martedì 14 agosto 2012

Meno male che non è Bellafronte!


Da DAGOSPIA.

Una storia d'amore che nasce in un teatro italiano, finisce nelle aule giudiziarie americane e alla fine diventa pure un caso politico. Tutto comincia un anno fa. Nello Stabile di Trieste sbarca lo spettacolo «Cercando Picasso», con Giorgio Albertazzi protagonista e le ballerine della Martha Graham Dance Company a dar vita ai quadri del genio spagnolo.
Tra loro c'è una studentessa ventisettenne, Natasha Diamond-Walker. A dirigere la rappresentazione è il regista Antonio Calenda che da quasi diciotto anni è anche il direttore artistico del «Rossetti». Sul palcoscenico scocca la scintilla tra il maturo maestro (73 anni) e la giovane talentuosa (27).
Dopo il rientro in patria della bruna ballerina, cominciano i problemi. Anche perché nel frattempo lei ha chiesto e ottenuto un grosso favore dal suo fidanzato: cinquecentomila euro in prestito. «Mi ha chiesto un aiuto, voleva comprare la sua prima casa, ero innamorato, mi sono fidato», spiega lui al Corriere.
La relazione scorre felice finché Natasha non decide di troncare il rapporto. Torna a New York, dove si dedica all'arredo dell'appartamentino (di circa ottanta metri quadri) che con i soldi dell'ormai ex fidanzato si è comprata lungo la West End Avenue (Upper West Side). E, soprattutto, fa capire di non voler restituire nemmeno un euro, nonostante, pare, ci fosse un accordo.
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5 commenti:

maria ha detto...

cinquecentomila euro, e lui, era, poverino, innamorato...
Alla faccia di chi con l'aiuto di mamma e papà, soprattutto come garanti e di un mutuo, si compra il primo appartamento di scarsi ottanta milioni di lire che in euro equivarrebbero a 40mila euro.
Più che era innamorato era un poco scemotto direi...
Quello che però non comprendo, è perchè adesso rivorrebbe indietro quello che le ha comunque deciso di regalare da "innamorato"... direi decisamente poco romantico... sarà per questo che lei lo ha lasciato?

Anonimo ha detto...

Qualcuno invece si accontenta solo dei 18.000 euro annui per le sue canzonette da far strombazzare a gli altri. Così arrotonda con la Siae.
Si tratta di "musica di partito" (PD) a spese dei contribuenti.

maria ha detto...

Architetto, al prossimo post, voglio le indicazioni e le soluzioni del gioco...
Ogni volta, purtroppo, sempre dopo, anche se qualche volta prima... specie in caso di curiosità tipo queste degli amanti, mi tocca fare una ricercha approfondita per cercare di celare qual è il messaggio nascosto tra il titolo ed il post...
Ad ogni modo, il mio commento precedente era in tema con l'articolo, è evidente che quello di anonimo è in tema col titolo...
Questo blog, ora l'ho capito, è alquanto subliminale...

maria ha detto...

Per tentare di cercare... ho scritto, invece, per cercare di celare... penso si sia trattato di un lapsus :)))
sorry

Secondo Anonimo ha detto...

Concordo in pieno con l'anonimo precedente.

Un comportamento vergognoso che questo pseudo-artista continua incessantemente a tenere a spese di tutti noi.