sabato 1 ottobre 2011

Il più grande spettacolo dopo il Big Bang: Corso Italia a Vasto.

Durante la campagna elettorale passata, il sindaco ha usato come sigla la canzone di Jovanotti: “Tutto l’amore che ho”. Deve essere proprio un appassionato di “Lorenzo” il buon Lapenna e vi spiego perché. Oggi sono uscito e sono rimasto “estasiato” dal più “grande spettacolo dopo il Big Bang”. Dopo “piazza della porchetta” inaugurata sul parcheggio di via Vittorio Veneto e per la quale senza preavviso è stata “allungata” l’ordinanza ad oggi, il degno destino di una strada centenaria: Corso Italia si è compiuto. E’ stata trasformata in mercato. Una lunga fila di bancarelle, infatti, riempie lo spazio abitualmente occupato da “inutili” parcheggi.
Vasto una città “ambulante”, verrebbe da dire. Una città che, a spregio delle attività commerciali permanenti, si candida a mercato ambulante quotidiano. Poco importa se i pub o i bar si trovano davanti un camioncino che vende bibite e panini, che un negozio di intimo si trovi adiacente una bancarella di mutande, che un negozio di oggettistica si trovi di fianco una bancarella di oggetti etnici e così via. Al sindaco da fastidio solo lo stand di “Porta Nuova”. Quello, come già accaduto per il teatrino dei burattini, deve sparire.
Oggi una bella giornata. Non voglio essere tanto prolisso e me ne vado al mare. Tanto chi vuole capire ….

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