giovedì 7 luglio 2011

Qualche anno addietro scrissi questo:


PIAZZA ROSSETTI


La Piazza è da sempre luogo di incontro, di scambio, di circolazione delle idee, di passeggio, elemento fondamentale nel riconoscimento di una città. Quanto appena detto è banale ma va sempre ribadito.
In occasione delle cerimonie previste per il 180° anniversario della nascita di Dante Gabriel Rossetti, famosissimo figlio del nostro Gabriele, poeta e patriota, esiliato a Londra, l’Assessorato alla Cultura propone di ridare lustro al salotto buono della città.
La centrale Piazza Rossetti necessita di un radicale intervento di “maquillage”; molti parlano di “restyling”, ma sembra questa una parola eccessiva.
Si propone di tagliare i due pini che minacciano di cadere, ormai rovinati dai danni del vento e della neve, evitando così anche il continuo rifugio degli storni, che in questo periodo impedisce il naturale passeggio nella Piazza. Tale intervento migliorerebbe la visibilità degli ex palazzi scolastici. Questi infatti recupererebbero la loro valenza architettonica.
Altro intervento di “arte dei giardini” sarebbe quello di potare e sistemare lo storico alloro ridando a questo l’immagine decorativa e simbolica per il quale è nato. A queste operazioni strettamente legate al giardino si affianca la ripulitura e la valorizzazione della facciata della chiesa di San Francesco di Paola.
Opera importante e necessaria è quella di restaurare il monumento di Gabriele Rossetti, che veglia sul tranquillo passeggio dei vastesi, il cui bronzo da anni subisce gli attacchi degli agenti atmosferici.
Sarebbe auspicabile da parte dei privati una collaborazione alle operazioni di riqualificazione della Piazza principale della città, attraverso la sistemazione delle insegne, delle vetrine e delle tende.
La piazza, la chiesa, la fontana sono gli elementi caratterizzanti delle rappresentazioni di una città nei dipinti medioevali (e non solo) e tali elementi sono tutti presenti nella “nostra” Piazza Rossetti. La qualità del luogo però non è sufficiente. Il luogo deve vivere, quindi la gente deve frequentarlo.
L’obiettivo è quello di restituire la Piazza ai vastesi, migliorare l’estetica del salotto della città, non solo in attesa dei turisti e dei visitatori che arriveranno nella prossima estate.

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