martedì 7 agosto 2012

Aspettando la notte "rosa".

1 commento:

maria ha detto...

Mi è sempre piaciuto il sax in questo pezzo...
Ed è simpatico il fatto che non ha minimamente voluto adattare il testo alla "sua età" attuale, lasciandolo all'età in cui ha scritto il pezzo...
Ma ci pensa mai che se alle 4 di mattina, un Alberto, Antonio, Pasquale ecc. ecc. se anzichè uscire e trovare la città piena e coperta di stelle a parlare con lui, se non ci fosse stato solo un cane nero e bianco a guardarlo e andare via, ma tanta gente, tanti suoni e tanti rumori, probabilmente, quell'amore per la ragazza che esisteva solo in lui, sarebbe andato via tranquillo, e la città anzichè sapere e pensare insieme a lui che sarebbe tornata, gli avrebbe suggerito un bel... ma chi ci pinz a fa... e non sarebbe nemmeno uscito fuori un sax simile nel finale...
Per questo un altro artista, in occasione di una "notte rosa" decise di fare un naufragio il più possibile a sud... :))))
Della serie... il casino che si crea nelle notti rosa e in quelle bianche, mi sono accorta che proprio non mi piacciono... non fatte così, ma forse, saranno comunque tutte uguali.