Non so quanti di voi nella vita si siano sentiti come Cassandra. Inutile spiegare chi è Cassandra. Sarebbe una offesa per voi lettori.
Io mi paragono spesso a questa "povera disgraziata" e in più devo sentirmi dire in aggiunta "ma chi ti credi di essere". Tuttavia ad una certa età ci si abitua. Mi sono abituato al continuo dolore ai polsi, figuriamoci se non mi abituo a quello che "alcuni" dicono di me (naturalmente alle spalle) e al loro modo di trattarmi.
E' di questa mattina la mail di una persona che si dice mia amica, che dopo una mia "puntualizzazione" relativa ad un suo articolo pubblicato su ZonaLocale ha voluto "richiamarmi all'ordine".
Cassandra, si sa, parlava per metafore e queste ai più risultavano incomprensibili. In questo caso la persona a cui mi riferisco io, capirà perfettamente.
Avrei potuto rispondere direttamente con altra mail alla sua, direte voi, sarebbe stato anche più facile, sarebbe bastato cliccare su "rispondi" e il gioco era fatto. Io invece ho voluto ricercare una immagine "archeologica" e ufficializzare pubblicamente il mio disappunto verso chi, secondo me, non rispetta nella maniera adeguata il mio operato e soprattutto, ostentando marchi e titoli insulsi, mi tratta dall'alto in basso, addirittura usando un tono offensivo.
Potrei dire "date a Cesare quello che è di Cesare" ma io arrivo a paragonarmi a Cassandra, non a ....
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