lunedì 13 febbraio 2012

Tasse? ... perchè?


E’ troppo facile mettere le mani nelle tasche dei cittadini per risolvere i problemi finanziari di una città. Tanto paga Pantalone e si continua a spendere come più ci aggrada.
Tutti parlano di questo argomento, molti forniscono ricette, nessuno però, prende decisioni. Tuttavia senza una idea precisa di cosa realmente fare col denaro spillato ai residenti (e in caso della tassa di soggiorno ai turisti) perché parlare di tasse, o peggio di “nuove” tasse?
Siamo alle solite (Calimero), non si ha la minima percezione di come, quando e dove finisce il denaro speso. Si improvvisa, non si programma. Poi mancano sempre i fondi per il necessario, mai per il superfluo.
I bilanci sono stilati come fossero equazioni che debbano per forza dare una soluzione x. Devono fornire un risultato preciso ma nessuno conosce il procedimento per la risoluzione e si procede per tentativi.
Se non si sa come ottimizzare le spese, se lo sperpero e la dispersione di denaro pubblico, sono maggiori delle perdite di acqua dalle falle dell’acquedotto, perché continuare a parlare di tasse e delle “sigle” di queste? Non sarebbe meglio “prima” controllare come il denaro viene speso? Non sarebbe meglio “prima” valutare la validità o meno di certe spese? Non sarebbe meglio “prima” intervenire con un ampio risanamento delle finanze eliminando gli sprechi e riducendo prestazioni improduttive a favore di altre necessarie?
Qualcuno dirà che bisogna anche valorizzare le risorse. Lo dico anche io ma bisognerebbe avere amministratori capaci e a mio modo di vedere non ne abbiamo. Non hanno nemmeno la capacità di valorizzare le risorse umane dando loro compiti adeguati (vedi dirigenze nei vari settori) figuriamoci se sono in grado di valorizzare altro (non sta a me in questa sede dire cosa). Magari faranno costruire la famosa “città satellite” così per un po’ avranno qualche “spicciolo” per coprire le spese del momento. Poi tra servizi ed altre problematiche … (ma sarebbero problemi di altri).
Bisognerebbe anche valorizzare le “qualità” della nostra città ma fino a che ci si accontenta di riempire la piazza di gente o dei 6.000 consumatori di “brodetto”, per poi farsi fotografare nei momenti di “successo” ….
Non parliamo di investimenti perché per quelli bisogna avere una apertura mentale fuori dal “comune”.
Insomma, vogliamo risollevare le finanze della nostra città? Certo non basta ritoccare le “tariffe”.

2 commenti:

anonima... ha detto...

Par condicio... se si sbianchisce da una parte, sarebbe idoneo sbianchire anche dall'altra, diversamente, se non si è sbianchito da una parte, non si deve sbianchire nemmeno dall'altra: quanto pudore si preserva per taluni prototipi di essere umano?
Riferito alla foto.
Per il resto, purtroppo, è cosa vecchi e ingiusta, e esprimerla come se fosse una cosa legata solo ad una singola città è anche un po'comica.
Ma concordo.

Francescopaolo D'Adamo ha detto...

L'immagine l'ho trovata già "sbianchita". Io non l'avrei "sbianchita". Mica sono il "Brachettone"!
Per la seconda parte direi tragicomica non comica.