martedì 10 gennaio 2012

Fate vobis



Ai tifosi del fratino
ai tifosi delle dune
ai tifosi del Parcodellacostateatina
ai tifosi di punta d'erce
ai tifosi dell'ecologia
ai tifosi dell'economia sostenibile
ai tifosi della green economy
ai tifosi di tutto ciò che è verde, chic, progressista e di sinistra.

Siete dei boccaloni. Altrimenti, peggio ancora, siete dei falsi, perchè dite di essere tutte queste belle cose ma in realtà appoggiate chi fa e sostiene tutto il contrario. Questo qui, lo sostenete voi. Non io. E adesso come la mettiamo?

11 commenti:

Ciccosan ha detto...

Questo sindaco non è stupido come si vorrebbe far credere. Gli stupidi sono quelli che pensano che far parte di uno schieramento politico sia come entrare in un ordine religioso, con regole rigide e immutabili nei secoli; per chi dovesse derogare da queste c'è il cilicio o la sospensione a divinis.
Mi sembra che le vicende politiche nazionali stiano a dimostrare come le circostanze possono cambiare e che ci sono decisioni che devono essere prese ben oltre le ideologie di schieramento, altrimenti si va tutti a fondo.
La nostra città langue e avvizzisce anno dopo anno, e tutta l'attenzione e su una centralina della potenza di una ventina di camion, attorno alla quale si consumano energie intellettuali (si fa per dire) che andrebbero destinate ad obiettivi più redditizi.

maria ha detto...

Architetto, ma lei tempo fa, non era favorevole ad un impianto a biomasse, tanto che fece un bel post con la sua nuova o ipotetica stufa a pellet?
Onestamente, nemmeno io non ho capito?
Ricordo che quando se ne iniziò a parlare, dissi anche io che in quel posto, magari, sarebbe risultato più "romantico" una bella distesa di pale eoliche, piuttosto che ciminiere, ma qualcuno, in commenti che qualcun altro ha cancellato, chiudendo, disabilitando i commenti, mi rispose che in qualche posto bisognava pur farli!
Ricordo, che parlavo del pericolo, visti appunto i commenti e le questioni che si stanno ponendo, di rischiare di far perdere valore alle abitazioni presenti e o future, dovute proprio alle ciminiere. Ma ci furono altri commenti che spiegarono che un impianto di pale eoliche in quel posto non era idoneo poichè il vento non soffia come dovrebbe soffiare su tali pale, quindi, niente eolico se non per speculare sugli incentivi...
Adesso lei, Architetto, da che parte sta?
Cosa pensa in merito, per favore, senza rimandarmi a leggere vecchi post che non me na tiene...
A cambiato idea, oppure si è tenuto semplicemente sul vago, per poi posarsi dove le avrebbe fatto più comodo?
Sono domande e non illazioni, quindi, mi scuso se il tono le può sembrare offensivo... Non ho trovato altri termini con cui farle le stesse domande, ma le sto parlando con tanta tranquillità d'animo.

maria ha detto...

ha cambiato e non a... ultimamente le mutine mi scappano di tastiera...

Francescopaolo D'Adamo ha detto...

Io sono per il "diritto". Sono contro il "Facite Ammuina". Non capisco come mai si debba decidere su una ubicazione piuttosto che un'altra visto che la "cosa" non provoca "disturbi". Come dice Ciccosan questo sindaco non è stupido. Ma nemmeno io. Io che non cerco un posto "comodo" dove posarmi ma sono contro i "falsi" problemi e chi gioca con questi magari per coprire altro. Per esempio incapacità ad amministrare, carenza di idee eccetera.

Ciccosan ha detto...

E' in fase finale di avviamento un impianto che brucia CDR (Combustibile Derivato da Rifiuti) a Manfredonia, con la potenza di 16MW; impianto analogo ad un altro installato in precedenza e sul quale sono state condotte ricerche ed analisi sulle emissioni e ricadute sui circostanti terreni agricoli.
Questo impianto è a Massafra (TA) con potenza di 12 MW, 4 volte quello di Punta Penna.
Sottolineo che brucia, dopo trattamento, rifiuti, per lo più urbani.
Lo studio e dell'Università di Milano, Dipartimento Produzione Vegetale.

Lo si trova integrale qui http://www.centraledimanfredonia.it/pdf/Relazione_Genevini_universita_milano.pdf

Vorrei che qualcuno leggesse le conclusioni.

Vogliamo mettere in dubbio le Università? Perchè no; ma allora anche i santoni nostrani.

Francescopaolo D'Adamo ha detto...

Caro Cicco, stai avanti. Stai anticipando il prossimo passo: presto in luogo di un improduttivo opificio sarà realizzato un impianto per il trattamento dei rifiuti (magari tossici chissà). Di questo però ne parleranno dopo aver concesso tutte le autorizzazioni del caso. Avremo così modo di piangere sul latte versato ......

Ciccosan ha detto...

Non vorrei essere stato frainteso ed essermi immeritatamente guadagnato un complimento.
Anch'io sono per le regole e per applicarle nello spirito e non nella lettera come a molti conviene fare per aggirarle.
Su quella piana c'è un'area destinata all'industria; se è stata messa lì, ragioni ce ne saranno state e fra queste il porto e la vicina rete autostradale e ferroviaria. Elementi fondamentali per ogni attività industriale.
Un biscottificio, un pastificio, un maglificio, un salumificio, un'officina di telai per camion, ecc. avrebbero lo stesso bisogno di un facile e sicuro accesso alle strutture di trasporto.
Non sfugge a questa esigenza una centrale a biomasse, che bruci olio di palma o che bruci sterco di cavallo.
Quindi una centrale come quella, o la fai con i presupposti che possa funzionare in modo redditizio o non la fai; non puoi realizzarla ovunque.
Il mio invito a leggere analisi di centri universitari per Massafra (TA), con potenza di 12 MW, 4 volte quello di Punta Penna e che brucia merda e non olio di oliva, era affinchè si potesse constatare che le conclusioni sono un bel "nessuna conseguenza sulle limitrofe attività agricole".
Ora se gli esteti di Vasto pensano di non deturpare ulteriormente la zona industriale di Punta Penna (e ripeto che a me non sembra di questa bellezza superlativa, ma ognuno ha i suoi gusti), allora evitino di argomentare con inquinamenti, malattie, puzze e avvelenamenti della cicoria, perchè queste sono appigli e basta.
Dicano semplicemente che quella o altre centrali stanno sulle balle e non la vogliono, nemmeno dipinta.
Questo sarebbe parlar chiaro.

Francescopaolo D'Adamo ha detto...

Il mio punto di vista è questo: dov'è un posto migliore di un area dove insistono un porto, una stazione ferroviaria, un casello autostradale ed una strada statale? All'epoca non si aveva la sensibilità ambientalista che "abbiamo" ora quindi si è scelta quell'area. Ora ci si è accorti di avere una zona di pregio ambientale e si vorrebbe spostare in altro luogo la zona industriale. Dove?
Bisognerebbe avere idee di sviluppo, una analisi della situazione e apertura mentale. Nessuno di questi elementi sono a disposizione del cittadino di Vasto e della sua amministrazione. Quando il sindaco dice le cose che dice mi fa ridere perchè dimostra di non sapere da che parte andare. Vorrebbe salvare capra e cavoli ma non sa come. Far convivere armoniosamente ambiente, agricoltura, industria, commercio, terziario eccetera è possibile. Basta Fare le giuste valutazioni e le giuste scelte.
Non mi ficco, in questa sede, nel tunnel delle spiegazioni.
Nello specifico il sindaco ha unilateralmente scelto di "favorire" le biomasse in cui crede (lo ha detto lui). La regola stà dalla sua parte (quella è l'area dove poter realizzare tali opere). L'errore sta nel fatto che ha promesso il contrario ed ora vuole anche avere ragione. E' il suo comportamento tipico: aver già deciso e far finta che sia colpa degi altri. La chiarezza non può essere di chi non ha idee proprie.

Ciccosan ha detto...

Credo di averglielo già detto in qualche altra occasione: il bello di Vasto è a sud del porto, fino alla sirenetta. Sopra e sotto questo tratto di costa, non c'è niente di speciale; la costa adriatica ha centinaia di chilometri del tutto uguali.
Però della costa 'nghì li scùje, se ne parla cento volte meno; infatti se la stanno sbranando.
Il mio amico Ivo Menna ha tanta nostalgia del palazzo d'inverno che minaccia di occupare Punta Penna per impedire la costruzione della centrale.
E' generoso, in buona fede e ama la città, però ci sono state analoghe occasioni in passato per chiamare a raccolta i cosacchi. A cominciare dai villini per finire a Montevecchio. Nessuno si è mosso.

Francescopaolo D'Adamo ha detto...

Concordo pienamente con te. Probabilmente certi "appetiti" si nascondono dietro azioni come la mobilitazione contro le recinzioni, il piano spiaggia o le biomasse e intanto .... Scaramuzze Casarze, Vignole ...

maria ha detto...

ci sono sempre effetti collaterali...
:)