venerdì 23 dicembre 2011

I "folletti" di Natale.


A Vasto qualcuno scambia i personaggi delle "favole" con altro e così si perde la "poesia". Si vuole copiare la tradizione di altri luoghi ma non se ne capisce il senso.
I mercatini di natale servono per creare una atmosfera. Essi stessi "sono" atmosfera. A Vasto invece l'atmosfera del mercatino "di Natale" sistemato a piazza Rossetti, è quella del mercato settimanale che si svolge in ogni paesino del nostro entroterra e a Vasto il sabato (se vogliamo il mercoledì al quartiere San Paolo).
Il "folletto" è il simbolo, la conferma di quello che dico. Il folletto inteso come attrezzo per la pulizia della casa, non il personaggio "magico" che riempie le favole e che tanto ritroviamo nei racconti, specie nel periodo natalizio.
Allora se vi sembra consono a questo periodo oltre che elegante per il "salotto" della città, quanto in questi giorni si vede in piazza e dentro Palazzo d'Avalos, cari signori ....


PS: Non venitemi a dire che ce l'ho con "i bancarellari". Qualcuno è capace di dire anche questo.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma natale, specie in questi anni, è semplicemente il periodo delle spese pazze e costose... tutto ad ogni costo, tutto da mangiare e tutto da fare, come se vivessimo in un periodo in cui le cose che compriamo a natale, non le trovassimo in altri periodi dell'anno... tacchino compreso.
La cosa buffa, è che si trovano pandori e panettoni anche a 2 euro, cose che fino ad una decina di anni fa, per quelle marche era inpensabile... ecco, il pandoro e panettone che mangiamo solo ed esclusivamente a natale ci ha stufato. Questa è la nostra società Architetto, ed è inutile meravigliarsi più di tanto.
maria

Bancarellaio ha detto...

ma perche ce l'hai con i bancarellai?

Francescopaolo D'Adamo ha detto...

Veramente ho scritto "bancarellari" :-))

Buon Natale!

Ciccosan ha detto...

Non avendo il Rockefeller Center, ci arrangiamo come possiamo...