giovedì 22 dicembre 2011

L'incoerenza di un "coerente"

COERENZA
mercoledì, 25 maggio, 2011, 08:53 - Editoriali

di DAVIDE D'ALESSANDRO

Le liste del Nuovo Polo per Vasto, al primo turno, hanno realizzato un piccolo, grande capolavoro. L’11,69% dei consensi, senza l’Udc, è un dato notevole per chi, in pochi mesi, ha cercato e trovato una sintesi tra il senso civico di “Alleanza per Vasto” e l’appartenenza partitica di Api e Fli. Ma i voti, in politica, non si possono lasciare nel freezer. Vanno utilizzati, messi in gioco, a disposizione di chi può impiegarli per soddisfare le richieste urgenti dei cittadini, per risolvere i tanti problemi che angosciano la nostra amata città. Avremmo preferito che il Sindaco fosse Nicola Del Prete. Gli elettori, unici giudici ai quali occorre rendere conto, hanno sancito, con il voto, che a sfidare Lapenna dovrà essere Mario Della Porta. La nostra scelta non poteva che essere una: Mario Della Porta. Perché chi scrive, da dicembre 2006, dalla nascita di Polis, ha colto l’inadeguatezza di un Sindaco che ha cominciato il mandato copiando il discorso inaugurale dal collega di San Benedetto e l’ha terminato calpestando e umiliando le Istituzioni con delle dimissioni farsa. La coerenza ha imposto la scelta. Vasto, con Lapenna, ha perso dignità, ha toccato il punto più basso della sua storia politica e amministrativa. Questa città merita un altro Sindaco. Della Porta, Desiati o Del Prete? Tutti, Forte compreso, tranne Lapenna. Non è più un problema di centrosinistra o di centrodestra, di anziani o di giovani. È un problema di liberazione. A Della Porta, Desiati e Del Prete, con il loro patto per il riscatto di Vasto, chiediamo di liberare la città da un sindaco sinistro, che tanto ha avuto e nulla ha dato, che tanto ha promesso e nulla ha mantenuto, che tanto ha tassato senza nulla offrire in cambio. Votiamo Della Porta. Senza se e senza ma.

E mo? ... Boh!

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