venerdì 20 febbraio 2015

Non si può più parlare



Oggi una pagina su Facebook ha censurato il post che ho pubblicato in precedenza sulle "violenze" dei tifosi olandesi a Roma.
Pare che il mio linguaggio sia offensivo.
Alla mia domanda: "Chi avrei offeso?" Invece di rispondermi hanno preferito cancellare il post.
Cosa avrebbero fatto se avessi parlato della stoltezza di chi ha proposto di vendere monumenti per far cassa? 
"L'importante non è l'argomento ma il linguaggio lesivo che ho usato contro gli olandesi" mi risponderanno. 
Ritorno sull'argomento. 
Citando Pippo Franco, non Benito Mussolini o Josif Stalin, pare che io abbia arrecato un oltraggio gravissimo, non alle persone che hanno deturpato Roma ma a tutto il popolo olandese. 
Se l'Ambasciatore (o semplicemente il Console) di questa nazione mi chiederà di porgere le scuse, lo farò immediatamente. Non prima però di far rileggere loro quanto ho scritto e nel tono giusto.
Qualcuno mi ha definito zotico. Bene! Io posso vantarmi di essere zotico se persone che non lo sono mi chiedono di "rispettare" chi compie atti vandalici, specialmente sui nostri monumenti. 
Poi mi chiederanno di rispettare chi decide di vendere i monumenti e poi le aree naturali e poi altro, .... anche la lingua italiana.

"L'italiano non è l'italiano: è il ragionare" disse Leonardo Sciascia. "Con meno italiano chi mi ha censurato sarebbe forse da un'altra parte" dico io parafrasando questo autore.

1 commento:

Anonimo ha detto...

vedi Francescopaolo D'Adamo , capisco la rabbia per la cancellazione del tuo post, no veramente, non capisco neanche quella se non da un ragazzino delle medie, ma si sa, l'orgoglio all'eccesso sfocia facilmente nell'adolescenza. Ora, è bene dire le cose come stanno anche per l'altra campana... Il tuo post di pessimo gusto (a mio avviso personale) offendeva tutti, cosa che ti ho io risposto quando hai chiesto "chi avrei offeso?" ... la risposta l'hai avuta e come. Ma è evidente il tuo bisogno di una più dettagliata spiegazione e te la fornisco molto volentieri. Il gruppo s.d.v.s. aveva bisogno di un ritorno all'idea di partenza, alle origini, quindi al clima di spensieratezza con il quale era stato concepito. La mancanza di un regolamento aveva creato un clima di anarchia totale e la sterile polemica da bar, abitava la bacheca in modo "abusivo". Con l'arrivo del regolamento si era già previsto che non tutti sarebbero stati contenti, ma tu mi insegni che accontentare tutti è impossibile... Ora, il solo aver postato la pagina di un blog viola il regolamento, ma va bene non vogliano soffermarci a questo, che già da solo vale la cancellazione del post; arriviamo al contenuto che incollo per intero per non dare adito a decontestualizzazioni. 

(Una vecchia canzone di Pippo Franco dice: "Mi piacerebbe tanto visitar l'Olanda, terra di tuliponi e di grandi ricchioni" (album Bededè). 
Questa canzone non si può più cantare perché urterebbe la sensibilità di molti e in questi tempi in cui della lingua italiana la cosa più importante è la semantica, la rimembranza di questa canzone è già troppa cosa.
Figurativamente però, alla luce di quanto successo ieri a Roma, l'obelisco di Piazza San Giovanni in Laterano esprime il sentimento, la sensazione, che ogni italiano come me prova nei confronti del comportamento di questi barbari venuti dal nord. 
Se siete così educati da non intendere cosa voglio evocare, fatevelo spiegare da qualche persona "maleducata" come me.) Nel tuo discorso, tiri in ballo la semantica per giustificare toni discutibili, l'evoluzione di una lingua è dovuta anche ad una evoluzione dell'uomo e del suo modo di concepire determinate condizioni e situazioni. Ricchioni è un modo dispregiativo per chiamate omosessuali maschi ed infatti, nel tuo post adoperi tramite la citazione del grande dotto e poeta Pippo Franco, per insultare gli olandesi.( "Gli olandesi" non quegli olandesi, differenza non di poco conto.) Io, che sono quello che ha cancellato il tuo post, ho assunto, come gli altri amministratori un compito ben preciso, quello di far rispettare il regolamento per far si che le discussioni ed i post restino dentro determinati confini di rispetto reciproco e tolleranza. La censura, termine che usi in modo errato e grossolano, come del resto fai con "semantica", non è ciò di cui sei stato vittima. Ciò che ha determinato la scelta di cancellare il post infatti, non è stato l'argomento in se ma il modo in cui lo hai affrontato e sperare oltre sarebbe superfluo dato che lo hai per intero, poche righe più su... Ti ricordo che ogni gruppo Facebook ha un regolamento, che nel momento in cui decidi di entrare a far parte di un gruppo accetti automaticamente le sue regole e che non è la tua bacheca, dove scrivi ciò che vuoi, ma una piazza comune dove tutti possono parlare di tutto, ma senza offendere: etnia, religione, orientamento sessuale e tutte quelle piccole differenze che ci rendono individui. La libertà è un diritto fin quando resta in determinati confini etici e sociali e per me, che devo per impegno preso, fare in modo che questi confini non vengano scavalcati, il tuo post non rispettava i requisiti per restare nel gruppo. Andrea Ianez.