sabato 17 marzo 2012

Pulizie di primavera.


Quanta polvere sotto i tappeti e quanta incrostazione sui "trasparenti" vetri. Sono in vena poetica oggi. Sarà che dopo la "verifica" di maggioranza mi è capitato di leggere articoli che mi hanno ispirato. Uno di questi riportava più o meno questo concetto:

Gioacchino Rossini, nella sua meravigliosa Cenerentola con libretto di Giacomo Ferretti(1817), aveva capito tutto del costume politico italiano. Quando don Magnifico sogna di riuscire ad avere, attraverso il matrimonio principesco di una delle figlie, qualche importante incarico politico, così immagina (molto realisticamente) il suo futuro : “Mi risveglio a mezzogiorno:/ Suono appena il campanello,/ Che mi vedo al letto intorno/ Supplichevole drappello:/ Questo cerca protezione;/ Quello ha torto e vuol ragione;/ Chi vorrebbe un impieguccio;/ Chi una cattedra ed è un ciuccio;/ Chi l’appalto delle spille,/ Chi la pesca delle anguille;/ Ed intorno in ogni lato/ Sarà zeppo e contornato/ Di memorie e petizioni,/ Di galline, di storioni,/ Di bottiglie, di broccati,/ Di candele e marinati,/ Di ciambelle e pasticcetti,/ Di canditi e di confetti,/ Di piastroni, di dobloni,/ Di vaniglia e di caffè”.

C'è chi, come l'autore dell'articolo appena citato si riferisce al sindaco di Bari e chi come Semidicaviprima.com pubblica le "spesucce" del sindaco nostrano.

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