domenica 19 agosto 2012

Se avete voglia di leggere ....

di pietro e l’alibi della legge elettorale

paolo bonetti

Francamente non capisco a quale prospettiva politica miri Di Pietro. Un’alleanza di sinistra con un serio programma di governo dovrebbe essere il suo principale obbiettivo; ma troppo spesso l’ex-magistrato dà invece l’impressione di voler soprattutto sottrarre voti al partito democratico, adottando atteggiamenti di tipo demagogico e populista. Adesso, prendendo lo spunto da una legge elettorale ancora in gestazione e che rischia di tradursi nel solito pasticcio all’italiana, propone perfino un’alleanza con Grillo, ossia con un personaggio che con l’alternativa democratica alla destra non ha nulla a che fare. Bisogna certamente recuperare molti degli elettori di Grillo, ma il grillismo è un’altra cosa, che somiglia pericolosamente, nelle idee e nel linguaggio, a una certa retorica berlusconiana. Non per nulla il comico genovese è stato in passato un ammiratore di Berlusconi. Purtroppo il dipietrismo sta assumendo sempre più gli atteggiamenti e i toni del grillismo, mentre l’Idv resta un partito dove la democrazia interna è assai scarsa, per non dire inesistente, e dove ci sono troppi uomini che provengono dalle esperienze peggiori del clientelismo meridionale democristiano. Non si capisce bene se il partito persegua una linea politica coerente o non cerchi piuttosto di arraffare voti in tutte le direzioni per consentire al suo gruppo dirigente di mantenere le posizioni di potere locale conquistate. Ma un partito di clientele e di boss locali, dominato da un padre padrone, non serve alla democrazia italiana e non aiuta neppure il partito democratico ad uscire dalle sue ambiguità.


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