lunedì 2 gennaio 2012

... e adesso aspettiamo la Befana.


La sera dell'ultimo dell'anno, per concludere il 150° anniversario dell'unità d'Italia, mi sono recato in piazza indossando un mantello della seconda metà dell'Ottocento. Uno di quelli indossati all'epoca dagli uomini di ogni ceto sociale (anche dagli aderenti alle sette carbonare).
Pensavo di trovare in piazza, come ogni anno, gruppi di cantori che, partendo da lì, si dirigessero nelle case dei Vastaroli per cantare il tradizionale "Buon Capodanno" e le altre canzoni tipiche della serata. Sono invece rimasto molto deluso.
Tra le pochissime persone che ho incontrato, uno mi ha chiesto dove tenevo la zampogna ed io ho risposto a modo mio.
Adesso aspetto la festa dell'Epifania. Vedremo.

2 commenti:

maria ha detto...

Architè... Ma faceva lu fradd a iri sera!
Mi sarebbe piaciuto andare a vedere il presepe vivente, ma... aspetterò anche io l'epifania...
Magari, spero riusciremo anche a salutarci di persona...
Sembra che abito alla Cifricornia certe volte...

Ciccosan ha detto...

Si chiamava "cappa", con il colletto di velluto o di astracan per i benestanti, la catenella e borchiette d'ottone per la chiusura al collo. Le migliori, formavano un cerchio completo se stese a terra.