giovedì 12 marzo 2015

Caro Peppino (Catania)


Caro Peppino (Catania), non ti crucciare. Non è colpa tua e nemmeno della Signorina Ester Stella se via Pampani non viene sistemata. E' solo colpa mia.
Ricordi quando anni fa ci comportava in certe "maniere"? Si doveva far torto agli oppositori. E si diceva loro "Adesso comandiamo noi e si fa quello che diciamo noi. Quando comanderete voi si farà come vorrete voi". Ora non è più così. Ora è più sottile il comportamento dei "politici".  Si tirano fuori scuse e non si opera dove è necessario, se in quel luogo ci sono "interessi" di un "oppositore". Poco importa se il torto si ritorce su altri.
Tanti anni addietro, a Pennadomo, mi trovai a passare su una strada. Questa era asfaltata fino ad un certo punto, poi c'era un tratto brecciato e poi di nuovo l'asfalto. Chiesi ad un conoscente il perché di quella cosa e costui mi ha risposto: "Il tratto brecciato attraversa le proprietà di un membro dell'opposizione".
Ho visto che altre strade sono state asfaltate, mentre via Pampani, la nostra via Pampani, ancora aspetta.
Ora so che anche tu, come me, hai evidenziato più e più volte lo stato pietoso (e pericoloso) di via Pampani, specialmente per le persone anziane che ancora la abitano, tuttavia mi sento in dovere di chiedere scusa a te e a voi tutti che passate su quella strada.


3 commenti:

giusfra ha detto...

...ma questa che strada è? a cosa deve il normale quanto indicibile intervento asfaltante?

Francescopaolo D'Adamo ha detto...

E' via Osidia. A cosa deve "l'intervento" posso pensarlo ma non posso dirlo.

giusfra ha detto...

Eh già è la parallela, bisognosa anch'essa, seppure non così tanto come la Pampani. Lo notavo nell'ultima estate...
A cosa e a chi si deve la sistemazione con ...prelazione, minimale e con nero catrame? Di certo non lo posso sapere io da vastese-di-fuori, ma in rete (informandomi per un mio post a seguire) leggo per tale via un intervento su e di Piazza Rossetti!
A pensar male, peccato si fa, ma - come diceva il divo Giulio che fu - alle volte, o spesso, ci si indovina.
Resta un affaraccio brutto di città. Ora duplice e per tutti insopportabile.