venerdì 22 novembre 2013

Kennedy

Sono tanti i ricordi che ho di mio padre. I suoi piedi caldi nel lettone sotto l'imbottita rosso scuro che si usava negli anni Cinquanta, il suo racconto su Sansone e Dalila, i pomeriggi a pescare i pelosi coi cerchioni dopo una mareggiata o le mattine (molto presto) a pescare cannolicchi e telline in estate. Un ricordo indelebile però rimane quello di un pomeriggio di tanti anni fa. Oggi so che ne sono passati 50. 
Io tentavo di risolvere un problema di aritmetica  quando arriva mio padre, tutto trafelato, e, senza quel leggero fischiettio che usava solitamente per far notare il suo ritorno, si diresse di corsa verso la radio. Mia madre gli chiese cosa fosse successo e lui disse " hanno sparato a Kennedy' ", rigorosamente con l'accento sulla y. 
Ricordo tutto di quel momento. La radio Magnadyne, di plastica color verde pistacchio,  la giacca "pied de poule", le croste sulle mie ginocchia e soprattutto la voce dell'annunciatore.
Qualche anno addietro Don Michele Ronzitti, mi regalò la copertina della Domenica del Corriere che riportava Papa Giovammi XXIII° e John Kennedy. Mi disse: " te le dinghe a te, pecchè sacce ca nin le jitte! Ci sta pure Kennedy' ". Rigorosamente con l'accento sulla y.
La foto di questo trafiletto è volutamente è volutamente sfocata, a significare che i ricordi piano, piano .....

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