lunedì 9 gennaio 2012

Coriandoli

Sono in tanti che, incontrandomi ieri, mi hanno chiesto come mai da alcuni giorni non ho scritto alcunché sui miei blog o in altri luoghi. Cosa questa che negli ultimi anni è successa assai di rado.
Mi sento di rispondere con una parola: “coriandoli”.
Si, coriandoli! Avete presente quei minuscoli pezzettini di carta più o meno colorata che si usano a carnevale o adesso anche in altre occasioni di festa? Bene! L’influenza di quest’anno mi ha ridotto così: in tanti minuscoli coriandoli. E come provavo a riorganizzare i pezzi (testa, gola, bronchi, ossa, naso eccetera), uno starnuto, un colpo di tosse e via! Tutto di nuovo daccapo. Ricominciare a “ricostruirmi”.
E quando uno è ridotto in tal guisa, difficilmente trova la voglia di far altro che respirare (anche questo con molta difficoltà).
La forza di scrivere proprio non c’era e nemmeno quella di premere i tasti del telecomando del televisore. Tanto meno c’era la voglia di ascoltare le chiacchiere e la retorica dei programmi trasmessi. Così ho passato intere nottate a guardare gare di slittino femminile, di Bob a due ed altre gare di sport invernali.
Mi sono addirittura “appassionato” nel pomeriggio dell’epifania ad un incontro di serie A di … bocce. Incontro vinto dalla Società Bocciofila Mulazzani Italino di Montegridolfo.
Ho rivisto tanti “antichi” Varietà del sabato sera. Aldo Fabrizi, Ave Ninchi, Walter Chiari, Bice Valori, Paolo Panelli … “and so on”, nonostante il mio stato sono ugualmente riusciti a farmi ridere.
Tra l’altro, ho notato due pubblicità interessanti. La prima è quella che invita a pagare il canone. Realizzata in perfetto stile “mafioso” dove la voce narrante con tono gentile chiede il “pizzo”. Se ci fate caso il tono è soave ma l’imperativo è categorico e minaccioso. In un primo tempo era ancora peggio, ora se ne saranno accorti anche loro e lo hanno cambiato. La seconda è quella che indica come “parassita dello stato” un tizio con la barba incolta e lo sguardo inquieto. Poi, dopo Cortina, si saranno accorti che per i parassiti dello stato devono cambiare stereotipo. Magari scegliere i componenti della famiglia del Mulino Bianco. Io però sono sicuro che non lo faranno.
Insomma tutto questo dilungarmi nella descrizione delle mie giornate da “infermo” perché sto tentando di non scendere nello scurrile e nel volgare di un argomento che da tempo mi gira nella testa. L’argomento non è: “Ti accorgi di avere la febbre quando ti siedi sulla tavoletta del water e la trovi esageratamente fredda”. L’argomento è la situazione della politica.
E’ uno scurrile, un indecente, un indecoroso, peggio direi, un volgare, un triviale, un osceno “adagio Vastarolo”, che mi viene da utilizzare rispetto a quanto in questi giorni sta accadendo nella nostra città. Tuttavia questo “sconcio adagio” è l’unico che ho trovato efficace per esternare il mio pensiero sul caso … “Segreteria del PD”.

“La ciuccia in mano alle creature”.

Lo so! Provoca disgusto una tale immagine ma, anche inoltrandomi o addirittura inerpicandomi nei meandri della semantica, non ho trovato nulla di meglio per focalizzare il mio pensiero. Pensa un po’ come mi deve aver ridotto questa “influenza”!
Il detto “popolare” si usava per evidenziare che un inesperto giovane alle prime armi ed ai primi ardori, specie se non ben guidato e non ben edotto, rimane spesso vittima della “Saraghina” (chiedo scusa a Fellini per la citazione in questo contesto) di turno, oppure rimanere frustrato o addirittura potrebbe “ammalarsi”. Mica per colpa sua. Mica per sua incapacità. E aggiungo: mica con questo voglio dire che i “cicciobelli” di turno siano persone non valide. Tuttavia lasciatemi pensare che in un mondo di volpi anche il volpacchiotto rischia. Lasciatemi pensare che il puledro va prima domato. Lasciatemi pensare che il “campione” va prima allenato.
Nella nostra città, che da anni ormai subisce saccheggi di ogni tipo a causa di persone inadeguate che occupano posti decisionali senza alcuna capacità se non la propria presunzione, servono persone con un giusto “rodaggio” se non addirittura con “trofei” alle spalle.
So che trovare persone di questo tipo è una missione impossibile. Soprattutto a causa delle gelosie e di tutti gli altri mali della “politica”. Il PD, come anche gli altri partiti, è ridotto in “coriandoli”. Coloro che ne fanno parte però dovrebbero far molta attenzione a quello che fanno. Come il Bersani di questi giorni, dovrebbero cercare meno il cabaret e parlare con moderazione. Stia attento colui che, approfittando nell’indole giovanile di una persona che “promette” bene, rischia di rovinargli il futuro. Ma stia attento anche al futuro dei cittadini e a come questi si preparano a reagire. Una cosa è la gavetta, una cosa è il comando in trincea. I tenentini freschi di accademia, non sono solo materiale cinematografico.
Presto sarà carnevale e tutti coloro che faranno festa lanciando fino all’ultimo coriandolo devono essere avvisati. Il giorno dopo arrivano le “ceneri”.

2 commenti:

NICOLA D'ADAMO ha detto...

non ho capito perche del noto adagio non hai messo al seconda parte:... CA CI FICCHE LI CIPPITILLE!!!!

AGOS ha detto...

:-) :-) :-)