venerdì 28 novembre 2014

Quelli che ... nel Vasto



Ieri un clacson suona d'avanti al mio studio. Era la bianca Rolls Royce di Gianni. "Devo portarla ad un controllo" - mi dice - "Andiamo e torniamo a piedi". Il meccanico però si trova dopo Pagliarelli (contrada di Vasto). Strana sensazione quella di stare seduto a sinistra del guidatore ma quando ero piccolo con mio nonno portavamo materiali da costruzione nei paesi dell'entroterra e allora molti camion avevano il guidatore a destra.
Sul piazzale dell'officina dove abbiamo lasciato la Rolls ci sono tante "antiche" auto.
Tra queste quello che resta del primo autobus dalla ditta Difonzo. Il meccanico mi ha raccontato la storia di questo "cimenlio" e mi ha anche detto la data a cui risale ma non me la ricordo. Sono negato per i nomi e per le date. 
Partiti per il "cammino" di ritorno ci siamo imbattuti in luoghi strani e .... 
 ... nei colori delle vigne e delle campagne.
Pensare che si parla tanto di natura e poi si lascia quasi completamente all'abbandono il territorio mi fa ridere. 
Mentre camminavamo parlando del più e del meno, abbiamo attraversato bucolici e romantici scorci e scoperto luoghi particolari come una casa in contrada Defenza con almeno 50 cani che ci hanno abbaiato e ringhiato tutti insieme. Una sensazione che non riesco a descrivere. All'altezza dei resti dell'antica chiesa di San Leonardo (che non siamo riusciti a scorgere perché totalmente sommersa dalle canne) ho preso un bastone ed una grossa pietra per difendermi da eventuali "attacchi".
Ma cosa avrei potuto farne di queste "armi" se un cinghiale, nascosto tra i rovi nei pressi di quella che chiamano "pista ciclabile", ci avesse attaccato? Meno male che vedendoci si è nascosto. Qualcuno mi chiederà le prove di questo incontro. A costui rispondo che sono si "particolare" ma non scemo. Mica potevo rimanere li a fotografarlo!
Le ombre della notte cominciavano a calare e l'obbiettivo del mio cellulare ha detto "stop". Abbiamo proseguito verso la Maddalena e, affrontando la salita ci siamo portati sulla "circonvallazione". Da qui ai nostri rispettivi luoghi di arrivo.
A proposito: hanno fatto una cosa che chiamano rotatoria all'incrocio con via Valloncello. Ma hanno pensato ai pedoni? Venendo da nord non ci sono passaggi pedonali né per attraversare via Valloncello né per attraversare la stessa circonvallazione. Se poi, pregando la Madonna, riesci ad attraversare non trovi il marciapiede. Devi camminare sulla "gerbotella". 
Bene! tanto siamo abituati.

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