mercoledì 20 novembre 2013

Adotta un tombino.

Una iniziativa atta a "svegliarci". Non solo una provocazione.
Lo scritto che segue l'ho copiato ma potrebbe essere adattato alla nostra città.

Con la stagione autunnale sono molte le strade che vanno in affanno. Le foglie, ma anche cartoni, giornali cicche di sigaretta e detriti fanno la loro parte nell’otturare le caditoie da cui dovrebbe defluire l’acqua piovana. I danni possono essere notevoli, soprattutto agli esercizi posti al piano terra e agli androni delle abitazioni. Iniziamo a tenere sotto controllo quelle a noi più vicine e se notiamo il pericolo che stiano per otturarsi, non aspettiamo che sia qualcun'altro a metterle a posto. 
Se il comune non ha le risorse per pulire le migliaia di caditoie, che soprattutto nella stagione autunnale si tappano con le foglie e non riescono a scaricare l'acqua finendo per allagare le strade, dobbiamo ragionare come si fa d’inverno con la neve, quando ognuno è chiamato a spalettare lo spazio davanti casa o davanti al negozio. Bisogna adottare un tombino, quello più vicino alla propria abitazione o al proprio negozio e provvedere a tenerlo pulito.

A Firenze Publiacqua lanciò una iniziativa simile, promettendo in cambio a chi si fosse impegnato, gadget e biglietti per concerti e spettacoli.  Ad Arezzo c’è miseria  su questo fronte e credo ci siano ben pochi biglietti da regalare …  e noi lo faremo gratis ! Perché la città non è né del sindaco, né del Dringoli, né degli operai del comune, la città è nostra e tocca a noi difenderla se serve. 

Dopo i fatti della Sardegna ci sarebbe poco da scherzare. Tuttavia mi corre l'obbligo di evidenziare che l'italiano ha la memoria corta. Negli anni Settanta gli alluvioni erano così frequenti che gli Squallor (per chi li ricorda) fecero un brano di successo intitolato appunto: L'alluvione. 
Potrebbe essere la colonna sonora della iniziativa che propongo. "Adotta un tombino" (io ho già iniziato).

Ho sentito in TV che nei comuni, i soldi per le "sagre" ci sono, per la manutenzione no. Forse parlavano di Vasto?

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