martedì 14 agosto 2012

A proposito di massoneria.

Questo si che sarebbe stato un "monumento" da salvare. I "muratori" tuttavia ....

6 commenti:

anonima maria ha detto...

Ma, Architetto, ma cosa dice...
Così, sembrerebbe che se l'amministrazione facesse restaurare questa tomba, sembrerebbe davvero abbracciare fraternamente le virtù massoniche...
Ma cosa dice?
E poi, chi era mai costui in confronto al Gabriele il cui monumento è in una piazza?
Se questo è il messaggio della attuale massoneri, onestamente, non stiamo scoprendo nulla di nuovo che già a Vasto non si percepisse da un po'...
LUF

Francescopaolo D'Adamo ha detto...

Questa tomba non esiste più.

maria ha detto...

E perchè non esiste più?
Sono passati i fatidici 20 anni dall'ultimo anno in cui qualcuno ha rinnovato l'affetto o l'affitto di uno spazio?
Dove riposa, ora, Il M. De S.?
Sono certa però che almeno la sua memoria, sia stata realmente indelebile per qualcuno...
Ecco, ora mi è venuta nuovamente quella voglia di fare le mie lunghe passeggiate nei cimiteri, come un tempo, come quando ragazzina, andavo a leggere ogni singola scritta e ponevo una preghiera, e qualche volta un fiorellino, sulle tombe che apparivano abbandonate...
Mi dispiace.

Francescopaolo D'Adamo ha detto...

... semplicemente speculazione edilizia.

Ciccosan ha detto...

Tornando ai simboli ostentati o meno, chiedo a Maria se ha mai notato che sull'edificio ex-scolastico a sinistra, ci sono due enormi fasci littori sulla facciata.
A quanto pare hanno ritenuto di lasciarli al loro posto, nonostante il restauro del palazzo.
Non ricordo se erano anche nel palazzo di destra; oggi non ci sono.

maria ha detto...

Ciccosan, ed hanno fatto bene a non toglierli.
Il punto è che non li hanno fatti ora.
Per quanto riguarda la tua domanda in altro post, sempre in piazza ed a Sinistra guardando il volto del Rossetti, da lontano sembrano quei tavolini anni settanta muniti di posacenere ed accendino, ora, vanno di moda i dispenser di profumi e di sapone per uomini e donne sempre a tiro, ma per me che son fumatrice, mi ricordano accendini e posaceneri.
Da vicino, non è altro che un prototipo di "catenella" per bloccare l'ingresso a macchine o moto: uno spreco di tutto, quando sarebbe bastato tirar fuori quei paletti in metallo che esistevano una volta con catenella tra l'uno e l'altro, o magari, farlo in tema con la catenella che circonda, ORA, il Rossetti.
A me, piazza Rossetti sembra sempre di più quelle case dove per esagerazione ed esasperazione di una tipologia di mobilio, come già detto, si tende a mischiare un Luigi XVI, non originale, con mobilio del primo novecento, ed un tocco di arte povera, ma di quella che non compreresti mai per tanto che costa...
Ritorno in ferie da commenti... :)