lunedì 23 maggio 2011

Senza titolo.

2 commenti:

giusfra.poll ha detto...

Amico mio, hai da giorni ormai espressioni da "cupio dissolvi"! E perchè mai? Chi dice che tu hai "perso"? Non sono i voti (come un calcio di rigore sbagliato) che fanno la bontà di una persona (e di un giocatore).
La partita continua, anzi ha preso un andamento che fa ben sperare per il risultato finale: mandare in minoranza chi diciamo noi, per il bene di Vasto.
Non è quello che volevi e che vuoi?
Dopo il prologo, nella nuova "recita" che va a cominciare, non è detto che tu non possa e non debba dire la tua. Ed è quello che sicuramente farai.

Dicevo dell'aulico e classico "cupio dissolvi", ovvero: così continuando, non ti resterebbe che "chiudere" con l'esperienza pubblica, a cominciare da questo blog.

Leggi la mia nota (su NoiVastesi e altrove, a te non la mando perchè da un pezzo mi snobbi) a commento del positivo accordo tra i tre personaggi pubblici che oggi rappresentano la maggioranza dei vastesi. Parlo di Squadra che va (con san Nicola) alla ...Meta!
Anche se un e da "Scarpasciudd"..., non ne vorrai far parte?
Pino Pollutri

Ciccosan ha detto...

Al contrario; altro che "cupio dissolvi".
Il nostro architetto non perde occasioni per partecipare, e a buon diritto, nelle discussioni sui diversi blog, mantenedo più che viva la sua immagine.
Certo, lo fa a modo suo, scrivendo frasi sospese, facendo intuire strani retroscena, come con questo suo post-it, che non si sa a chi è destinato, e chi sarebbe colui che non l'ascolta, e cosa direbbe se fosse ascoltato.
Preferisce far parlare in chiaro i sostenitori, riportandone le lettere; come a dire: io non l'ho detto, ma lo dicono loro, che ci posso fare.
E non si capisce se condividendo oppure no quello che ci fa leggere.

Preferisce, per adesso, la figura di agnello sacrificale, vittima involontaria di strategie altrui, ma di una vittima che rimane leale e fedele alla consegna del silenzio (si fa per dire), pur facendo capire che ne avrebbe di cose da dire.

L'ho già invitato altre volte, forte della sua esperienza e conoscenza della fauna e della flora politiche di Vasto, a spiegarcene i contorsionismi, le ripicche, le lotte intestine.
Ma, a quanto pare, preferisce il dico-non-dico; il ...meditate gente; il ...ne vogliamo parlare interrogativo.

Dubito fortemente si ritirerà in nobile solitudine e credo sinceramente nessuno lo voglia e molti ne sentirebbero la mancanza.