mercoledì 25 marzo 2015

Otto minuti



Ci mancava questa giornata di pioggia e nebbia per farmi restare chiuso qui a pensare. Come se già non bastasse la notizia di ieri. Lunedì mattina, dovrei prendere l'aereo per Bordeaux. Dico dovrei perché quasi sicuramente non lo prenderò. Bisogna pur aver paura di qualcosa!
Io ho paura di volare - forse perché volo già troppo con la fantasia - e quando succedono "incidenti" come il disastro aereo di ieri, non c'è amico che può convincermi, mi rifiuto di salire sull'aereo. 
Ogni volta che l'ho fatto è stata una sofferenza. Non è paura. E' ansia. La paura dura poco, l'ansia invece ti prende prima, aumenta durante e ti resta, in attesa del viaggio di ritorno fino alla fine di quest'ultimo.
Al diavolo il calcolo delle probabilità! Ho ancora tante cose da fare io! 
Tanto sarebbe un attimo! 
Otto minuti nel vuoto, un attimo? Mi passerebbero nella mente la vita attuale e tutte le vite precedenti, comprese quelle di tutti quelli che conosco. 
Ti potrebbe succedere qualsiasi cosa, in qualsiasi momento! Tanto se in quel momento ti deve accadere potrebbe succedere ovunque! Sai? 
Scherzandoci sopra:  Ti metterebbero su tutti i giornali! Ti farebbero un grandissimo funerale!
Quasi quasi ci penso. Ho una intera giornata di pioggia e nebbia per pensarci.
Penserò anche all'amico Gianni che partirà senza di me e quando tornerà mi dirà: "cosa ti sei perso!".

Otto minuti senza un perché .... per ora.

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