, un meteorologo di clima, un chimico di chimica, un medico di salute, ecc.; no, da noi anche il mago Otelma può parlare di biomasse. All’epoca del ripascimento avevamo, per la verità, anche una schiera di biologi marini.
Tra poco, grazie ai tuttologi, non potremo nemmeno accendere “la furnacèlle” per qualche peperone arrostito o aprirci le cozze con un fuocherello sulla spiaggetta di Vignola: il vicino potrebbe denunciarci per attentato alla salute pubblica.
Ma una soluzione c’è: diventare la prima comunità amish in Abruzzo così verranno i turisti giapponesi a guardarci vivere girando con i calessi e coltivando granoturco; ma facciamolo in fretta prima che i nostri giovani siano costretti a riprendere le vie dell’emigrazione già percorse dai loro bisnonni.
... e sempre da Ivo
A proposito della lunga e ossequiosa perorazione a favore del maestro Bellafronte di Sandro Curcio Valentini, architetto vastese, in risposta alla indagine fatta da Noivastesi sulla spesa di 15.200 euro per il concerto di Capodanno al Teatro Rossetti, siamo stati presi da un sussulto, e così abbiamo deciso di intervenire per precisare e rimettere alcune cose al posto giusto. E lo vogliamo fare commentando con una sorta di amara ironia partendo da quella « furtiva lagrima» spuntata negli occhi del Maestro Bellafronte quando il perfido critico e spulciature di carte di Noivastesi ha avuto la “tracotante impudenza” di muovergli un piccolo appunto sulla esagerata spesa per il concerto. E abbiamo visto il Maestro con il volto provato dalla fatica (foto pubblicata da Vastoweb) con la barba scarmigliata da trendy, costretto a sopportare il contenuto dell’orrenda pagina redatta dal direttore del sito vastese. Il maestro Bellafronte che non dorme per dare forma al Suo “straordinario” cartellone musicale!, e’ stato costretto dal Sindaco, a dare una risposta al “critico cattivo”(di Noivastesi) che ha avuto la sfacciataggine di fargli una domanda. E in seconda battuta il Sindaco affida un secondo comunicato niente meno che al Presidente del Teatro Rossetti per difendere la postazione dalle armi della critica. E così si rivolge all’usciere di turno: a Sandro Curcio Valentini, presidente degli Amici del Teatro Rossetti -- (costituito da meno di 40 soci con quota di iscrizione tra 50 e 60 euro, e tra questi vi coloro che hanno fatto abbonamenti per gli spettacoli la cui quota e’ di 100 euro),-- a rimettere le cose in ordine. E come Nemorino che, nell’Elisir d’amore di Donizetti, vede «una furtiva lagrima» spuntare dagli occhi di Adina, così Valentini vede spuntare dagli occhi del Maestro «una furtiva lagrima» che pensa di raccogliere in un’ampolla (un po’ come Bossi fa per le acque del Po). Poi, la preziosa stilla conservata in quella magica custodia, dà corpo alla dura reprimenda di Valentini contro l’autore dell’articolo malvagio. E che cosa aveva scritto di così terribile il redattore di Noivastesi? Può il Teatro Rossetti, in una fase di crisi, (aumento dell’IRPEF per 1.200.000 euro) permettersi il lusso di ospitare una celebre orchestra come quella del “Regio” di Parma e spendere per una serata € 15.200? Ecco quindi la reazione stizzita del Maestro il quale ha proposto i suoi conticini, e in un punto afferma: «[…] Il costo vivo di una annualità per il Comune diventa di 40.000 euro. Lasciamo al buon senso di ogni persona la valutazione di queste cifre che basterebbero a malapena a pagare lo stipendio di una sola persona che si occupa di aprire e chiudere un Teatro qualsiasi». Ora, se il maestro crede che 40.000 € servano a pagare lo stipendio di un usciere, allora non ci meravigliamo di cosa possa pensare di quei famosi 15.200 €.
L’arch. Sandro Curcio Valentini si domanda «dove erano, durante le precedenti amministrazioni, quei concittadini tanto impegnati oggi con l’arte della denigrazione e dell’insulto». Già. L’interrogativo è pertinente. Dov’era lui, quando alcuni concittadini, di tasca propria, organizzavano la Nona di Beethoven o il Requiem di Mozart, e tanti numerosissimi concerti sinfonici senza ricorrere ai danari del Comune, ma solo al pagamento del prezzo del biglietto? E dov’era lui quando nella tempestosa riunione di un consiglio di amministrazione della scuola civica musicale il Maestro Bellafronte veniva cacciato dalla scuola medesima e il sottoscritto che ne faceva parte, concretamente si impegnava a convincere l’allora sindaco di Cupello, Di Silvio ad affidargli i corsi di musica per 10 anni? E similmente a San Salvo con Marchese? A tal proposito, il Maestro dice: «Ricordiamo ancora che nel Concerto di Fine Anno (che ha visto un Teatro gremito fino all’inverosimile) non ci sono stati 120 paganti ma quasi il doppio». A sproposito parla Valentini che invece dovrebbe chiedersi anche in veste professionale : Ma per quanti posti è abilitato il Rossetti? Un architetto conosce le norme di sicurezza? Anche questo è lo spirito del teatro se veramente si vuole uscire da schemi di strumentalizzazioni e chiarezza di intendimenti.
L’arch. Sandro Curcio Valentini si domanda «dove erano, durante le precedenti amministrazioni, quei concittadini tanto impegnati oggi con l’arte della denigrazione e dell’insulto». Già. L’interrogativo è pertinente. Dov’era lui, quando alcuni concittadini, di tasca propria, organizzavano la Nona di Beethoven o il Requiem di Mozart, e tanti numerosissimi concerti sinfonici senza ricorrere ai danari del Comune, ma solo al pagamento del prezzo del biglietto? E dov’era lui quando nella tempestosa riunione di un consiglio di amministrazione della scuola civica musicale il Maestro Bellafronte veniva cacciato dalla scuola medesima e il sottoscritto che ne faceva parte, concretamente si impegnava a convincere l’allora sindaco di Cupello, Di Silvio ad affidargli i corsi di musica per 10 anni? E similmente a San Salvo con Marchese? A tal proposito, il Maestro dice: «Ricordiamo ancora che nel Concerto di Fine Anno (che ha visto un Teatro gremito fino all’inverosimile) non ci sono stati 120 paganti ma quasi il doppio». A sproposito parla Valentini che invece dovrebbe chiedersi anche in veste professionale : Ma per quanti posti è abilitato il Rossetti? Un architetto conosce le norme di sicurezza? Anche questo è lo spirito del teatro se veramente si vuole uscire da schemi di strumentalizzazioni e chiarezza di intendimenti.
martedì 17 gennaio 2012
Ancora da Ivo
Non è raro imbattersi, durante le passeggiate nel centro storico della citta’, in edifici abbandonati da molti anni e il cui degrado visibile attragga la nostra attenzione. Moltissimi sono appunto gli edifici, una volta riempiti da funzioni pubbliche che piangono il loro abbandono e tra questi l’edificio costruito credo negli anni 50 – 60 delle Poste e Telecomunicazioni. Una palazzina al servizio delle Poste e che fino ad un decennio fa e’ stata sede del Consultorio ASL per diversi anni e lo ricordiamo molto bene, anche sede degli uffici comunali del Commercio e Turismo. Una proprieta’ immaginiamo, appartenente alle Poste ma che malinconicamente è stato abbandonato e lasciato degradato e senza alcuna manutenzione e funzione alcuna. Parlo della Palazzina di Via XXIV maggio al civico 2. L’abbandono colpisce per due motivi:
a) il degrado e la precarieta’ degli infissi in legno ci avvertono di un pericolo che potrebbe arrecare danni ai malcapitati che potrebbero essere colpiti considerato che nei giorni di maltempo gli infissi di legno sono sottoposti a scuotimento talmente violento che potrebbero dare luogo alla loro caduta;
b) nella palazzina sono ancora presenti diverse ciminiere in amianto cemento espressamente vietati dalla legge 257/92 (che impone lo smantellamento e la rimozione) e che ancora non è stata osservata da chi ne possiede la proprieta’. Una violazione anche della legge regionale n. 11 del 4 agosto 2009 che purtroppo viene ignorata anche dai tanti comuni che potrebbero beneficiarne ma che a tutt’oggi dimenticano di pubblicare il bando regionale.
Io ritengo che queste situazioni vadano rimosse immediatamente e quindi esorto l’amministrazione comunale a farsi parte attiva di iniziative affinche’ la proprieta’ decida la bonifica e il risanamento dell’edificio e la futura destinazione d’uso di un immobile del centro storico.
O Addirittura il Comune potrebbe avviare trattative per acquisirne la proprieta’ e renderla fruibile per usi pubblici.
a) il degrado e la precarieta’ degli infissi in legno ci avvertono di un pericolo che potrebbe arrecare danni ai malcapitati che potrebbero essere colpiti considerato che nei giorni di maltempo gli infissi di legno sono sottoposti a scuotimento talmente violento che potrebbero dare luogo alla loro caduta;
b) nella palazzina sono ancora presenti diverse ciminiere in amianto cemento espressamente vietati dalla legge 257/92 (che impone lo smantellamento e la rimozione) e che ancora non è stata osservata da chi ne possiede la proprieta’. Una violazione anche della legge regionale n. 11 del 4 agosto 2009 che purtroppo viene ignorata anche dai tanti comuni che potrebbero beneficiarne ma che a tutt’oggi dimenticano di pubblicare il bando regionale.
Io ritengo che queste situazioni vadano rimosse immediatamente e quindi esorto l’amministrazione comunale a farsi parte attiva di iniziative affinche’ la proprieta’ decida la bonifica e il risanamento dell’edificio e la futura destinazione d’uso di un immobile del centro storico.
O Addirittura il Comune potrebbe avviare trattative per acquisirne la proprieta’ e renderla fruibile per usi pubblici.
Intervallo
lunedì 16 gennaio 2012
E nascerà un bel bambino. Lo chiameranno IpV (Iniziativa per Vasto)
Sono stato il primo ad aderire ad ApV. L'ho fatto perché mi è stato detto: Lapenna ha sbagliato, sbaglia ed i partiti non sono lo strumento adatto a governare una città. Io ci ero arrivato da tempo, e quindi vedere che aumentavano le persone che lo avevano capito mi era parso un buon segno. Queste parole d'ordine le abbiamo ripetute per due anni. Fino alle elezioni. L'indomani, con il candidato sindaco Del Prete bastonato dall'elettorato, tentiamo di raggiungere l'obiettivo minimo. E cioè, liberarci di una amministrazione Lapenna. Fallito anche questo obiettivo le parole diventano nuove, diverse. Si sentono cose tipo: ApV è una esperienza da chiudere un minuto dopo le votazioni; no veramente scherzavo; bisogna essere responsabili; dobbiamo aiutare Lapenna poverino ostaggio dei comunisti; votiamo sempre con la maggioranza perché è meglio per la città. Allora mi dico: fate come volete, ognuno risponde della sua faccia. La voglia di inciucio è evidente, la giravolta politica esagerata. Non si tratta solo di inserirsi nelle profonde lacerazioni di una maggioranza che si tiene abbarbicata alle poltrone per non scomparire. C'è proprio una messa a disposizione in attesa di nuovi scenari. È stato perfino troppo semplice per me dire: Lapenna non ce la fa? Non è capace? Io lo avevo già detto. Allora se per il bene di Vasto occorre sostenerlo, lo si può anche fare, limitatamente a qualche provvedimento importante ed urgente, purché poi lui tragga le dovute conseguenze. Ma di questa presa d'atto della realtà neanche l'ombra. E allora ditemi: perché continuate a sostenerlo? I vastesi una loro idea se la sono fatta. Io per parte mia ho tentato di proseguire con il lavoro avviato negli ultimi due anni. Ho parlato di temi concreti, ho dialogato con forze con le quali addirittura ho fatto un apparentamento. Ho ribadito posizioni insieme a Desiati, che avevo sottoscritto nel programma elettorale. E questo non è andato bene a qualcuno. Non è andato bene a chi con tanta leggerezza in questi giorni prende posizione contrarie al programma elettorale che lui stesso ha sottoscritto. Immortale la parodia Marcorè-Gasparri Ministro delle telecomunicazioni, che parlando della legge sulle frequenze tv, scritta ad uso e consumo di Berlusconi dice: “Francamente io 'sta legge è vero che non l'ho scritta. Non l'ho manco letta se è per quello”. Ecco persone di questa caratura mi contestano che io prenda posizioni condivise con chi è stato nostro alleato. Allora ricapitoliamo: sto dicendo e facendo cose che erano nel mio programma elettorale, sto includendo e non escludendo, apro possibilità per uscire da un isolamento politico che sta diventando imbarazzante e mi arriva lo stop da chi dice: con Desiati nulla! E bastava dirlo prima. Bastava dirlo che avete un problema politico-personale con Desiati. Ma allora a voi dei fatti e della realtà non vi importa nulla. A voi importa non avere a che fare con Desiati. Tutto il resto per voi è possibile. Mi dispiace ma per me non è così. Vasto viene prima. Anche di voi.
domenica 15 gennaio 2012
Il sabato pomeriggio ... "scarpasciudd" e basta.
sabato 14 gennaio 2012
TANTO DI CAPPELLO AL TRIS DI CAPPELLE
di V.Patriarchi
BANIJA LUKA NIKSIC 3 - 2
arbitro sig. Orazio Di Blasio
BANJIA LUKA( maglia blu ): Ronzitti L, Ronzitti F, Ronzitti N, Giacomucci(2°t.con i gialli), Puddu, Soldano, Vino, Serafini, Reale, Angiolillo
NIKSIC( maglia gialla): Loreta R, Marino, Loreta E, Di Foglio, Patriarchi, Sboro, D'Angelo, De Felice, Ronzitti Go
Anche la seconda del 2012 segna parecchie defezioni importanti (Frangione, D'Adamo, Cicchini, Sebastiani, Fanucci, Lemme ...), ma stavolta per alcuni ci sono le giustificazioni:il maresciallo sta rimpinguendo il carniere di colombacci(la caccia si chiude a fine mese), il capitàa Antenucci è in pellegrinaggio a Villar Perosa , e il professore e l'assessore, assenti la volta scorsa per malattia, sono stati 'consegnati' in casa dalle mogli (' sàcce vu' jì a jucà a pallòne? Ti càcce d' càse! '-dialogo intercettato al cellulare-):un 10 contro 9 in un campo fangoso, tempo freddo umido 'ca si sènde fin'all'òsse': Puddu prima dell'inizio mi informa che indossa 5 maglie, mentre Soldano, in fase di 'riscaldamento', si beava di una mangiata vicino a S. Vito, magnificando la bontà di una 'coniglia' cotta sotta la coppa e relative patate, preceduta da 'ndurcillùne al ragù e tanto altro:' Vittò, la nòtte m'àjjie 'ndèse màle!( e vulèsse pure vidè, Peppì, senza malùcchie!n.d.r.). I blu partono a spron battente, e con la superiorita numerica, sfruttano tutte le occasioni da gol occorse, favoriti da tre cappelle difensive dei gialli: la prima di Patriarchi, che rinvia 'alla cazzòna' in area, palla captata da Angiolillo che lancia sulla destra il liberissimo Peppino Soldano, destro all'angoletto ed è 1-0. La seconda è ad opera di Marino, che 'stubbidijàjie' in area, Reale gli soffia la palla e serve Luigi Angiolillo che infila l'incolpevole Loreta: 2-0; la terza è del cavaliere Di Foglio, anche lui 'fa a ccazzùtte 'nghi la pàlle' in area, stavolta è Vino che s'impossessa della palla e lancia Andrea Serafini, che sigla il 3-0; nonostante ciò, i gialli comunque hanno buone geometrie di gioco, non finalizzate però in area di rigore per gli errori di D'Angelo e Ronzitti. Nel 2°t la musica cambia col cambio di maglia di Giacomucci, e i gialli stavolta sono più incisivi: al 19', Di Felice non dosa bene un lancio sulla destra, ma D'Angelo ci crede e testardo rincorre la palla lunga riuscendo a crossare dal vertice area, Gogò Ronzitti al centro aggancia, si gira e infila rasoterra il portiere blu Lorenzo: 3-1.I blu rispondono con un tiro cross da calcio d'angolo di Reale, Giacomucci 'buca', il portiere Renato si vede arrivare la palla in faccia e respinge 'nghi lu nuàse'; dopo 3', il portierone blu 'n'n zi fà fricà', e blocca in parata un lob beffardo di Angiolillo . Al 27' il giallo Sboro libera sulla destra Pietro Hulk D'Angelo, che con una bella'sardella' accorcia 3-2 ed esulta alla sua maniera: i gialli danno l'impressione di riagguantare la partita: al 32' Di Felice batte a sorpresa una punizione dal limite, fallendo il bersaglio 'a ppòrta vùdde', mentre Gogò , dopo essersi visto parare due suoi tiri dall'ottimo Lorenzo, coglie il palo pieno al 42'. Ma la partita è ormai finita, e i blu confermano il 1° successo dell'anno.
classifica cannonieri: 22 gol: Frangione 15 gol: Angiolillo 10 gol: D'Angelo 7 gol: Reale, Ronzitti Go, Sboro, Serafini A 4 gol: Docuta 3 gol:D'Adamo 2 gol: De Felice, Lemme, Ronzitti L, Serafini S, Soldano, Storto 1 gol: Antenucci, Bozzelli, Catinari, Cicchini, Fanucci M, Fanucci R, Frasca M, Giacomucci, Rossi, Serafini G, Vino
TANTO DI CAPPELLO AL TRIS DI CAPPELLE
di V.Patriarchi
BANIJA LUKA NIKSIC 3 - 2
arbitro sig. Orazio Di Blasio
BANJIA LUKA( maglia blu ): Ronzitti L, Ronzitti F, Ronzitti N, Giacomucci(2°t.con i gialli), Puddu, Soldano, Vino, Serafini, Reale, Angiolillo
NIKSIC( maglia gialla): Loreta R, Marino, Loreta E, Di Foglio, Patriarchi, Sboro, D'Angelo, De Felice, Ronzitti Go
Anche la seconda del 2012 segna parecchie defezioni importanti (Frangione, D'Adamo, Cicchini, Sebastiani, Fanucci, Lemme ...), ma stavolta per alcuni ci sono le giustificazioni:il maresciallo sta rimpinguendo il carniere di colombacci(la caccia si chiude a fine mese), il capitàa Antenucci è in pellegrinaggio a Villar Perosa , e il professore e l'assessore, assenti la volta scorsa per malattia, sono stati 'consegnati' in casa dalle mogli (' sàcce vu' jì a jucà a pallòne? Ti càcce d' càse! '-dialogo intercettato al cellulare-):un 10 contro 9 in un campo fangoso, tempo freddo umido 'ca si sènde fin'all'òsse': Puddu prima dell'inizio mi informa che indossa 5 maglie, mentre Soldano, in fase di 'riscaldamento', si beava di una mangiata vicino a S. Vito, magnificando la bontà di una 'coniglia' cotta sotta la coppa e relative patate, preceduta da 'ndurcillùne al ragù e tanto altro:' Vittò, la nòtte m'àjjie 'ndèse màle!( e vulèsse pure vidè, Peppì, senza malùcchie!n.d.r.). I blu partono a spron battente, e con la superiorita numerica, sfruttano tutte le occasioni da gol occorse, favoriti da tre cappelle difensive dei gialli: la prima di Patriarchi, che rinvia 'alla cazzòna' in area, palla captata da Angiolillo che lancia sulla destra il liberissimo Peppino Soldano, destro all'angoletto ed è 1-0. La seconda è ad opera di Marino, che 'stubbidijàjie' in area, Reale gli soffia la palla e serve Luigi Angiolillo che infila l'incolpevole Loreta: 2-0; la terza è del cavaliere Di Foglio, anche lui 'fa a ccazzùtte 'nghi la pàlle' in area, stavolta è Vino che s'impossessa della palla e lancia Andrea Serafini, che sigla il 3-0; nonostante ciò, i gialli comunque hanno buone geometrie di gioco, non finalizzate però in area di rigore per gli errori di D'Angelo e Ronzitti. Nel 2°t la musica cambia col cambio di maglia di Giacomucci, e i gialli stavolta sono più incisivi: al 19', Di Felice non dosa bene un lancio sulla destra, ma D'Angelo ci crede e testardo rincorre la palla lunga riuscendo a crossare dal vertice area, Gogò Ronzitti al centro aggancia, si gira e infila rasoterra il portiere blu Lorenzo: 3-1.I blu rispondono con un tiro cross da calcio d'angolo di Reale, Giacomucci 'buca', il portiere Renato si vede arrivare la palla in faccia e respinge 'nghi lu nuàse'; dopo 3', il portierone blu 'n'n zi fà fricà', e blocca in parata un lob beffardo di Angiolillo . Al 27' il giallo Sboro libera sulla destra Pietro Hulk D'Angelo, che con una bella'sardella' accorcia 3-2 ed esulta alla sua maniera: i gialli danno l'impressione di riagguantare la partita: al 32' Di Felice batte a sorpresa una punizione dal limite, fallendo il bersaglio 'a ppòrta vùdde', mentre Gogò , dopo essersi visto parare due suoi tiri dall'ottimo Lorenzo, coglie il palo pieno al 42'. Ma la partita è ormai finita, e i blu confermano il 1° successo dell'anno.
classifica cannonieri: 22 gol: Frangione 15 gol: Angiolillo 10 gol: D'Angelo 7 gol: Reale, Ronzitti Go, Sboro, Serafini A 4 gol: Docuta 3 gol:D'Adamo 2 gol: De Felice, Lemme, Ronzitti L, Serafini S, Soldano, Storto 1 gol: Antenucci, Bozzelli, Catinari, Cicchini, Fanucci M, Fanucci R, Frasca M, Giacomucci, Rossi, Serafini G, Vino
Un invito
Dopo le dichiarazioni preoccupate del Dottor Prete, procuratore del Tribunale di Vasto, i cittadini vogliono chiedere al Sindaco, agli assessori, ai consiglieri comunali, ai segretari di partito, ai consiglieri regionali: Antonio Menna, Antonio Prospero, Giuseppe Tagliente, se ritengono di immaginare e pensare Vasto come una citta’ “Isola felice”. Se ci sono ancora condizioni di vivibilita’ e tranquillita’ e dove è ancora possibile per le forze sociali ed economiche pensare ad investimenti produttivi nei vari settori industria, commercio e turismo e terziario avanzato. In un momento di gravissima crisi economica sarebbe indispensabile che i responsabili politici eletti testimoniassero con atti concreti e pubblici l’ottimismo rispetto ai gravi fatti che da anni accadono e che preoccupano non solo i tutori della legge ma tutte le famiglie residenti. Io credo che bene farebbero tutti i citati esponenti amministratori ad esercitare uno sforzo di comprensione di questi fenomeni allarmistici per aprire un tavolo con le forze imprenditoriali, sindacali, rappresentanti scolastici, istituzioni religiose, associazioni dei vari volontariati, forze dell’ordine e con tutta la citta’. Crediamo sia giunto il momento che la nostra sollecitazione spinga le volonta’ e le intelligenze dei nostri amministratori prescindendo dalle appartenenze politiche a unificare delle azioni concordate rispetto a un fenomeno che va arginato e sconfitto immediatamente.
Ivo Menna
Ivo Menna
sabato 14 gennaio 2012
In attesa del "nuovo ospedale" ... vogliate gradire:
Illustrissimi, Vi porto a conoscenza del fatto che il 12 settembre 2011, sono andato al Cup dell’ospedale San Pio da Pietrelcina di Vasto per prenotare una risonanza magnetica alla mano destra per mia moglie. L’impiegato ha sbagliato la prenotazione della risonanza magnetica, scambiandola per raggi. Per prenotare, successivamente, la giusta prestazione, dunque la risonanza magnetica, ho dovuto nuovamente pagare il ticket senza nessuna possibilità di recuperare, in modo immediato, la somma di € 24,20 pagata per una prestazione non avuta in quanto non corrispondente a quella richiesta.
Il giorno 14 settembre 2011, mia moglie ha presentato, allo sportello, la richiesta del rimborso di € 24,20 per prestazione non erogata per errore dell’operatore. Sono dunque a chiedere la restituzione in tempi brevi di quel denaro. Ad oggi, 6 gennaio, non abbiamo ancora avuto nessun rimborso.
Si allegano quattro fogli in riferimento alla prenotazione ed al rimborso.
Tre considerazioni: che diritto ha la Asl a mantenere i soldi di un cittadino per errore di un dipendente pubblico? Per atri errori fate in modo che il sistema possa operare subito. Se io non avessi avuto al possibilità di avere quei 24,20 € in più, come avrei potuto prenotare la risonanza magnetica?
Colgo l’occasione per dirvi che Vasto ha bisogno di una migliore sanità.
I cittadini vastesi per le diagnostiche, per le cure e per le operazioni sono costretti a recarsi in città di altre regioni con grande aggravi di costi di trasporto, di permanenza per le loro e per i loro familiari. Se una persona non ha soldi è costretta a vivere in modo disagiato, se non a morire prima del tempo.
Basso Ritucci detto Lucio
Il giorno 14 settembre 2011, mia moglie ha presentato, allo sportello, la richiesta del rimborso di € 24,20 per prestazione non erogata per errore dell’operatore. Sono dunque a chiedere la restituzione in tempi brevi di quel denaro. Ad oggi, 6 gennaio, non abbiamo ancora avuto nessun rimborso.
Si allegano quattro fogli in riferimento alla prenotazione ed al rimborso.
Tre considerazioni: che diritto ha la Asl a mantenere i soldi di un cittadino per errore di un dipendente pubblico? Per atri errori fate in modo che il sistema possa operare subito. Se io non avessi avuto al possibilità di avere quei 24,20 € in più, come avrei potuto prenotare la risonanza magnetica?
Colgo l’occasione per dirvi che Vasto ha bisogno di una migliore sanità.
I cittadini vastesi per le diagnostiche, per le cure e per le operazioni sono costretti a recarsi in città di altre regioni con grande aggravi di costi di trasporto, di permanenza per le loro e per i loro familiari. Se una persona non ha soldi è costretta a vivere in modo disagiato, se non a morire prima del tempo.
Basso Ritucci detto Lucio
Non pensavo potesse ancora succedere.
Comunicato da Ivo.
Comunicato stampa
Da molti mesi a Vasto, l’argomento piu’ importante e vitale per il futuro della nostra citta’ e per il suo popolo, e’ stato IL PROBLEMA BIOMASSE NELL’AREA DI PUNTA PENNA.
I cittadini tutti, hanno manifestato un No assoluto che si è concretizzato con una momentanea raccolta di 5.334 firme .
Tutte le associazioni ambientaliste, in modo particolare l’ASSOCIAZIONE Porta Nuova, l’associazione degli albergatori, gli otto comitati cittadini HANNO CON RIUNIONI DI QUARTIERE ESPRESSO IL LORO NO DECISO AGLI IMPIANTI PER LA PRODUZIONE DI ENERGIA DA BIOMASSE! LE DUE MANIFESTAZIONI TENUTE AL POLITEAMA RUZZI HANNO ULTERIORMENTE RIAFFERMATO UN NETTO NO A QUESTO INSEDIAMENTO E AD ALTRI IMPIANTI INSALUBRI E INQUINANTI A PUNTA PENNA.
ANCHE ALCUNI CONSIGLIERI COMUNALI NEL CONSIGLIO DEL 10 GENNAIO SI SONO PRONUNCIATI CONTRO. TRA QUESTI CHI SI E’ MOLTO DISTINTO PRESENTANDO UNA MOZIONE, POI BOCCIATA DAL CENTRO SINISTRA, E’ STATO IL DOTTOR MARIO DELLA PORTA.
AD OGGI NON ABBIAMO AVUTO NOTIZIE, OPINIONI E PROPOSTE DI PROVVEDIMENTI REGIONALI DA PARTE DEI NOSTRI CONSIGLIERI REGIONALI :
ANTONIO PROSPERO, ANTONIO MENNA, GIUSEPPE TAGLIENTE, PAOLO PALOMBA, NICOLA ARGIRO’( PRESIDENTE DELLA V COMMISSIONE INDUSTRIA E COMMERCIO) RAPPRESENTANTI DEL COMPRENSORIO DEL VASTESE IN SENO AL CONSIGLIO REGIONALE.
IL LORO PARERE È FONDAMENTALE PER BLOCCARE QUESTI INSEDIAMENTI, PERCHE’ LA REGIONE PUO’ REVOCARE LE VARIE AUTORIZZAZIONI, FERMO RESTANDO LE AUTORIZZAZIONE DI COMPETENZA DEL NUCLEO INDUSTRIALE E DEL SINDACO DI VASTO. LO STESSO POSSIAMO DIRE DEL SENATORE GIOVANNI LEGNINI SU QUESTA SERISSIMA QUESTIONE CHE PURE E’ STATO IL PROMOTORE DELLA RIESUMATA LEGGE DEL PARCO NAZIONALE DELLA COSTA TEATINA. MI RIVOLGO AI CITATI CONSIGLIERI REGIONALI E AL SENATORE GIOVANNI LEGNINI AFFINCHE’ SI ESPRIMANO CHIARAMENTE E SI ATTIVINO CONCRETAMENTE PER DIFENDERE IL TERRITORIO CHE LI HA VOTATI.
Da molti mesi a Vasto, l’argomento piu’ importante e vitale per il futuro della nostra citta’ e per il suo popolo, e’ stato IL PROBLEMA BIOMASSE NELL’AREA DI PUNTA PENNA.
I cittadini tutti, hanno manifestato un No assoluto che si è concretizzato con una momentanea raccolta di 5.334 firme .
Tutte le associazioni ambientaliste, in modo particolare l’ASSOCIAZIONE Porta Nuova, l’associazione degli albergatori, gli otto comitati cittadini HANNO CON RIUNIONI DI QUARTIERE ESPRESSO IL LORO NO DECISO AGLI IMPIANTI PER LA PRODUZIONE DI ENERGIA DA BIOMASSE! LE DUE MANIFESTAZIONI TENUTE AL POLITEAMA RUZZI HANNO ULTERIORMENTE RIAFFERMATO UN NETTO NO A QUESTO INSEDIAMENTO E AD ALTRI IMPIANTI INSALUBRI E INQUINANTI A PUNTA PENNA.
ANCHE ALCUNI CONSIGLIERI COMUNALI NEL CONSIGLIO DEL 10 GENNAIO SI SONO PRONUNCIATI CONTRO. TRA QUESTI CHI SI E’ MOLTO DISTINTO PRESENTANDO UNA MOZIONE, POI BOCCIATA DAL CENTRO SINISTRA, E’ STATO IL DOTTOR MARIO DELLA PORTA.
AD OGGI NON ABBIAMO AVUTO NOTIZIE, OPINIONI E PROPOSTE DI PROVVEDIMENTI REGIONALI DA PARTE DEI NOSTRI CONSIGLIERI REGIONALI :
ANTONIO PROSPERO, ANTONIO MENNA, GIUSEPPE TAGLIENTE, PAOLO PALOMBA, NICOLA ARGIRO’( PRESIDENTE DELLA V COMMISSIONE INDUSTRIA E COMMERCIO) RAPPRESENTANTI DEL COMPRENSORIO DEL VASTESE IN SENO AL CONSIGLIO REGIONALE.
IL LORO PARERE È FONDAMENTALE PER BLOCCARE QUESTI INSEDIAMENTI, PERCHE’ LA REGIONE PUO’ REVOCARE LE VARIE AUTORIZZAZIONI, FERMO RESTANDO LE AUTORIZZAZIONE DI COMPETENZA DEL NUCLEO INDUSTRIALE E DEL SINDACO DI VASTO. LO STESSO POSSIAMO DIRE DEL SENATORE GIOVANNI LEGNINI SU QUESTA SERISSIMA QUESTIONE CHE PURE E’ STATO IL PROMOTORE DELLA RIESUMATA LEGGE DEL PARCO NAZIONALE DELLA COSTA TEATINA. MI RIVOLGO AI CITATI CONSIGLIERI REGIONALI E AL SENATORE GIOVANNI LEGNINI AFFINCHE’ SI ESPRIMANO CHIARAMENTE E SI ATTIVINO CONCRETAMENTE PER DIFENDERE IL TERRITORIO CHE LI HA VOTATI.
venerdì 13 gennaio 2012
Piccole ciminiere crescono
giovedì 12 gennaio 2012
Scenari.
Le biomasse sono solo un pretesto. Questi politici nostrani non perdono mai l’occasione per tentare di sistemare meglio il loro posto in squadra. Lapenna lo sa e gioca con loro.
Se uscissero dalla maggioranza Sel e Prc, entrerebbe il Terzo Polo. D’Alessandro sollecita questo in ogni suo intervento. (Da qualche tempo suggerisce di allargare la base. Si sarà accorto di qualcosa. Penso si sia accorto che di questi tempi anche la trippa per gatti costa, quindi entrerebbe anche con i comunisti).
Sarebbe inaccettabile per le forze di sinistra “estrema” (ah ah! Mi fa ridere questo termine usato per i Consiglieri comunali di Vasto) uscire dal governo cittadino e anche il sindaco ne “soffrirebbe”. Questo evento però permetterebbe di far rientrare nell’ovile dell’Idv il (finto) dissidente Sabatini e, liberando due posti in Giunta aprirebbe altri scenari. Lembo, Menna e Del Casale come reagirebbero? E’ facile intuirlo aspetterebbero ordini dal sindaco. Magari Lembo assessore al commercio oppure Del Casale assessore alle politiche giovanili. Chissà! Meglio bere che affogare.
Qualora, ma non credo proprio, dovessero uscire dalla maggioranza Forte, Molino, Amato, Barisano e Sabatini, con il sicuro appoggio, previo sostanziale “ristoro”, del (impropriamente detto) Terzo Polo, l’amministrazione reggerebbe, anche se col solo voto del sindaco (cosa già successa in passato). In questo caso, i vari Sabatini e i vari Barisano disporrebbero della facoltà di decidere l’appoggio giusto al momento giusto, acquisendo così il peso “politico” che desiderano.
Non vorrei vestire i panni di Marcello e Masciulli che potrebbero diventare l’ago della bilancia ma dubito che, dopo lo strappo con la destra, Giustizia e Libertà sarebbe in grado abbandonare la nave senza rimetterci la faccia.
Già! la faccia, quell’elemento che qualche “responsabile”, schierato in campagna elettorale violentemente contro Lapenna, eletto con i voti degli antilapenna ed ora gli tende la mano, non ha mai avuto.
Però alla fine mi chiedo: e gli Sputore, i Marchesani ed i Tiberio cosa ne pensano?
E lì mi sopraggiunge la certezza: Tutto rimarrà come ora.
mercoledì 11 gennaio 2012
Un bel modo di amministrare.
Di Giuseppantonio risponde a Ivo Menna: "Nei locali di via Roma uffici della provincia"
Il presidente della provincia Enrico Di Giuseppantonio risponde alle sollecitazioni giunte da Ivo Menna, esponente de la Nuova Terra, riguardo all'utilizzo della struttura di via Roma, fino allo scorso mese di dicembre utilizzata come sede dell'Istituto d'Arte.
Lo storico ambientalista vastese chiedeva si utilizzasse l'edificio per creare degli uffici della provincia in città. Il presidente ha così risposto.
"Gent.mo Sig.Ivo, ho letto la Tua mail e condivido pienamente quanto da te esposto. A tal proposito ti informo che abbiamo valutato l'ipotesi di utilizzare lo stabile di Via Roma- Ex Istituto d'Arte- per allocarvi tutti gli Uffici Provinciali ubicati sul territorio del Comune di Vasto ed in tal senso l'Amministrazione si sta attivando. L'iniziativa permetterà un notevole risparmio per l'Ente oltre un'opportuna rivitalizzzione del centro storico.
Colgo l'occasione per complimentarmi per il tuo senso civico dettato da un incondizionato amore per la tua splendida città".
Ora quindi bisogna trovare l'accordo provincia-comune, come sollecitato anche dal consigliere provinciale e comunale Etelwardo Sigismondi e asserio dall'assessore Sputore, anche lui consigliere provinciale.
Del fatto che il presidente Enrico Di Giuseppantonio fosse sempre disponibile e pronto ad agire in merito alle sollecitazioni "valide" dei cittadini. Ne avevo avuto la prova alcuni anni addietro quando da me sollecitato agì immediatamente. Un bel modo di fare. Altri amministratori dovrebbero seguire questo esempio.
martedì 10 gennaio 2012
Fate vobis
Ai tifosi del fratino
ai tifosi delle dune
ai tifosi del Parcodellacostateatina
ai tifosi di punta d'erce
ai tifosi dell'ecologia
ai tifosi dell'economia sostenibile
ai tifosi della green economy
ai tifosi di tutto ciò che è verde, chic, progressista e di sinistra.
Siete dei boccaloni. Altrimenti, peggio ancora, siete dei falsi, perchè dite di essere tutte queste belle cose ma in realtà appoggiate chi fa e sostiene tutto il contrario. Questo qui, lo sostenete voi. Non io. E adesso come la mettiamo?
UNA CITTA’ IN MUSICA
Nel mese di gennaio 2012 a Vasto (Ch) Abruzzo, si svolgerà la rassegna musicale “Una Città in Musica” nelle giornate di venerdì 27, sabato 28 e domenica 29. Una iniziativa destinata ai giovani e non, e patrocinata dal Comune di Vasto. Gli orari saranno definiti secondo le esigenze dell’organizzazione e dei gruppi musicali e singoli. Possono partecipare gruppi e singoli che si esibiscono con strumenti dal vivo o con basi. Per partecipare devono inviare tre pezzi musicali, almeno uno dei quali inedito. I supporti (cd, penndrive ecc.) rimarranno in possesso della organizzazione. Tutti i diritti delle tre serate sono riservati all’organizzazione. La selezione sarà fatta da una commissione qualificata di esperti professionisti del settore musicale presieduta dal Prof. Luigi Murolo. Giorno di scadenza delle iscrizioni 15 Gennaio 2012. Al primo classificato delle tre serate sarà consegnato il premio “ADESSO”, opera originale dello scultore vastese MARIO PACHIOLI, famoso per avere realizzato opere scultoree e aver esposto a livello internazionale ottenendo riconoscimenti in Italia, in Europa e oltreoceano e a tutti i partecipanti saranno consegnati attestati di partecipazione. A presentare l’evento saranno Viviana Ciccotosto e l’architetto Francescopaolo D’Adamo. L’organizzazione avrà premura di garantire il massimo sostegno tecnico e con le registrazioni, se i mezzi economici lo consentiranno, verrà realizzato un CD. Saranno effettuate riprese televisive delle tre serate. Sede dell’evento sarà il Politeama Ruzzi.
Giorno di scadenza delle iscrizioni 15 Gennaio 2012.
LA PARTECIPAZIONE, PER I SINGOLI E I GRUPPI, E' GRATUITA.
L'INGRESSO AL POLITEAMA E' GRATIS
Ideatore della manifestazione:
Basso Ritucci detto Lucio
Comitato Organizzatore:
Dott. FRANCO SORGENTE (coordinatore), Dott. Luigi Dell’Oso, Noureddin Erragh, Universitaria, Justine Sorton, Studente Leonardo Barone, Reporter Nicola Cinquina, Signora Roberta Altieri, Impreditore Cesare Pollutri, Impreditrice Graziella Mercogliano, Dott. Tiziano Longhi, Leano Di Giacomo (autore siae)
Per ulteriori informazioni rivolgersi al Signor Ritucci Basso Lucio che svolge le funzioni di raccordo con il comitato organizzativo. I cd dovranno essere inviati a Ritucci Basso Lucio, Via G.B. Vico, 27 – 66054 Vasto (Ch)
Info 340.7027497
Mail bassoritucci@live.it
lunedì 9 gennaio 2012
Coriandoli
Sono in tanti che, incontrandomi ieri, mi hanno chiesto come mai da alcuni giorni non ho scritto alcunché sui miei blog o in altri luoghi. Cosa questa che negli ultimi anni è successa assai di rado.
Mi sento di rispondere con una parola: “coriandoli”.
Si, coriandoli! Avete presente quei minuscoli pezzettini di carta più o meno colorata che si usano a carnevale o adesso anche in altre occasioni di festa? Bene! L’influenza di quest’anno mi ha ridotto così: in tanti minuscoli coriandoli. E come provavo a riorganizzare i pezzi (testa, gola, bronchi, ossa, naso eccetera), uno starnuto, un colpo di tosse e via! Tutto di nuovo daccapo. Ricominciare a “ricostruirmi”.
E quando uno è ridotto in tal guisa, difficilmente trova la voglia di far altro che respirare (anche questo con molta difficoltà).
La forza di scrivere proprio non c’era e nemmeno quella di premere i tasti del telecomando del televisore. Tanto meno c’era la voglia di ascoltare le chiacchiere e la retorica dei programmi trasmessi. Così ho passato intere nottate a guardare gare di slittino femminile, di Bob a due ed altre gare di sport invernali.
Mi sono addirittura “appassionato” nel pomeriggio dell’epifania ad un incontro di serie A di … bocce. Incontro vinto dalla Società Bocciofila Mulazzani Italino di Montegridolfo.
Ho rivisto tanti “antichi” Varietà del sabato sera. Aldo Fabrizi, Ave Ninchi, Walter Chiari, Bice Valori, Paolo Panelli … “and so on”, nonostante il mio stato sono ugualmente riusciti a farmi ridere.
Tra l’altro, ho notato due pubblicità interessanti. La prima è quella che invita a pagare il canone. Realizzata in perfetto stile “mafioso” dove la voce narrante con tono gentile chiede il “pizzo”. Se ci fate caso il tono è soave ma l’imperativo è categorico e minaccioso. In un primo tempo era ancora peggio, ora se ne saranno accorti anche loro e lo hanno cambiato. La seconda è quella che indica come “parassita dello stato” un tizio con la barba incolta e lo sguardo inquieto. Poi, dopo Cortina, si saranno accorti che per i parassiti dello stato devono cambiare stereotipo. Magari scegliere i componenti della famiglia del Mulino Bianco. Io però sono sicuro che non lo faranno.
Insomma tutto questo dilungarmi nella descrizione delle mie giornate da “infermo” perché sto tentando di non scendere nello scurrile e nel volgare di un argomento che da tempo mi gira nella testa. L’argomento non è: “Ti accorgi di avere la febbre quando ti siedi sulla tavoletta del water e la trovi esageratamente fredda”. L’argomento è la situazione della politica.
E’ uno scurrile, un indecente, un indecoroso, peggio direi, un volgare, un triviale, un osceno “adagio Vastarolo”, che mi viene da utilizzare rispetto a quanto in questi giorni sta accadendo nella nostra città. Tuttavia questo “sconcio adagio” è l’unico che ho trovato efficace per esternare il mio pensiero sul caso … “Segreteria del PD”.
“La ciuccia in mano alle creature”.
Lo so! Provoca disgusto una tale immagine ma, anche inoltrandomi o addirittura inerpicandomi nei meandri della semantica, non ho trovato nulla di meglio per focalizzare il mio pensiero. Pensa un po’ come mi deve aver ridotto questa “influenza”!
Il detto “popolare” si usava per evidenziare che un inesperto giovane alle prime armi ed ai primi ardori, specie se non ben guidato e non ben edotto, rimane spesso vittima della “Saraghina” (chiedo scusa a Fellini per la citazione in questo contesto) di turno, oppure rimanere frustrato o addirittura potrebbe “ammalarsi”. Mica per colpa sua. Mica per sua incapacità. E aggiungo: mica con questo voglio dire che i “cicciobelli” di turno siano persone non valide. Tuttavia lasciatemi pensare che in un mondo di volpi anche il volpacchiotto rischia. Lasciatemi pensare che il puledro va prima domato. Lasciatemi pensare che il “campione” va prima allenato.
Nella nostra città, che da anni ormai subisce saccheggi di ogni tipo a causa di persone inadeguate che occupano posti decisionali senza alcuna capacità se non la propria presunzione, servono persone con un giusto “rodaggio” se non addirittura con “trofei” alle spalle.
So che trovare persone di questo tipo è una missione impossibile. Soprattutto a causa delle gelosie e di tutti gli altri mali della “politica”. Il PD, come anche gli altri partiti, è ridotto in “coriandoli”. Coloro che ne fanno parte però dovrebbero far molta attenzione a quello che fanno. Come il Bersani di questi giorni, dovrebbero cercare meno il cabaret e parlare con moderazione. Stia attento colui che, approfittando nell’indole giovanile di una persona che “promette” bene, rischia di rovinargli il futuro. Ma stia attento anche al futuro dei cittadini e a come questi si preparano a reagire. Una cosa è la gavetta, una cosa è il comando in trincea. I tenentini freschi di accademia, non sono solo materiale cinematografico.
Presto sarà carnevale e tutti coloro che faranno festa lanciando fino all’ultimo coriandolo devono essere avvisati. Il giorno dopo arrivano le “ceneri”.
Mi sento di rispondere con una parola: “coriandoli”.
Si, coriandoli! Avete presente quei minuscoli pezzettini di carta più o meno colorata che si usano a carnevale o adesso anche in altre occasioni di festa? Bene! L’influenza di quest’anno mi ha ridotto così: in tanti minuscoli coriandoli. E come provavo a riorganizzare i pezzi (testa, gola, bronchi, ossa, naso eccetera), uno starnuto, un colpo di tosse e via! Tutto di nuovo daccapo. Ricominciare a “ricostruirmi”.
E quando uno è ridotto in tal guisa, difficilmente trova la voglia di far altro che respirare (anche questo con molta difficoltà).
La forza di scrivere proprio non c’era e nemmeno quella di premere i tasti del telecomando del televisore. Tanto meno c’era la voglia di ascoltare le chiacchiere e la retorica dei programmi trasmessi. Così ho passato intere nottate a guardare gare di slittino femminile, di Bob a due ed altre gare di sport invernali.
Mi sono addirittura “appassionato” nel pomeriggio dell’epifania ad un incontro di serie A di … bocce. Incontro vinto dalla Società Bocciofila Mulazzani Italino di Montegridolfo.
Ho rivisto tanti “antichi” Varietà del sabato sera. Aldo Fabrizi, Ave Ninchi, Walter Chiari, Bice Valori, Paolo Panelli … “and so on”, nonostante il mio stato sono ugualmente riusciti a farmi ridere.
Tra l’altro, ho notato due pubblicità interessanti. La prima è quella che invita a pagare il canone. Realizzata in perfetto stile “mafioso” dove la voce narrante con tono gentile chiede il “pizzo”. Se ci fate caso il tono è soave ma l’imperativo è categorico e minaccioso. In un primo tempo era ancora peggio, ora se ne saranno accorti anche loro e lo hanno cambiato. La seconda è quella che indica come “parassita dello stato” un tizio con la barba incolta e lo sguardo inquieto. Poi, dopo Cortina, si saranno accorti che per i parassiti dello stato devono cambiare stereotipo. Magari scegliere i componenti della famiglia del Mulino Bianco. Io però sono sicuro che non lo faranno.
Insomma tutto questo dilungarmi nella descrizione delle mie giornate da “infermo” perché sto tentando di non scendere nello scurrile e nel volgare di un argomento che da tempo mi gira nella testa. L’argomento non è: “Ti accorgi di avere la febbre quando ti siedi sulla tavoletta del water e la trovi esageratamente fredda”. L’argomento è la situazione della politica.
E’ uno scurrile, un indecente, un indecoroso, peggio direi, un volgare, un triviale, un osceno “adagio Vastarolo”, che mi viene da utilizzare rispetto a quanto in questi giorni sta accadendo nella nostra città. Tuttavia questo “sconcio adagio” è l’unico che ho trovato efficace per esternare il mio pensiero sul caso … “Segreteria del PD”.
“La ciuccia in mano alle creature”.
Lo so! Provoca disgusto una tale immagine ma, anche inoltrandomi o addirittura inerpicandomi nei meandri della semantica, non ho trovato nulla di meglio per focalizzare il mio pensiero. Pensa un po’ come mi deve aver ridotto questa “influenza”!
Il detto “popolare” si usava per evidenziare che un inesperto giovane alle prime armi ed ai primi ardori, specie se non ben guidato e non ben edotto, rimane spesso vittima della “Saraghina” (chiedo scusa a Fellini per la citazione in questo contesto) di turno, oppure rimanere frustrato o addirittura potrebbe “ammalarsi”. Mica per colpa sua. Mica per sua incapacità. E aggiungo: mica con questo voglio dire che i “cicciobelli” di turno siano persone non valide. Tuttavia lasciatemi pensare che in un mondo di volpi anche il volpacchiotto rischia. Lasciatemi pensare che il puledro va prima domato. Lasciatemi pensare che il “campione” va prima allenato.
Nella nostra città, che da anni ormai subisce saccheggi di ogni tipo a causa di persone inadeguate che occupano posti decisionali senza alcuna capacità se non la propria presunzione, servono persone con un giusto “rodaggio” se non addirittura con “trofei” alle spalle.
So che trovare persone di questo tipo è una missione impossibile. Soprattutto a causa delle gelosie e di tutti gli altri mali della “politica”. Il PD, come anche gli altri partiti, è ridotto in “coriandoli”. Coloro che ne fanno parte però dovrebbero far molta attenzione a quello che fanno. Come il Bersani di questi giorni, dovrebbero cercare meno il cabaret e parlare con moderazione. Stia attento colui che, approfittando nell’indole giovanile di una persona che “promette” bene, rischia di rovinargli il futuro. Ma stia attento anche al futuro dei cittadini e a come questi si preparano a reagire. Una cosa è la gavetta, una cosa è il comando in trincea. I tenentini freschi di accademia, non sono solo materiale cinematografico.
Presto sarà carnevale e tutti coloro che faranno festa lanciando fino all’ultimo coriandolo devono essere avvisati. Il giorno dopo arrivano le “ceneri”.
domenica 8 gennaio 2012
Il sabato pomeriggio ... "scarpasciudd" e basta.
sabato 7 gennaio 2012
INARRIVABILE RENATO,UNFORGETTABLE MARIO
di V.Patriarchi
AEK ATL.TESSALONIKI 3 - 3
arbitro sig. Mario Cinquina
AEK( maglia blu ): Storto, Ronzitti F, Ronzitti N, Marino A, Danenza, Soldano, Vino, Serafini, Reale, Angiolillo
ATL.TESSALONIKI( maglia gialla): Loreta, Antenucci, Di Marco, Di Foglio, Patriarchi, Ronzitti L, Giacomucci, D'Angelo, De Felice, Docuta(2°t.Loreta E.)
La prima del 2012 segna parecchie defezioni importanti( Puddu, D'Adamo, Sebastiani, Frangione, Cicchini, Fanucci, Lemme), ma alla fine ,un 10 contro 10 equilibrato e frizzante quanto basta, giusto per incominciare a smaltire le 'tossine festive'('tròpp' ci na vò...);intanto lo scoop del sabato lo fa Luca Storto, che, ad inizio partita, confessa che il suo talent scout gli aveva predetto un futuro da portiere( e non aveva completamente torto: scusami Lu', non ce l'allàjie 'nghi 'tte'); per nulla intimorito, vista l'emergenza, Luca infila i guantoni e fa la sua onesta partita, salvando a modo suo la porta blu in diverse occasioni. I blu vanno in vantaggio al 18', su corner da sin.di Reale, spunta come una fuìna Luigi Angiolillo che in girata di testa infila in rete:1-0. I gialli rispondono con D'Angelo( gol annullato per fuorigioco) e con De Felice(gol annullato perchè ha chiamato palla...); al 28' il bolognese blu Andrea Serafini semina gli avversari e tira in porta, Loreta non trattiene e Andrea sospinge in porta raddoppiando 2-0. Dopo un altro gol annullato al giallo Ronzitti L( contrasto a gamba tesa), Lorenzo non si perde d'animo: lanciato da Di Marco sulla sinistra, anticipa di controbalzo Storto e accorcia 1-2. Al 40' invece è la new entry per i gialli Alessio De Felice che si fuma Danenza e Ronzitti e batte Storto, pareggiando 2-2: allo scadere, il giallo Loreta fa un miracolo, deviando in angolo una sventola di Serafini. Nell'intervallo ci lascia Docuta(che aveva inconsciamente giocato 'nghi la frème a 38°', salita nel frattempo a 40),e viene sostituito nei gialli dal baby Emanuele Loreta; Nel 2°T. protagonista assoluto è appunto il padre Renato, in porta ai gialli, che salva il risultato almeno in 3 occasioni, deviando in angolo le feroci incursioni di Serafini, Angiolillo e Reale: al 19', però capitola: su triangolazione velocissima con Serafini, Giuseppe Reale si trova a tu per tu col portierone giallo e, senza pietà alcuna,lo infila: 3-2. Angiolillo, già provato da un contrasto dubbio in area nel 1°t con Di Foglio,( e 'smascariàto' su entrambi i quadricipiti) ' aricàsche 'n'addra vòdde 'ndèrre' su uscita di Loreta e reclama il penalty, ma l'imperterrito Cinquina lo ignora. Dopo aver annullato un altro gol(il quarto) a D'Angelo per fuorigioco( Hulk è diventato più verde del solito...), al 27' il giallo Alessio De Felice scatta da centrocampo lanciato da Giacomucci insieme ad altri due in fuorigioco, Cinquina fa segno di continuare, De Felice s'invola in porta e segna il 3-3, barcamenandosi tra gli 'scimmadòtte' e gli 'bramesdòmini' rivolti dai blu al fischietto internazionale; ma Mario è unico, 'azzècche e sbàjjie', e da tempo immemorabile è l'unico arbitro 'politically correct' sulla faccia della terra; a prescindere gli scherzi, mi sembra un risultato equo per i valori espressi in campo.
classifica cannonieri: 22 gol: Frangione 14 gol: Angiolillo 9 gol: D'Angelo 7 gol: Reale, Sboro 6 gol: Ronzitti Go, Serafini A 4 gol: Docuta 3 gol:D'Adamo 2 gol: De Felice, Lemme, Ronzitti L, Serafini S, Storto 1 gol: Antenucci, Bozzelli, Catinari, Cicchini, Fanucci M, Fanucci R, Frasca M, Giacomucci, Rossi, Serafini G, Soldano, Vino
INARRIVABILE RENATO,UNFORGETTABLE MARIO
di V.Patriarchi
AEK ATL.TESSALONIKI 3 - 3
arbitro sig. Mario Cinquina
AEK( maglia blu ): Storto, Ronzitti F, Ronzitti N, Marino A, Danenza, Soldano, Vino, Serafini, Reale, Angiolillo
ATL.TESSALONIKI( maglia gialla): Loreta, Antenucci, Di Marco, Di Foglio, Patriarchi, Ronzitti L, Giacomucci, D'Angelo, De Felice, Docuta(2°t.Loreta E.)
La prima del 2012 segna parecchie defezioni importanti( Puddu, D'Adamo, Sebastiani, Frangione, Cicchini, Fanucci, Lemme), ma alla fine ,un 10 contro 10 equilibrato e frizzante quanto basta, giusto per incominciare a smaltire le 'tossine festive'('tròpp' ci na vò...);intanto lo scoop del sabato lo fa Luca Storto, che, ad inizio partita, confessa che il suo talent scout gli aveva predetto un futuro da portiere( e non aveva completamente torto: scusami Lu', non ce l'allàjie 'nghi 'tte'); per nulla intimorito, vista l'emergenza, Luca infila i guantoni e fa la sua onesta partita, salvando a modo suo la porta blu in diverse occasioni. I blu vanno in vantaggio al 18', su corner da sin.di Reale, spunta come una fuìna Luigi Angiolillo che in girata di testa infila in rete:1-0. I gialli rispondono con D'Angelo( gol annullato per fuorigioco) e con De Felice(gol annullato perchè ha chiamato palla...); al 28' il bolognese blu Andrea Serafini semina gli avversari e tira in porta, Loreta non trattiene e Andrea sospinge in porta raddoppiando 2-0. Dopo un altro gol annullato al giallo Ronzitti L( contrasto a gamba tesa), Lorenzo non si perde d'animo: lanciato da Di Marco sulla sinistra, anticipa di controbalzo Storto e accorcia 1-2. Al 40' invece è la new entry per i gialli Alessio De Felice che si fuma Danenza e Ronzitti e batte Storto, pareggiando 2-2: allo scadere, il giallo Loreta fa un miracolo, deviando in angolo una sventola di Serafini. Nell'intervallo ci lascia Docuta(che aveva inconsciamente giocato 'nghi la frème a 38°', salita nel frattempo a 40),e viene sostituito nei gialli dal baby Emanuele Loreta; Nel 2°T. protagonista assoluto è appunto il padre Renato, in porta ai gialli, che salva il risultato almeno in 3 occasioni, deviando in angolo le feroci incursioni di Serafini, Angiolillo e Reale: al 19', però capitola: su triangolazione velocissima con Serafini, Giuseppe Reale si trova a tu per tu col portierone giallo e, senza pietà alcuna,lo infila: 3-2. Angiolillo, già provato da un contrasto dubbio in area nel 1°t con Di Foglio,( e 'smascariàto' su entrambi i quadricipiti) ' aricàsche 'n'addra vòdde 'ndèrre' su uscita di Loreta e reclama il penalty, ma l'imperterrito Cinquina lo ignora. Dopo aver annullato un altro gol(il quarto) a D'Angelo per fuorigioco( Hulk è diventato più verde del solito...), al 27' il giallo Alessio De Felice scatta da centrocampo lanciato da Giacomucci insieme ad altri due in fuorigioco, Cinquina fa segno di continuare, De Felice s'invola in porta e segna il 3-3, barcamenandosi tra gli 'scimmadòtte' e gli 'bramesdòmini' rivolti dai blu al fischietto internazionale; ma Mario è unico, 'azzècche e sbàjjie', e da tempo immemorabile è l'unico arbitro 'politically correct' sulla faccia della terra; a prescindere gli scherzi, mi sembra un risultato equo per i valori espressi in campo.
classifica cannonieri: 22 gol: Frangione 14 gol: Angiolillo 9 gol: D'Angelo 7 gol: Reale, Sboro 6 gol: Ronzitti Go, Serafini A 4 gol: Docuta 3 gol:D'Adamo 2 gol: De Felice, Lemme, Ronzitti L, Serafini S, Storto 1 gol: Antenucci, Bozzelli, Catinari, Cicchini, Fanucci M, Fanucci R, Frasca M, Giacomucci, Rossi, Serafini G, Soldano, Vino
sabato 7 gennaio 2012
martedì 3 gennaio 2012
Tandem
Del Casale e Della Gatta lanciano il "tandem" per il Pd vastese
Hanno entrambi 21 anni e una grande passione per la politica. Antonio Del Casale, consigliere comunale, è il candidato alla segreteria del Partito Democratico di Vasto. Al momento è l'unico, anche se in fase di congresso potrebbero essere presentati altri nomi. Nicola Della Gatta, alle ultime elezioni comunali ha ottenuto 131 voti. Si era fatto anche il suo nome per la candidatura. Lui, che ha sempre ribadito la sua indipendenza dalle diverse anime del partito, ora costituisce insieme al coetaneo quello che loro stessi definiscono un "tandem innovativo" per la segreteria politica.
"Se dovessi essere eletto -spiega Del Casale- non sarà una segreteria unica ma, insieme a Nicola e agli altri componenti della segreteria, porteremo avanti una suddivisione di ruoli e responsabilità. Vogliamo una segreteria che non deve garantire postazioni a nessuno. Ecco perchè, oltre ai punti già presentati, aggiungiamo che lo strumento delle primarie dovrà essere adottato sempre per scegliere chi deve correre nelle future elezioni, a qualsiasi livello.
Il nostro obiettivo è il rinnovamento e la crescita del Pd. Abbiamo dalla nostra sicuramente un orizzonte temporale diverso, e il fatto di non dover guardare a scadenze elettorali. Vogliamo anche superare la logica dei blocchi - aggiunge Del Casale- e ricreare le basi di un partito che risente fortemente dei tanti mesi di commissariamento".
"Dalle primarie in poi - spiega Della Gatta- io e Antonio siamo stati posti (anche in maniera forzata) su diversi fronti. E credo che le frizioni tra le parti siano rimaste inalterate. Eppure il nostro che ha il 20% dei consensi e 8 consiglieri su 15 nella maggioranza. Ecco perchè sulle basi di questo consenso raccolto dobbiamo costruire un partito forte. Nessuno ha la presunzione di dire che a 21 anni possiamo costruire tutto da soli. Io mi sento una figura indipendente che ha scelto di dare un contributo ad un progetto, ma non sono il garante di una parte. Dobbiamo avere il massimo rispetto per tutti -aggiunge Della Gatta-, perchè non si tratta di escludere nessuno. Anzi, il partito deve andare avanti con il consenso di tutti".
Ecco quindi che i due giovani si propongono ai 433 tesserati del Pd promuovendo un programma "per la rinascita, o forse per la vera nascita del partito", commenta Del Casale. Restano poche ore per capire che congresso sarà quello di domani e questo tandem potrà essere valutato positivamente dai militanti democratici. O se, in fase di dibattito, emergerà qualche altra condidatura opposta a quella di Del Casale. Sempre che non vi sia qualche colpo di scena dell'ultim'ora che rimettebbe tutto in discussione, magari rinviando l'elezione.
Giuseppe Ritucci
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