martedì 13 marzo 2012

Sull'anello di Piazza Gabriele Rossetti.


Esergo.

S'ils n'ont plus de pain, qu'ils mangent de la brioche

“Mariantoniettismo”

L’anello di piazza Gabriele Rossetti è, ancora oggi, l’unico tratto di strada cittadino senza buche o altri problemi di sorta. A nessuno sarebbe venuto in testa, nemmeno ai commercianti ed ai residenti del luogo, di realizzare una nuova pavimentazione su quello spazio. All’amministrazione comunale invece, un intervento di questo tipo è parso il coronamento di un sogno.
Il sindaco, sempre pronto a piangere per la mancanza di soldi, sempre pronto a lamentarsi per la carenza di contributi, sempre pronto a rimandare interventi urgenti, forse pensando che con le “nuove” tasse risolverà ogni problema, non vede l’ora che inizi l’opera pubblica che cambierà il volto del “salotto” cittadino.

Ma come! La pavimentazione lapidea già esistente di piazza Rossetti è sbriciolata, le piastrelle di pietra di corso Italia, come quella dei marciapiedi dell’intera area, dalla Villa Comunale (Principe di Piemonte) fino a via Adriatica, sono ridotte in frantumi, brandelli e lacerti, il verde della piazza lasciato al più completo abbandono, il pino inclinato è da tempo transennato in attesa che si raddrizzi da solo, l’acqua della fontana si mostra di colore marrone, lo stesso “palazzo di città” si mostra come un campo profughi afgano e l’amministrazione spende centinaia di euro per pavimentare “l’anello” di piazza Rossetti?
Forse i cittadini e i turisti che frequenteranno il “centro” per le festività Pasquali dovranno pensare che a Vasto si fanno le cose? La città cade a pezzi ma la renderemo “bellissima”, in attesa delle “notti bianche” e le “notti rosa”, pare ci vogliano dire.

Certo! “Se il pane manca, che mangino le brioches”.

Permettetemi di coniare un neologismo: “Mariantoniettismo”.
Il Mariantoniettismo è la sindrome delle amministrazioni Lapenna.

E’ inequivocabile, il sindaco Lapenna si regge sulle chiacchiere e sulle opere inutili. Il problema è Fosso Marino? Noi ci dedichiamo alle recinzioni degli stabilimenti balneari. Il problema è quello degli impianti “a biomasse”? Noi presentiamo il “tesoro” di Punta d’Erce. Il problema è il Dirigente del settore Urbanistica? Noi ve ne diamo due. Il problema è Palazzo d’Avalos che va in rovina? Noi … (non parlo altrimenti mi accusano nuovamente di turpiloquio). Il problema è la carenza di idee? Noi ci ritroviamo in conclave a Scerni (ho scritto a Scerni non ho scritto a Scemi!) e risolviamo le “verifiche”.
Signori! Non è arrivato l’arrotino né l’ombrellaio, è arrivata l’amministrazione Lapenna.

E quale opera pubblica è stata realizzata?
Forse via Trave? (già definita pericolosa, oltre che inutile) Forse via Alborato? (che non hanno avuto nemmeno il coraggio di inaugurare) Forse il “penultimo” tratto di Lungomare? (mentre l’ultimo tratto frana fragorosamente) Forse le piste ciclabili? (che non hanno subiscono la benché minima manutenzione)
Mi fermo. Vorrei che qualcuno mi dimostrasse che sono in errore.

Mariantoniettismo: Il punto forte di questa amministrazione comunale.



PS. Povera Maria Antonietta (d’Asburgo)! Non le bastava che non avesse mai pronunciato la frase ma che questa le fosse stata attribuita dalle malelingue. Adesso anche l’accostamento con l’amministrazione comunale (rigorosamente in minuscolo) di Lapenna. … Mea culpa.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Roba da far... perdere la testa!

Francescopaolo D'Adamo ha detto...

Carina!