lunedì 28 febbraio 2011
Primarie a Vasto
I "Lapenniani" non vogliono le primarie. Pensano che siano problematiche secondarie. Non sono certo tempi per darsi le arie ma sanno benissimo da dove escono le ... "puzze".
domenica 27 febbraio 2011
Riordinando la mia posta.
Riordinando la mia posta e cancellando tante lettere di ADP e IDV, ho ritrovato questa bella lettera che alla luce di quanto succede in questi giorni mi sebra giusto pubblicare.
Salve, arch. D'Adamo.
Spero che stia bene e si ricordi di me. Sono rimasta particolarmente impressionata dalla lettera di una scrittrice albanese che Lei ha pubblicato alcuni giorni fa. Il tema della violenza sulle donne è un argomento che mi colpisce molto e temo che determinati comportamenti superficiali inducano e costituiscano il preludio per azioni deplorevoli. Lei ha creato una bella canzone: "La mia città" che descrive le emozioni che si possano provare passeggiando di notte. Tale esperienza non è facilmente realizzabile anche per una donna. Ne ho parlato con un mio amico che ha posto un link con l'articolo nel suo blog sul sito degli Amici di Beppe Grillo di Napoli. Sono ragazzi in gamba e provenienti da tutti gli schieramenti politici che si sforzano di cambiare le cose in un territorio dove non è facile vivere. Sono pieni di buona volontà anche se hanno come controparte non i nostri discutibili politici locali ma gente che non si pone alcuno scrupolo di usare le armi. Il sistema registra solo le visualizzazioni interne degli iscritti ma è letto ovunque in Italia e nel mondo. E' inoltre frequentato da persone note e di notevole spessore culturale. Il relativo indirizzo è: beppegrillo.meetup.com/10/boards. Spero di non avere commesso un atto a Lei non gradito e che la cosa non le dispiaccia.
Qualche tempo fa sono capitata a Casalbordino nel giorno di mercato. Una bancarella ha tenuto per tutto il tempo, a volume talmente elevato da sovrastare le altre, la musica del suo primo CD. Ho un parente che è e fa lo scultore. Ha lo studio sulla cima di un colle sul Trigno e ha anche una fattoria didattica dove i bambini studiano il disegno e vanno a vedere gli animali. Tra gli altri, ha una dolce asinella di nome Rosina che ha avuto una figlioletta circa un mese fa ed a cui è stato affidato il nome di Margherita. Le mando alcune foto. Le suggerisco di fare una gita con la sua famiglia qualche pomeriggio per vederla di persona. E' a 20 minuti di automobile. ... Termino porgendole i miei migliori auguri per il Suo recente anniversario di matrimonio e per tutto.
Salve, arch. D'Adamo.
Spero che stia bene e si ricordi di me. Sono rimasta particolarmente impressionata dalla lettera di una scrittrice albanese che Lei ha pubblicato alcuni giorni fa. Il tema della violenza sulle donne è un argomento che mi colpisce molto e temo che determinati comportamenti superficiali inducano e costituiscano il preludio per azioni deplorevoli. Lei ha creato una bella canzone: "La mia città" che descrive le emozioni che si possano provare passeggiando di notte. Tale esperienza non è facilmente realizzabile anche per una donna. Ne ho parlato con un mio amico che ha posto un link con l'articolo nel suo blog sul sito degli Amici di Beppe Grillo di Napoli. Sono ragazzi in gamba e provenienti da tutti gli schieramenti politici che si sforzano di cambiare le cose in un territorio dove non è facile vivere. Sono pieni di buona volontà anche se hanno come controparte non i nostri discutibili politici locali ma gente che non si pone alcuno scrupolo di usare le armi. Il sistema registra solo le visualizzazioni interne degli iscritti ma è letto ovunque in Italia e nel mondo. E' inoltre frequentato da persone note e di notevole spessore culturale. Il relativo indirizzo è: beppegrillo.meetup.com/10/boards. Spero di non avere commesso un atto a Lei non gradito e che la cosa non le dispiaccia.
Qualche tempo fa sono capitata a Casalbordino nel giorno di mercato. Una bancarella ha tenuto per tutto il tempo, a volume talmente elevato da sovrastare le altre, la musica del suo primo CD. Ho un parente che è e fa lo scultore. Ha lo studio sulla cima di un colle sul Trigno e ha anche una fattoria didattica dove i bambini studiano il disegno e vanno a vedere gli animali. Tra gli altri, ha una dolce asinella di nome Rosina che ha avuto una figlioletta circa un mese fa ed a cui è stato affidato il nome di Margherita. Le mando alcune foto. Le suggerisco di fare una gita con la sua famiglia qualche pomeriggio per vederla di persona. E' a 20 minuti di automobile. ... Termino porgendole i miei migliori auguri per il Suo recente anniversario di matrimonio e per tutto.
sabato 26 febbraio 2011
Vasto non è un paese per "vecchi".
Tempo addietro ho assistito ad una scena. Una persona molto anziana stava caricando una bombola di gas sulla sua autovettura. Un passante, con aria di rimprovero, disse al venditore: “perché non aiuti quel vecchietto?!” Il “vecchietto” urlò contro questo passante: “I tinghe 90 anne ma so ggiovane, tu si vicchie!”
Da qualche tempo sento parlare, specie in politica, di giovani e di vecchi, gli “uni” contro gli altri armati.
Io, sin da bambino, ho sempre frequentato e ascoltato con piacere coloro che sono classificati anagraficamente “vecchi”, facendo però una distinzione tra quelli che hanno cose da raccontare, altri che non hanno niente da dire ed altri ancora che, pur non avendo niente da dire, vogliono essere ascoltati solo perché hanno raggiunto una “certa” età. Molti “giovani” sono come questi ultimi. Ho maturato quindi, forse anche perché qualcuno ogni tanto classifica anche me “vecchio”, la convinzione che essere vecchi non è una questione anagrafica ma e soprattutto uno stato mentale.
Alla fine degli anni Settanta a Roma, mi trovai ad ascoltare il leader dei Devo (gruppo musicale statunitense) che, indicando una persona “anziana” stesa su una sdraio a prendere il sole sul lungotevere, disse: “in America i giovani di 20 anni sono come quello lì, sono già vecchi!”
Da allora osservo con attenzione chi ha meno anni di me. Devo dire che sono tantissimi i giovani che mi fanno sentire un ragazzino al loro cospetto e non certo per la loro maturità bensì per il loro stato d’animo. Si sentono già “pensionati”. Credono di aver già vissuto tanto da potersi riposare e “giudicare” gli altri. A questi consiglio di ascoltare, confrontarsi e poi “valutarsi”.
Ricordo mio nonno che mi diceva: “tinghe 82 anne ma pe la ggende so sembre Paulucce di Stobbene”.
Dallo "Scarpasciudd" al "Milionario" di Gerry Scotti.
venerdì 25 febbraio 2011
Sulla "gita" a Roma dei due litiganti.
Un architetto fu chiamato per un intervento edilizio in Tibet. Mentre si scavava per realizzare le fondamenta dell’edificio, vennero fuori dal terreno milioni di vermi. Per le popolazioni locali ogni forma di vita animale è sacra e quindi gli operai smisero di scavare per non uccidere quei vermi. I lavori non potevano andare avanti. L’architetto si rivolse al Dalai Lama che sorridendo disse: “se il destino ha voluto te per eseguire l’opera, vuol dire che sei in grado di trovare la soluzione”.
In questi giorni i due litiganti del PD vastese sono stati chiamati a Roma dove, l’ex Presidente del Senato Marini ha detto ……
A buon "intenditore".
C.Sabatini, risponde a Del Prete:"Poiché l’amico Del Prete, da me ritenuto persona valida e intelligente, si candida a Sindaco della nostra città alle prossime amministrative del 15 maggio 2011, non può non sapere certe cose, ma soprattutto non può non saper leggere la lingua italiana".
Forse Del Prete non capisce l'italiano di chi non sa scriverlo perchè non ... ragiona.
Tanto paga "Pantalone".
Il Consigliere Comunale Etel Sigismondi è una persona a modo e sempre misurato nei termini. Il sindaco (ex dimissionario) di Vasto è riuscito a strappare l’aggettivo “ridicolo” anche a chi come Sigismondi non usa “epitetare” alcuno con termini irriguardosi, tantomeno offensivi.
Il termine “ridicolo” però andrebbe esteso anche a chi, dopo aver vomitato fuoco e fiamme contro il sindaco “amico” e dichiarato di non voler assolutamente rientrare in Giunta con questo, ora in altro comunicato riduce al 99 % le possibilità di un nuovo ingresso e lascia spazio al dialogo.
Discorso a parte poi meritano gli “Assessori di primavera” che saranno ancora più “ridicoli”. Cosa potranno “fare” nello spazio di due mesi? Potranno solo “dire”.
Potranno solo dire che se avessero occupato prima quei posti le cose sarebbero andate diversamente. Potranno solo dire che, come il “loro” sindaco, hanno un forte senso del dovere e vogliono contribuire a … limitare i danni.
Il sindaco, le “forze” politiche e quanti altri si trovano, manco a farlo apposta nel periodo di “carnevale”, a dipanare la “matassa” che essi stessi hanno ingarbugliata, farebbero meglio a togliersi la maschera. Purtroppo i cittadini ormai quella di “Pantalone” c’è l’hanno ogni giorno.
Si torna ... "Giovani"!
giovedì 24 febbraio 2011
Mica l'ho detto io! Io sarei stato molto più "cattivo".
“Le dichiarazioni di Corrado Sabatini a proposito delle due piste ciclabili sono gravissime e denotano una totale mancanza di responsabilità da parte dell’amministrazione Lapenna o, peggio, una scarsa conoscenza dei problemi da parte dell’ex assessore ai Lavori pubblici”.
Lo afferma Nicola Del Prete, coordinatore provinciale di Alleanza per l'Italia e candidato sindaco di Alleanza per Vasto, in riferimento a recenti dichiarazioni dell'ex assessore dell'Italia dei Valori in un suo intervento, fortemente critico, all'indirizzo del sindaco Lapenna. "Sabatini - aggiunge Del Prete - ha denunciato un fatto molto grave, ovvero le due piste ciclabili (Lebba e Vasto Marina) utilizzate da tempo da ciclisti e pedoni non sarebbero state ancora riconsegnate dall’impresa al Comune. Non posso credere che si arrivi a tale punto: possibile che un ex assessore, per giunta anche ingegnere, non sappia che per l’utilizzo di un’opera pubblica, come sta avvenendo da tempo per le due piste ciclabili, c’è bisogno di un certificato di regolare esecuzione dei lavori e del collaudo? Possibile che un dirigente diligente come l’avv. Mercogliano (Urbanistica) non si sia tutelato magari anche attraverso la riconsegna provvisoria dell’opera? Sono più propenso a credere che, accecato dalla rabbia e debole sotto il profilo amministrativo, sia Sabatini nel torto, anche se i problemi legati alle due piste ciclabili ci sono e sono tanti. Ma sono ben altri rispetto a quelli denunciate da un ex assessore che non sa neppure quello che accade in giunta. La pista di Vasto Marina deve essere completata nel tratto finale, dove verrà realizzato il ponticello. I lavori sono fermi perché, ed è questa la grave responsabilità dell’amministrazione Lapenna, il Comune non paga. La ditta CR srl di Castel Petroso ha citato per danni il Comune. Per quanto riguarda la pista di Lebba, anche se completata, il Patto Territoriale Trigno Sinello deve ancora delle somme all’impresa Colanzi di Casoli, per cui l’opera non può essere rendicontata. Queste cose avrebbe dovuto dire Sabatini assumendosi la responsabilità di aver fatto parte di una giunta arruffona troppo sbilanciata a sinistra. L’ex assessore dell’Idv ha fatto poi un elenco di opere pubbliche realizzate durante il suo mandato amministrativo. Ebbene, tra queste, non vi è nessuna opera da lui pensata e portata a compimento. Sono tutti lavori pensati, programmati e realizzati da altri. Tanto per dovere di verità”.
Lo afferma Nicola Del Prete, coordinatore provinciale di Alleanza per l'Italia e candidato sindaco di Alleanza per Vasto, in riferimento a recenti dichiarazioni dell'ex assessore dell'Italia dei Valori in un suo intervento, fortemente critico, all'indirizzo del sindaco Lapenna. "Sabatini - aggiunge Del Prete - ha denunciato un fatto molto grave, ovvero le due piste ciclabili (Lebba e Vasto Marina) utilizzate da tempo da ciclisti e pedoni non sarebbero state ancora riconsegnate dall’impresa al Comune. Non posso credere che si arrivi a tale punto: possibile che un ex assessore, per giunta anche ingegnere, non sappia che per l’utilizzo di un’opera pubblica, come sta avvenendo da tempo per le due piste ciclabili, c’è bisogno di un certificato di regolare esecuzione dei lavori e del collaudo? Possibile che un dirigente diligente come l’avv. Mercogliano (Urbanistica) non si sia tutelato magari anche attraverso la riconsegna provvisoria dell’opera? Sono più propenso a credere che, accecato dalla rabbia e debole sotto il profilo amministrativo, sia Sabatini nel torto, anche se i problemi legati alle due piste ciclabili ci sono e sono tanti. Ma sono ben altri rispetto a quelli denunciate da un ex assessore che non sa neppure quello che accade in giunta. La pista di Vasto Marina deve essere completata nel tratto finale, dove verrà realizzato il ponticello. I lavori sono fermi perché, ed è questa la grave responsabilità dell’amministrazione Lapenna, il Comune non paga. La ditta CR srl di Castel Petroso ha citato per danni il Comune. Per quanto riguarda la pista di Lebba, anche se completata, il Patto Territoriale Trigno Sinello deve ancora delle somme all’impresa Colanzi di Casoli, per cui l’opera non può essere rendicontata. Queste cose avrebbe dovuto dire Sabatini assumendosi la responsabilità di aver fatto parte di una giunta arruffona troppo sbilanciata a sinistra. L’ex assessore dell’Idv ha fatto poi un elenco di opere pubbliche realizzate durante il suo mandato amministrativo. Ebbene, tra queste, non vi è nessuna opera da lui pensata e portata a compimento. Sono tutti lavori pensati, programmati e realizzati da altri. Tanto per dovere di verità”.
Senza parole ... altrimenti faccio danni.
Un sindaco incapace e sottolineo incapace non ci ha permesso di avere questo.
Complicazione.
mercoledì 23 febbraio 2011
Io, amico dei figli del medico personale del Re di Libia.
Gli accadimenti di questi giorni in Libia, mi hanno riportato alla memoria due ragazzi.
Nel 1969, un po’ in ritardo rispetto all’apertura dell’anno scolastico, si presentarono al Collegio San Gabriele di viale Parioli a Roma dove ero convittore, Mario Bracale e Dario Bracale, due figli del medico personale del Re di Libia Idris 1°.
Specie con Dario fummo molto amici e tra l’altro combinammo notevoli “birichinate” (altro che Giamburrasca). Dario era scuro di carnagione e riguardo a lui per la prima volta nella mia vita sentii un “aggettivo” razzista. Uno studente liceale non sopportando la sua “invadenza” disse: “Dopo mi dicono che non devo chiamare i negri “scimmia”, siete tutti così”. Dopo di allora ho sentito di peggio. L’anno scolastico terminò, io tornai a Vasto e non ci siamo mai più visti. Mi sembrò di riconoscere Dario a Parigi qualche anno addietro ma lui non mi vide ad io, a distanza di tanti anni, non fui sicuro che fosse realmente lui. Quindi lasciai perdere. Ora, in questi giorni, mi viene da pensare a cosa passi loro per la testa, anche se, all’epoca, non mi sembravano tanto dispiaciuti di aver lasciato il Regno di Libia per l’Italia.
Nella foto: Il 2° da sinistra in piedi, Mario Bracale. Il 3° da sinistra in piedi Dario Bracale. Il 7° da sinistra in piedi Francescopaolo D'Adamo.
Nel 1969, un po’ in ritardo rispetto all’apertura dell’anno scolastico, si presentarono al Collegio San Gabriele di viale Parioli a Roma dove ero convittore, Mario Bracale e Dario Bracale, due figli del medico personale del Re di Libia Idris 1°.
Specie con Dario fummo molto amici e tra l’altro combinammo notevoli “birichinate” (altro che Giamburrasca). Dario era scuro di carnagione e riguardo a lui per la prima volta nella mia vita sentii un “aggettivo” razzista. Uno studente liceale non sopportando la sua “invadenza” disse: “Dopo mi dicono che non devo chiamare i negri “scimmia”, siete tutti così”. Dopo di allora ho sentito di peggio. L’anno scolastico terminò, io tornai a Vasto e non ci siamo mai più visti. Mi sembrò di riconoscere Dario a Parigi qualche anno addietro ma lui non mi vide ad io, a distanza di tanti anni, non fui sicuro che fosse realmente lui. Quindi lasciai perdere. Ora, in questi giorni, mi viene da pensare a cosa passi loro per la testa, anche se, all’epoca, non mi sembravano tanto dispiaciuti di aver lasciato il Regno di Libia per l’Italia.
Nella foto: Il 2° da sinistra in piedi, Mario Bracale. Il 3° da sinistra in piedi Dario Bracale. Il 7° da sinistra in piedi Francescopaolo D'Adamo.
Io e i miei amici non siamo mai stati sfiorati dal "dubbio".
martedì 22 febbraio 2011
La scelta del PdL
Complimenti per la scelta!
Una figura degna di guidare la città. Un candidato Sindaco che Vasto merita. Tuttavia sarebbe necessario conoscere squadra e idee per poter giudicare se il "Presidente" Mario Della porta sia sufficiente per garantire una valida amministrazione della città.
Per ora "in bocca al lupo".
Mancano 81 giorni al "diluvio".
Sono bastati pochi scricchiolii...
… di mai guadagnati e, soprattutto, male utilizzati scranni comunali, per provocare un fuggi fuggi generale tipico della barche che affondano. Per carità di patria e per non infierire, non faccio i nomi di tutti i pretesi politologi che entrando in Idv convinti della propria importanza, che stanno scappando via a gambe levate onde non ritrovarsi invischiati in situazioni quanto meno “caotiche”. Ma questo è solo un aspetto del problema. L'altro aspetto è che sembrava che il problema fossi io mentre invece abbiamo assistito in meno di 24 ore a dichiarazioni tali, che il termine schizofrenia politica ci sta veramente bene. Tre soggetti riescono nell'impresa di parlare a nome del partito ognuno smentendo quello che lo ha preceduto nella dichiarazione. Vuoi vedere che un simile sbracciarsi in acqua è sintomo della voglia di trovare un salvagente ... politico? A questo punto, seppellite regole e coerenza, rinunciamo a cercare una qualsiasi logica e prepariamoci a giravolte e dichiarazioni tanto incredibili quanto comiche. Teniamo ben presente che stiamo parlando del partito “dei” Cilipoti, un partito che nel momento del bisogno non ha mai fatto mancare un decisivo aiuto a ... Berlusconi!
lunedì 21 febbraio 2011
Tressette a ... perdere.
In altri ambiti e per circostanze importanti, quando due o più contendenti vogliono risolvere una situazione con strategie diverse, si usa spesso dire che giocano una “partita a scacchi”. Nell’ambito della “politica” locale, mi sembra di poter dire che, in ogni schieramento, si giochi a “tressete a perdere”.
Quando poi i suggerimenti ai contendenti arrivano addirittura da gente che nemmeno conosce le motivazioni della contesa ma si vuole inserire per poter dire “l’avevo detto io!” allora verrebbe da dire: ma non è meglio che a primavera la vostra partita la giochiate su una panchina della villa comunale o di qualche altro “giardinetto”?
Mancano 82 giorni al "diluvio".
Avete capito adesso perché ci si sono messi in così tanti per farmi fuori?
Toltomi qualche sassolino dalle scarpe, posso passare a dare la vera notizia alla cittadinanza. È in arrivo il commissario a Vasto. Io so benissimo che la parola dei politici non vale poi molto. Quello che non capisco è perché le persone lascino correre con tanta leggerezza quello che non tollererebbero neanche da un familiare stretto. Però così è. Stiamo ai fatti. Il sindaco dimissionario ha DIMOSTRATO proprio di non conoscere il concetto di “parola data”. Siamo praticamente alle comiche. Il giorno prima si inquina acusticamente la città annunciando un pubblico comizio, il giorno successivo, dopo aver trattato con i compagni di merende si fa uscire un comunicato che annulla il comizio. Fin qui il sindaco. Adesso Corrado Sabatini annuncia urbi et orbi che lui non farà mai più parte di una qualsiasi giunta Lapenna. È appena il caso di ricordare che la maggioranza attuale era arrivata a 15 consiglieri più il voto del sindaco (decisivo). Adesso invece, se le parole dell'ex assessore valgono almeno un tantino più di quelle del sindaco, il consigliere Idv non voterà con la maggioranza. E quindi a meno di soccorsi improvvidi e vergognosi da parte delle opposizioni la situazione è semplice: non esiste maggioranza possibile al comune di Vasto. Ogni altra possibile soluzione, testimonierebbe solo una cosa, e cioè che le parole degli attuali politicanti di Vasto ... non valgono nulla. Avete capito adesso perché ci si sono messi in così tanti per farmi fuori?
Senza la Pro Vasto, consoliamoci con ... Scarpasciudd
sabato 19 febbraio 2011, ore 17, campo Incoronata
IL BRODO PRIMORDIALE DI PAPI
SALAVUCHE - FONDE DE LA FEICHE 1 - 2,
arb. sig.Orazio Di Blasio
Salavùche(maglia blu): Ronzitti L, D'Adamo, Ronzitti N, Lemme, Serafini S, Puddu, Soldano, Ronzitti Ni, Angiolillo, Marino G
Fònde de la fèiche(maglia gialla): Loreta, Antenucci, Sboro, Budano, Marino A, Ruzzi,Storto, Fanucci(2°t-in blu), D'Angelo, Cicchini, Di Marco
(NDR: al "Carosio" della situazione è sfuggito il gol del Salavùche, comunque ...)
Confronto tra il sud e il nord del territorio vastese(per chi non è avvezzo alla toponomastica, le 2 contrade corrispondono all'incirca al primo tratto della vecchia strada per S.Salvo alla confluenza della strada per Montevecchio, e ad una traversa alla fine della strada comunale via S.Leonardo-dopo aver attraversato il vallone Cena): i gialli in superiorità numerica(nel 1°t) si fanno vivi con il professor Cicchini che, su corner , di testa ,impensierisce Ronzitti che para bene; al 12' insiste Storto, la sua sventola mirata all'incrocio è fuori di poco; al 15' percuote ancora il giallo Storto, respinge Ronzitti e Max Fanucci è lesto sulla ribattuta ed insacca lo 0-1. Si svegliano i blu , e il profeta Ronzitti, evitando due avversari, di sinistro(il suo piede meno preferito)manda di poco fuori.Dopo 5', Storto si infiltra in area blu, crossa teso a mezz'altezza e Pietro 'Hulk' D'Angelo è bravo a deviare in rete di prima: 0-2.Al 31', dopo un'azione personale, Angiolillo si defila sulla sin. evitando il portiere e batte sicuro in porta, ma Sboro salva di testa sulla linea; insiste il blu Ronzitti, che 'fa' lu' frègne': stoppa di petto e gira di prima una sardella che lambisce il palo. Nel 2t.,ristabilita la superiorità per i blu( ceduto Fanucci) viene servito 'lungo' il capitàa Antenucci( chiamato affettuosamente da Renato 'Càpi'):lui non sente bene, capisce ' Pàpi' e s'imbestialisce esclamando :"e ppòrco di èeve!". Al 9' il giallo Budano s'impappina in disimpegno difensivo, Soldano ruba palla e solo davanti a Loreta pensa a 'vuscicà lu brrèude di li turtillèine' del 2° piatto e spedisce alto, sprecando una ghiotta occasione. Al 12' insistono i blu, ed è sempre Ronzitti che bombarda, il suo destro teso sorvola l'incrocio. I blu insistono con Lemme , che con un ubriacante dribbling sulla sinistra, s'avventa in area, ma il suo tiro risulta altrettanto positivo all'alcool-test:3 punti di meno sulla patente.Al 20' Ronzitti crossa da destra per Angiolillo, il suo tiro incrociato va fuori. Al 23', su corner di Lemme, Soldano in acrobazia devia, Loreta blocca a terra. Ma al 31', uno svarione di Ronzitti il profeta manda la palla in touche "sott' a lu' vuallòne": gioco fermo, chiamata la Scientifica, C.S.I., il genio minatori ,la protezione civile, ma la palla viene rinvenuta dopo 10' in una tana di volpe. Riprende il gioco , e Soldano, sulla destra, sbaglia il passaggio ignorando D'Adamo che sbraita in cirillico, e lui impassibile se ne esce:"Paolo, non te lo do!"." E mandìttele arrète alla schìna tò!", ribatte sagace l'architetto. Ultima emozione, nel forcing finale: lancio millimetrico di Ronzitti per Angiolillo che stanga, ma Loreta gli ruba il tempo e rischiosamente si butta a peso morto e sventa in angolo.
classifica cannonieri 23 gol: Luigi Angiolillo 19 gol: D'Angelo 10 gol: Ronzitti L 9 gol:Reale 8 gol:Budano, Storto 7 gol:Serafini A 6 gol: Ronzitti Ni 5 gol: Lemme 4 gol: Soldano 3 gol: Cicchini, Colonna, Docuta, Di Girolamo 2 gol: Serafini S 1 gol: Di Rosario, D'Ercole, Di Marco, Di Foglio, Fanucci, Marino A, Rossi
Nella foto: The Ronzittis
domenica 20 febbraio 2011
Povero piccolino!
A quanto pare continuo a fare “cultura” visto che si continua a parafrasare citazioni tratte dai miei articoli. Lo dico ironicamente ma con tanta rabbia.
L’assessore Sabatini, rivolto al sindaco di Vasto, tra l’altro dice:
Da Piazza Rossetti:
HAI IN POCHE PAROLE PREFERITO FARE LA FINE DI SANSONE.
Consentimi di dirti un’ultima cosa, se hai pensato di mascherare le contraddizioni interne al tuo partito, attaccando gli alleati considerati scomodi, anche qui hai fatto male i conti.
Hai sempre detto che l’IDV doveva essere un valore aggiunto: è stato talmente aggiunto che non ti sei degnato neanche di farmi una telefonata per comunicarmi la revoca dell’incarico.
Se tu lo avessi fatto sarebbe stato segno di rispetto e niente più.
Ma a chi pensa di dare lezioni di comportamento Sabatini. Proprio lui che ha tramato con la sua “cosca” ai miei danni. Proprio lui che accordandosi col “suo” sindaco, assieme all’inutile consigliere regionale Palomba, mi ha fatto estromettere dalla Giunta comunale e dal partito senza una motivazione e senza darmi l’opportunità nemmeno di chiedere spiegazioni. Fuori e basta! Mi ha fatto uscire dalla Giunta per chiedere al “suo” sindaco un posto al sole, un assessorato di prestigio: l’assessorato ai lavori pubblici. Ecco il risultato, non è stato capace di fare alcunché e ora vuole smarcarsi dagli errori del “suo” sindaco, salvo poi riappacificarsi a condizione che …
La politica, quella becera è fatta così.
A Sabatini, che sicuramente non conosce il significato di “contrappasso”, propongo una espressione di “saggezza” popolare: “Sitacce gna mi fi ti facce”.
(Continua)
Mancano 83 giorni al "diluvio".
La politica e l'amministrazione.
Se amministrare vuol dire ottenere risultati per la città, allora io ho dimostrato di saper amministrare. E la “politica” invece ha fatto di tutto per ostacolarmi.
E’ di oggi la notizia che a Roma, nella “Galleria Nazionale D'Arte Moderna”, si terrà fino al 12 giugno 2011 una mostra i cui pezzi di maggior pregio sono di Dante Gabriel Rossetti. Tra i curatori della mostra figura Robert Upstone della Tate Britain. Chiarito il livello di cui stiamo parlando, desidero ricordare che sia Robert Upstone sia una mostra su Dante Gabriel Rossetti, io li ho portati a Vasto. Grazie a questo evento, da me fortemente voluto, di Vasto si è parlato sui più importanti quotidiani nazionali ed internazionali. Questo risultato, come più volte ho ricordato, l’ho ottenuto non pagando un'inserzione pubblicitaria, non pagando per andare a fiere, ma proponendo esclusivamente il “prodotto cultura”, di cui la nostra città si fregia. Purtroppo benchè, a queste condizioni, il nome di Vasto è apparso in articoli nei quali si parlava della cultura e delle iniziative che sono riuscito a realizzare, tanta l'invidia e la gelosia suscitata, che ancora oggi l’amministrazione uscente continua a nascondere e mascherare dietro pseudo iniziative il successo mediatico ottenuto.
E’ solo il caso di evidenziare che personaggi di così elevata caratura come Robert Upstone sono stati considerati alla stregua di comuni visitatori. Per limitare le spese abbiamo dovuto invitare il curatore della Tate Britain di Londra (e non solo Lui) a pranzo in case private. E mi fermo qui. Evidentemente le mie idee vanno bene per la politica di Roma, ma non andavano bene per i politicanti di Vasto.
Sanremo festeggia i 150 anni dell'Italia con ... "Vecchioni".
sabato 19 febbraio 2011
Vaffanculo! Altro che Vaffambicchiere.
Questa mattina, non avevo alcun motivo per arrabbiarmi. Poi ho letto la notizia su una mostra a Roma e mi sono arrabbiato molto, direi "incazzato come una bestia". Per colpa di "qualcuno" ho dovuto interrompere i contatti con importanti personalità del mondo culturale anglosassone. Mi vergogno di contattarli visto il comportamento di certi personaggi locali nei loro confronti.
La Galleria Nazionale d’Arte Moderna annuncia una importante mostra dedicata al rapporto di fascinazione fra l’arte inglese del XIX secolo e la cultura artistica italiana, dal “gusto dei primitivi” al pieno Cinquecento, partendo dai paesaggi di ispirazione italiana di William Turner, attraverso gli studi di John Ruskin su cicli pittorici, monumenti e architetture.
A distanza di 25 anni dalla fortunata retrospettiva dedicata a Burne-Jones, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna torna con una grande mostra sull’arte inglese del secondo Ottocento in cui sono esposte più di 100 opere, provenienti da prestatori privati e musei internazionali, molte delle quali per la prima volta in Italia.
Il nucleo principale della rassegna comprende i preraffaelliti Dante Gabriel Rossetti, Edward Burne-Jones, William Morris e indaga la particolare declinazione del classicismo nell’ambito della Royal Academy operata da artisti come Frederic Leighton e da rappresentanti della cultura estetica e simbolista come George Moore , George F. Watts e John William Waterhouse.
La mostra è curata da Maria Teresa Benedetti, Stefania Frezzotti, Robert Upstone.
Nella foto Robert Upstone con un buon bicchiere di vino "Del Casale".
La Galleria Nazionale d’Arte Moderna annuncia una importante mostra dedicata al rapporto di fascinazione fra l’arte inglese del XIX secolo e la cultura artistica italiana, dal “gusto dei primitivi” al pieno Cinquecento, partendo dai paesaggi di ispirazione italiana di William Turner, attraverso gli studi di John Ruskin su cicli pittorici, monumenti e architetture.
A distanza di 25 anni dalla fortunata retrospettiva dedicata a Burne-Jones, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna torna con una grande mostra sull’arte inglese del secondo Ottocento in cui sono esposte più di 100 opere, provenienti da prestatori privati e musei internazionali, molte delle quali per la prima volta in Italia.
Il nucleo principale della rassegna comprende i preraffaelliti Dante Gabriel Rossetti, Edward Burne-Jones, William Morris e indaga la particolare declinazione del classicismo nell’ambito della Royal Academy operata da artisti come Frederic Leighton e da rappresentanti della cultura estetica e simbolista come George Moore , George F. Watts e John William Waterhouse.
La mostra è curata da Maria Teresa Benedetti, Stefania Frezzotti, Robert Upstone.
Nella foto Robert Upstone con un buon bicchiere di vino "Del Casale".
Mancano 84 giorni al "diluvio".
venerdì 18 febbraio 2011
Parafrasi
Vi chiederete: che significa questa foto? Risposta io sono fonte di ispirazione. Il mio titolo in merito alla situazione di Vasto è stato parafrasato. Meno male che non è stato copiato. ... e di questi tempi ....
Mancano 85 giorni al "diluvio". (ma ne siamo sicuri?)
In fisica l'entropia è una grandezza che viene interpretata come una misura del caos in un sistema fisico o più in generale nell'universo. In termodinamica classica, il primo ambito in cui l'entropia venne introdotta, S è una funzione di stato, che, quantificando l'indisponibilità di un sistema a produrre lavoro, si introduce insieme al secondo principio della termodinamica. In base a questa definizione si può dire, in forma non rigorosa ma esplicativa, che quando un sistema passa da uno stato ordinato ad uno disordinato la sua entropia aumenta;
In politica invece .... "uguale"!!!!
Qualcuno mi spieghi.
Da Piazza Rossetti:
... è buona regola democratica, alla fine di ogni mandato, soprattutto quando l'elezione precedente è stata il risultato del lavoro di tutta una coalizione, che ognuno senta il dovere di rimettersi in gioco e sottoporsi al giudizio di chi deve sostenerlo. Per questo non è consentito a nessuno di utilizzare le istituzioni, con atteggiamenti personalistici, per scaricarvi le divisioni o le contrapposizioni interne ai partiti.
Queste sono le parole del Senatore Mascitelli. Ma a chi si riferisce? Ma i "membri" del suo partito di cosa avevano parlato in precedenza? Il sindaco (attualmente irrevocabilmente) dimissionario deve o non deve accettare le primarie? Chi ha utilizzto le istituzioni Lapenna o Forte? Insomma come suo costume il Senatore Mascitelli parla bene ma non dice niene. Friggere l'aria per avere visibilità non serve più. Sveglia! parliamo di problemi seri. per esempio della proposta di untilizzare in maniera oculata le poche risorse dell'assessorato ai lavori pubblici. Ah gia! non c'è più l'assessore.
giovedì 17 febbraio 2011
Mea culpa ...
In questi giorni siamo distratti da inutili chiacchiere, io stesso ho abboccato buttandomi dentro falsi problemi che interessano un partito, se vogliamo una “coalizione” di partiti, ma non dovrebbero coinvolgere la città. L’informazione è tutta dedicata alle beghe politiche e perde di vista i veri problemi del cittadino. Purtroppo da tempo è così, tuttavia non come in questi ultimi giorni. Potrei continuare anch’io a muovere la “menta” di cui è piena la nostra Amministrazione e anzi potrei rincarare la dose. Ma a che cosa servirebbe?
Il sindaco ( per ora irrevocabilmente) dimissionario che cavalca da “stratega” questo momento, non ha mai avuto popolarità come in questo periodo ed io, suo nemico dichiarato, non solo e ribadisco non solo per motivi personali, sto contribuendo a fargli acquisire visibilità. Come succede per Berlusconi, si formano schieramenti tra il pro ed il contro, senza che queste prese di posizione abbiano un minimo di supporto logico. Ci si muove, come tra tifosi, senza reale spirito critico, senza basi concrete. Ognuno dice la sua e attacca chi non la pensa alla stessa maniera, senza ascoltare, anzi “invitando” a tacere chi, può darsi ma magari no, potrebbe spiegare “concretamente” le sue motivazioni. Ci sono poi persone coscienti di mentire che sfruttano la loro posizione per difendere l’indifendibile, salvo poi assumere un colorito giallognolo e abbassare gli occhi quando questi incrociano quelli di chi potrebbe sbugiardarli.
E’ il caso di svegliarsi e dimenticare in fretta il brutto sogno. “Svegliarsi” e riprendere a parlare dei bisogni del cittadino.
Visto che "lu celle me na da candà" facciamo "cantare" gli altri.
Associazione civica Porta Nuova – Vasto
www.portanuovavasto.altervista.org
Guerra per bande.
1. Le dimissioni di Luciano Lapenna pongono termine a una vicenda ormai annosa caratterizzata dal progressivo sgretolamento della maggioranza, con epicentro all’interno del partito di maggioranza relativa.
I retroscena di questa vicenda sono innumerevoli, i suoi percorsi tortuosi; e non è neppure detto che sia finita qui. Ma, già così, ciò che vi è in essa di più significativo è semplice, piano, e visibile a tutti: null’altro ha affondato il Sindaco se non una lunga serie di private, sotterranee, dissimulate, faziose lotte di potere interne al gruppo dirigente.
2. Sebbene nessuno mostri di ricordarlo, una situazione del genere, a Vasto, non è così inedita. Era accaduto anche alla precedente Amministrazione comunale, sindaco Filippo Pietrocola, che i notabili della maggioranza –allora di centrodestra- ritirassero via via il loro appoggio; sicché al Sindaco venne sul finire del suo mandato a mancare la maggioranza, e i rispettivi partiti ne uscirono spaccati. Beninteso, sempre su questioni di nessuna evidenza pubblica.
3. La storia dunque, almeno in parte, si ripete. Forse non è un caso: nella pentola del ceto politico locale (e non solo) sembra esserci ormai da tempo solo questa minestra. È vero che ogni tanto –neanche tanto spesso- cambiano i cuochi, ma di certo nessuno può dare quello che non ha.
I partiti, in quanto soggetti portatori di idee, di analisi, di proposte, sono finiti. Al loro posto si sono insediate per lo più delle vere e proprie bande, più o meno separate dalla società civile, e in perenne lotta tra loro. Così la città finisce per essere retta da pochissime persone, secondo logiche note ad esse solo.
4. È vero che non tutte le bande sono uguali; che ci sono bande migliori e bande peggiori; e che, dovendo proprio scegliere, non è del tutto indifferente la scelta tra di esse. Ma ci si può chiedere se sia questa l’unica scelta possibile.
Posto che nessuno ha in tasca la soluzione, noi crediamo che forse sarebbe il caso di provare a voltar pagina.
mercoledì 16 febbraio 2011
Il dramma
Io, milanista dal 2 ottobre 1961, quando comprai il primo “pacchetto” di figurine (forse dovrei dire cartucce) Panini, e mi uscirono Lodetti e Rivera. Io gran tifoso dello scozzese Joe Jordan, roccioso e grintoso centravanti del Milan anche in serie B. Uno che non ha i denti davanti, persi in uno scontro di gioco. Io gran tifoso di Gennaro Gattuso, di cui ammiro il temperamento e l’onestà. Ieri sera ho vissuto un dramma. Non la sconfitta della mia squadra che sono sicuro passerà il turno. No! Ho vissuto il drama della lite furibonda tra queste due persone che io stimo così tanto.
Sono in tanti a chiedersi cosa si saranno detti per giungere alle mani. Io, Mc Adams’, capisco lo scozzese e ho letto il labiale. Stavano discutendo per i problemi del PD di Vasto e dicevano che …
Poi ho saputo che hanno fatto pace, quando hanno loro spiegato che il PD è un partito politico, non è Paolo D’Adamo.
Tutto bene quello che "finisce".
Mancano 87 giorni al "diluvio". (ma ne siamo sicuri?)
L'unica cosa storta è l'etichetta.
Continua a circolare questa foto realizzata in occasione della mia campagna elettorale per le "provinciali" 2009. Dopo questa tornata elettorale il partito di "Cilipoti" ha deciso di estromettermi. 856 voti, presi solo con un triciclo, erano troppi.
Devo dire che, parafrasando una vecchia pubblicità, l'unica cosa stora è "l'etichetta".
Continua a circolare questa foto realizzata in occasione della mia campagna elettorale per le "provinciali" 2009. Dopo questa tornata elettorale il partito di "Cilipoti" ha deciso di estromettermi. 856 voti, presi solo con un triciclo, erano troppi.
Devo dire che, parafrasando una vecchia pubblicità, l'unica cosa stora è "l'etichetta".
Il ricatto.
Il sindaco dimissionario (fino a questo momento) sta mettendo in atto, ai danni della Città del Vasto, un ricatto del tipo “o mi ricandidate o sfascio tutto”. Dopo l’incontro avvenuto in quella che già cominciano a chiamare “l’Arcore di via San Biagio”, emerge tutta la prepotenza di una persona che, giocando sulla dialettica, cerca di far passare come un atto a favore della cittadinanza quello che invece è un vero sopruso nei confronti di questa. Con le sue dimissioni non ha pensato ai problemi che causa alla città ma solo al suo tornaconto.
Prova numero 1. Oggi (15.2.2011) era convocato un’importante Consiglio Comunale per analizzare il dissesto della sanità che impatta in maniera devastante su Vasto. Lui era formalmente presente, ma tutti i consiglieri di maggioranza (a questo punto moralmente colpevoli quanto lui) erano assenti, dimostrando così un totale disprezzo dei problemi della gente.
Prova numero 2. Se possibile ancor più grave, il Presidente del Consiglio Comunale causa mancanza del numero legale, non ha potuto formalmente informare il Consiglio Comunale delle dimissioni del Sindaco, per cui ai sensi dell’art. 53 co. 3 tuel non è ancora iniziato il conteggio dei 20 giorni entro i quali lui deve confermare o ritirare le sue dimissioni. Ancora un atto subdolo di ricatto al suo partito a danno della città che lui dice di amare.
È orribile fare lotta politica utilizzando l’amministrazione della città, soprattutto facendo credere al cittadino che si sta operando per il suo bene.
Prova numero 1. Oggi (15.2.2011) era convocato un’importante Consiglio Comunale per analizzare il dissesto della sanità che impatta in maniera devastante su Vasto. Lui era formalmente presente, ma tutti i consiglieri di maggioranza (a questo punto moralmente colpevoli quanto lui) erano assenti, dimostrando così un totale disprezzo dei problemi della gente.
Prova numero 2. Se possibile ancor più grave, il Presidente del Consiglio Comunale causa mancanza del numero legale, non ha potuto formalmente informare il Consiglio Comunale delle dimissioni del Sindaco, per cui ai sensi dell’art. 53 co. 3 tuel non è ancora iniziato il conteggio dei 20 giorni entro i quali lui deve confermare o ritirare le sue dimissioni. Ancora un atto subdolo di ricatto al suo partito a danno della città che lui dice di amare.
È orribile fare lotta politica utilizzando l’amministrazione della città, soprattutto facendo credere al cittadino che si sta operando per il suo bene.
Non se ne era accorto nessuno.
Non se ne era accorto nessuno, ma poi, noi che lo conosciamo, abbiamo rilevato l'assenza di quello che è stato spacciato come il consigliere regionale di sinistra eletto dai Vastesi. Parliamo di Paolo Palomba, il quale con la sua assenza, (unico fra i consiglieri regionali eletti nel territorio) ha dimostrato il suo attaccamento alla terra che lo ha eletto. Ci risulta dalla stampa che nel Comune nel quale è assessore le cose non vadano poi tanto diversamente. Ce ne faremo una ragione. Ma i Vastesi ricorderanno la lezione.
martedì 15 febbraio 2011
"Ad id locorum".
1. Non avrai altro sindaco fuori di me
2. Non nominare il nome del sindaco invano
3. Ricordati di santificare le feste decise dal sindaco
4. Onora il tuo sindaco e basta
5. Non uccidere politicamente il sindaco
6. Non commettere atti impuri pensando al sindaco
7. Non rubare il posto del sindaco
8. Non dire falsa testimonianza se non suggerita dal sindaco
9. Non desiderare la donna del sindaco
10. Non desiderare la roba del sindaco
11. Le dimissioni del sindaco sono definitive in questo momento salvo decisioni diverse prese successivamente dal sindaco stesso, dopo l'invito di "amici" che, su suggerimento del sindaco, lo invitano a ritirare le dimissioni.
Mancano 88 giorni al "diluvio". (ma ne siamo sicuri?)
Are .. post.
E speriamo che ...
Che le vostre viscide manovre non provochino chessò...
lo slittamento delle elezioni a Novembre ad esempio?!? Distruggendo così la stagione estiva (ma non solo) della città che tutti dicono di amare!
Andate, andate pure tutti a sentire vuote parole, prive di ogni significato stamattina alle 11 nelle case private della gente. Andate pure. Ma tenetelo bene a mente. Se per l’incuria o malafede di qualcuno si dovesse verificare un disastro del genere ci toglieremo i guanti.
Fino ad ora abbiamo solo scherzato.
E speriamo che ...
Che le vostre viscide manovre non provochino chessò...
lo slittamento delle elezioni a Novembre ad esempio?!? Distruggendo così la stagione estiva (ma non solo) della città che tutti dicono di amare!
Andate, andate pure tutti a sentire vuote parole, prive di ogni significato stamattina alle 11 nelle case private della gente. Andate pure. Ma tenetelo bene a mente. Se per l’incuria o malafede di qualcuno si dovesse verificare un disastro del genere ci toglieremo i guanti.
Fino ad ora abbiamo solo scherzato.
Scontro tra ... "Titanic".
Aggiungo un pensiero. È chiaramente impossibile commentare seriamente le parole di un uomo la cui parola vale poco, fatto più volte ampiamente dimostrato. C'è sempre il rischio che qualche firmatario del Pd uzbeco o cileno o vietnamita o della guinea-bissau, insomma il primo che passa chieda al sindaco di restare in carica, e allora il sindaco visto che gli viene chiesto, e lui fa quello che gli viene chiesto, ritira le dimissioni. No, io mi chiedo invece: ma tutti coloro che ancora adesso si affaticano nel trovare una coerenza di qualsiasi tipo nelle azioni e nelle parole di Lapenna, si rendono conto che somigliano tanto a quelli che raccontano di castissime cene ad Arcore? Io dico che oltre un certo limite, bisognerebbe solo avere il buon gusto di tacere.
Senza la Pro Vasto ci consoliamo con lo "Scarpasciudd".
AUGURI LUCA!
COLORADO RAPIDS 4 – REAL SALT LAKE 2
Arbitro sig.Orazio Di Blasio
COLORADO RAPIDS (maglie blu): Ronzitti L,Ronzitti, D'Adamo, Ronzitti N,Serafini S. , Puddu, Fanucci, Soldano,Serafini A, Ronzitti Ni, Angiolillo, Lemme.
REAL SALT LAKE (maglie gialle): Loreta, Antenucci,Di Foglio,Di Marco, Ruzzi, Budano, Sboretto, Sebastiani, Reale, D'Angelo, Cicchini, Storto.
Seconda sconfitta di fila per i gialli capitanati dal sempre verde Antenucci ma la storia questa volta è totalmente differente. Proprio dall’onnipresente Capitano nasce l’infortunio e il conseguente vantaggio iniziale dei blu:Angiolillo con un’anticipo secco ruba palla a centrocampo e lancia solitario Andrea Serafini che con un guizzo fulmineo scarta il buon Loreta e deposita la palla in rete. Neanche il tempo di riorganizzarsi in campo che i gialli subiscono il 2-0: il profeta Nicola Ronzitti innesca Soldano, galoppata solitaria sulla fascia destra, cross pennellato per la testa del pistolero Angiolillo ed il 2-0 è un gioco da ragazzi. Il “Cristiano Ronaldo” dell’Incoronata, alias Soldano, è in gran forma e lo dimostra alcuni minuti dopo bruciando in velocità un paio di avversari ed insaccando la palla in rete sotto gli occhi attoniti di tutti i compagni(“Si vist che so cumbinat’!”). Gli animi si surriscaldano in campo ed i gialli non ci stanno a subire passivi il gioco dei Colorado Rapids. Ad una manciata di minuti dalla fine del primo tempo, arriva la meritata rete che riaccende le speranze: Sebastiani offre un passaggio d’oro in area a L.Storto, il quale alza lo sguardo e crossa in mezzo per l’accorrente Budano il cui bolide finisce nel sacco. La prima frazione di gioco si conclude con un 3-1 a favore dei blu. Il secondo tempo mostra una rabbia sopita dei gialli ed una serie di conclusioni sfortunate ad opera di D’Angelo, Reale e Cicchini.Al 20’ però la partita è riaperta: Serafini S. commette fallo su L.Storto; quest’ultimo dai 25 metri estrae un bolide a girare che si insacca a fil di palo per il 2-3. Nulla da fare per Lorenzo Ronzitti che può solo guardare. A 10 minuti dalla fine, i blu rischiano di capitolare:corner di Budano, batti e ribatti in area, la palla finisce sui piedi di L.Storto il cui tiro si stampa sulla traversa. La legge del calcio non perdona mai:nella successiva azione, svarione difensivo di Di Foglio ed ancora una volta Serafini A. è lesto a rubare palla e concludere a rete per il definitivo 4-2. Al termine delle ostilità questa volta, le solite micce accese dalla foga agonistica sono completamente azzerate e messe da parte per festeggiare un compleanno: serie di pasticcini e dolcetti accompagnati da un ottimo fragolino nello spogliatoio. Quando si dice : “Finisce sempre a Tarallucci e Vino”…..
Classifica cannonieri 23 gol: Luigi Angiolillo 18 gol: D'Angelo 10 gol: Ronzitti L 9 gol: Reale;8 gol: Budano, Storto 7 gol:, Serafini A 6 gol: Ronzitti Ni 5 gol: Lemme, 4 gol: Soldano 3 gol: Cicchini, Colonna, Docuta, Di Girolamo, 2 gol: Serafini S 1 gol: Di Rosario, D'Ercole, Di Marco, Di Foglio, Marino A, Rossi
Immagine del dopo partita: Che schifo! ... comunque auguri di buon compleanno a Luca.
COLORADO RAPIDS 4 – REAL SALT LAKE 2
Arbitro sig.Orazio Di Blasio
COLORADO RAPIDS (maglie blu): Ronzitti L,Ronzitti, D'Adamo, Ronzitti N,Serafini S. , Puddu, Fanucci, Soldano,Serafini A, Ronzitti Ni, Angiolillo, Lemme.
REAL SALT LAKE (maglie gialle): Loreta, Antenucci,Di Foglio,Di Marco, Ruzzi, Budano, Sboretto, Sebastiani, Reale, D'Angelo, Cicchini, Storto.
Seconda sconfitta di fila per i gialli capitanati dal sempre verde Antenucci ma la storia questa volta è totalmente differente. Proprio dall’onnipresente Capitano nasce l’infortunio e il conseguente vantaggio iniziale dei blu:Angiolillo con un’anticipo secco ruba palla a centrocampo e lancia solitario Andrea Serafini che con un guizzo fulmineo scarta il buon Loreta e deposita la palla in rete. Neanche il tempo di riorganizzarsi in campo che i gialli subiscono il 2-0: il profeta Nicola Ronzitti innesca Soldano, galoppata solitaria sulla fascia destra, cross pennellato per la testa del pistolero Angiolillo ed il 2-0 è un gioco da ragazzi. Il “Cristiano Ronaldo” dell’Incoronata, alias Soldano, è in gran forma e lo dimostra alcuni minuti dopo bruciando in velocità un paio di avversari ed insaccando la palla in rete sotto gli occhi attoniti di tutti i compagni(“Si vist che so cumbinat’!”). Gli animi si surriscaldano in campo ed i gialli non ci stanno a subire passivi il gioco dei Colorado Rapids. Ad una manciata di minuti dalla fine del primo tempo, arriva la meritata rete che riaccende le speranze: Sebastiani offre un passaggio d’oro in area a L.Storto, il quale alza lo sguardo e crossa in mezzo per l’accorrente Budano il cui bolide finisce nel sacco. La prima frazione di gioco si conclude con un 3-1 a favore dei blu. Il secondo tempo mostra una rabbia sopita dei gialli ed una serie di conclusioni sfortunate ad opera di D’Angelo, Reale e Cicchini.Al 20’ però la partita è riaperta: Serafini S. commette fallo su L.Storto; quest’ultimo dai 25 metri estrae un bolide a girare che si insacca a fil di palo per il 2-3. Nulla da fare per Lorenzo Ronzitti che può solo guardare. A 10 minuti dalla fine, i blu rischiano di capitolare:corner di Budano, batti e ribatti in area, la palla finisce sui piedi di L.Storto il cui tiro si stampa sulla traversa. La legge del calcio non perdona mai:nella successiva azione, svarione difensivo di Di Foglio ed ancora una volta Serafini A. è lesto a rubare palla e concludere a rete per il definitivo 4-2. Al termine delle ostilità questa volta, le solite micce accese dalla foga agonistica sono completamente azzerate e messe da parte per festeggiare un compleanno: serie di pasticcini e dolcetti accompagnati da un ottimo fragolino nello spogliatoio. Quando si dice : “Finisce sempre a Tarallucci e Vino”…..
Classifica cannonieri 23 gol: Luigi Angiolillo 18 gol: D'Angelo 10 gol: Ronzitti L 9 gol: Reale;8 gol: Budano, Storto 7 gol:, Serafini A 6 gol: Ronzitti Ni 5 gol: Lemme, 4 gol: Soldano 3 gol: Cicchini, Colonna, Docuta, Di Girolamo, 2 gol: Serafini S 1 gol: Di Rosario, D'Ercole, Di Marco, Di Foglio, Marino A, Rossi
Immagine del dopo partita: Che schifo! ... comunque auguri di buon compleanno a Luca.
Ti piace vincere facile?
E speriamo che ...
Che le vostre viscide manovre non provochino chessò...
lo slittamento delle elezioni a Novembre ad esempio?!? Distruggendo così la stagione estiva (ma non solo) della città che tutti dicono di amare!
Andate, andate pure tutti a sentire vuote parole, prive di ogni significato stamattina alle 11 nelle case private della gente. Andate pure. Ma tenetelo bene a mente. Se per l’incuria o malafede di qualcuno si dovesse verificare un disastro del genere ci toglieremo i guanti.
Fino ad ora abbiamo solo scherzato.
lunedì 14 febbraio 2011
Se Atene piange, Sparta non ride.
Le dimissioni del Sindaco, ammesso che siano concrete, non possono essere accolte con soddisfazione, da chi come me ha un'unica passione: l’amore per Vasto. Se si è innamorati, si può anche sopportare che la propria amata stia con un altro. L’importante è vederla felice. Anche se costui fa solo finta di amarla.
Oggi, giorno di San Valentino, colui che fino a ieri urlava a destra e a manca “amo la mia città” la lascia come si usa, con un semplice “messaggino”. Oggi, giorno di San Valentino, come Al Capone fece con Bugs Moran, il Sindaco ordina la strage del Presidente del Consiglio Comunale e della sua “banda”. Lo fa nel più cruento dei modi, dimettendosi.
Come novello Sansone, primo kamikaze della storia, decide di morire con tutti i Filistei ma senza pensare alle sorti della Città. A dimostrazione che di questa non glie ne importa un bel niente. Lui, il Sindaco, pensa solo alla sua “amante”: la politica. Quella politica che lo ha portato a compire “scelleratezze” in ripetuti momenti, decidendo solo quello che piaceva ad “Essa”. Poco male se la Città ne soffriva.
Ma come il “vitellone” Fausto di felliniana memoria, il sindaco sia pronto a subire le conseguenze. Queste dimissioni saranno il suo ultimo atto di “furbizia”.
Non doveva aspettare tutto questo tempo per dimettersi. Doveva lasciare il suo “amore” prima, prima di metterlo “incinta”, prima di scialacquare la sua “dote” e lasciarla in mezzo ad una strada. Ora il suo gesto sa solo di viltà. E come Mathias Schepp per fare un torto alla moglie uccide le sue figlie, così il Sindaco per colpire l’avversario, abbandona la “sua” (dice lui) Città.
Non è forse il caso di scomodare Tucidide né paragonare la politica locale alla guerra del Peloponneso, tuttavia, sperando in Tebe, vedo, dopo le lotte tra Atene e Sparta, pronto l’esercito “Macedone” e allora ….
Non tutti sanno che:
Mancano 89 giorni al "diluvio".
Vasto. Sono una donna non sono una santa.
... ma ugneune si tire la "cazzetta".
... ma ugneune si tire la "cazzetta".
domenica 13 febbraio 2011
Mancano 90 giorni al "diluvio".
Il PD e le "facce" di bronzo.
Da Histonium.net:
Chiusura delle candidature alle ore 18 e giochi aperti per le primarie del Partito Democratico a Vasto. Due le partecipazioni, quelle di Luciano Lapenna e Peppino Forte. Sindaco contro presidente del Consiglio comunale.
Su questa ‘partita’ il futuro della coalizione di centrosinistra, o almeno del Partito Democratico, in previsione delle prossime consultazioni elettorali comunali fissate al 15 e 16 maggio. Alle primarie del Pd di domenica 27 febbraio sarà dunque la sfida tra i due principali rappresentanti dell’attuale amministrazione in carica a delineare il percorso politico futuro di chi oggi è in maggioranza. Alla fine Domenico Molino, l’assessore alle Finanze della Giunta Lapenna che con la sua iniziativa ha messo in moto la ‘macchina delle primarie’, ha rinunciato alla competizione, spianando la strada alla candidatura di Forte. In conferenza stampa, Molino spiegherà le sue ragioni. Per il momento parla di “possibile nuova stagione politica vastese, quanto meno all’interno del Pd e mi auguro di tutto il centrosinistra”.
Lapenna contro Forte, insomma. Una sfida che già appare “all’ultimo voto”.
Da Histonium.net:
Chiusura delle candidature alle ore 18 e giochi aperti per le primarie del Partito Democratico a Vasto. Due le partecipazioni, quelle di Luciano Lapenna e Peppino Forte. Sindaco contro presidente del Consiglio comunale.
Su questa ‘partita’ il futuro della coalizione di centrosinistra, o almeno del Partito Democratico, in previsione delle prossime consultazioni elettorali comunali fissate al 15 e 16 maggio. Alle primarie del Pd di domenica 27 febbraio sarà dunque la sfida tra i due principali rappresentanti dell’attuale amministrazione in carica a delineare il percorso politico futuro di chi oggi è in maggioranza. Alla fine Domenico Molino, l’assessore alle Finanze della Giunta Lapenna che con la sua iniziativa ha messo in moto la ‘macchina delle primarie’, ha rinunciato alla competizione, spianando la strada alla candidatura di Forte. In conferenza stampa, Molino spiegherà le sue ragioni. Per il momento parla di “possibile nuova stagione politica vastese, quanto meno all’interno del Pd e mi auguro di tutto il centrosinistra”.
Lapenna contro Forte, insomma. Una sfida che già appare “all’ultimo voto”.
Italiani: Popolo di guardoni. Superati gli 8000 "clic".
Mentre alla corrida ancora passa "Rosina", sul web sempre più cliccato il video di "Tinto Brass". Piacerà il pezzo o ... curiosità?
sabato 12 febbraio 2011
Anche il PdL se ne accorge ... figurati!
In merito al piano Sic, da Vasto web:
"Si tratta di un mero atto propagandistico dell'amministrazione, per poter dire in campagna elettorale di aver realizzato questo piano. Le cose che non vanno sono diverse, e le abbiamo anche sollevate, anche se, di fatto, non abbiamo avuto la possibilità di analizzare il piano nei dettagli prima di arrivare al voto in consiglio. La relazione è stata depositata il 31 gennaio, per essere votata solo pochi giorni dopo".
Solidarietà per ...
Siamo vicini agli amici di Vastoviva, che sulla loro pelle si sono resi conto che i partiti non sono una cosa seria.
Quando ero in Idv ho denunciato queste situazioni (comuni a tutti i partiti) in più occasioni, ma tutti hanno fatto finta di niente, rendendo possibili così i comportamenti scorretti. Però io sono uno coriaceo, e sto rendendo pan per focaccia. Mentre quelli che prima hanno girato la testa dall'altra parte e che adesso sono costretti a subire quello che ho subito io, mestamente vengono marginalizzati e magari abbandonano la politica. Che peccato per loro che non mi abbiano voluto credere per tempo. E purtroppo è anche loro responsabilità, il fatto che spesso bastano poche mezze figure, che però sono militarmente organizzate, per mettere in scacco non solo un partito...
Quando ero in Idv ho denunciato queste situazioni (comuni a tutti i partiti) in più occasioni, ma tutti hanno fatto finta di niente, rendendo possibili così i comportamenti scorretti. Però io sono uno coriaceo, e sto rendendo pan per focaccia. Mentre quelli che prima hanno girato la testa dall'altra parte e che adesso sono costretti a subire quello che ho subito io, mestamente vengono marginalizzati e magari abbandonano la politica. Che peccato per loro che non mi abbiano voluto credere per tempo. E purtroppo è anche loro responsabilità, il fatto che spesso bastano poche mezze figure, che però sono militarmente organizzate, per mettere in scacco non solo un partito...
Mancano 91 giorni al "diluvio".
venerdì 11 febbraio 2011
Forum sul turismo. Hully gully al contrario.
Il successo di una iniziativa si valuta dall'attenzione che questa suscita. "Ieri, sala gremita per il Forum sul turismo" diranno, se lo diranno, i giornali. Tuttavia dopo l'intervento del Dirigente del settore la sala si è svuotata. Ci sarà un motivo?
Non sta a me commentare, tuttavia "se prima eravamo in tanti a ballare l'Hully gully, adeso siamo in pochi a ballare l'Hully gully".
Mancano 92 giorni al "diluvio".
E' finita la "manfrina". Caro uomo senza "parola", sarà più bello batterti sul campo.
Per chi non l'avesse capito, mi riferisco al sindaco uscente che come sua consuetudine, facendosi "martire", si candida alle primarie. Vincerà sicuramente. Tutti questi giochetti solo per far credere che è un uomo valido.
Mira al cuore Ramon! Mira la cuore.
giovedì 10 febbraio 2011
Caro amico ti "pubblico" così mi distraggo un pò ...
Apprendiamo da fonti giornalistiche l’ennesimo atto vergognoso, a danno della natura, che la giunta Lapenna Quater si appresta a compiere.
Ci riferiamo alla richiesta, inviata in Regione, di allargamento della pista ciclabile sulle dune di Vasto Marina.
Passi per l’ennesima occupazione politica dell’area SIC di Vasto Marina.
A proposito, chi gestirà quell’area: gli stessi che hanno presentato il piano?
Ma che si cerchi di insinuare, come ha affermato l’assessore A. Suriani che “i pini hanno meno valore della zona dunale” solo per giustificarne il loro abbattimento, questo non è accettabile.
In base a quale criterio è stata fatta questa valutazione?
Di quali valori si parla?
Certamente di quelli economici. Visto che in ballo c’è un altro stanziamento da duecentomila euro.
Non ci convincono poi le dichiarazioni da botanico improvvisato del Consigliere Fabio Giangiacomo. Le piante se sono malate si curano, non si abbattono, egregio consigliere di maggioranza.
Ma evidentemente l’abbattimento delle piante, pini in primis, è una costante di questa amministrazione. Che da una parte scimmiotta di ambientalismo: l’assessore A. Suriani ed altri componenti di Giunta sono fortemente impegnati nella costituzione del nuovo Parco della Costa Teatina. E da un’altra parte segano, disboscano e abbattono alberi neanche fossimo in Amazzonia, in balia delle multinazionali del legno.
Non regge poi la giustificazione che si debba allargare la pista per evitare multe ai pedoni. Ci sembra strano che questa amministrazione, sempre pronta e solerte nel multare gli automobilisti si preoccupi di questo aspetto.
Chiediamo quindi alla Regione Abruzzo di dare parere negativo all’allargamento della pista ciclabile sulle dune, perché questo comporterebbe l’abbattimento di innumerevoli alberi ad alto fusto e di inestimabile pregio.
Ci riferiamo alla richiesta, inviata in Regione, di allargamento della pista ciclabile sulle dune di Vasto Marina.
Passi per l’ennesima occupazione politica dell’area SIC di Vasto Marina.
A proposito, chi gestirà quell’area: gli stessi che hanno presentato il piano?
Ma che si cerchi di insinuare, come ha affermato l’assessore A. Suriani che “i pini hanno meno valore della zona dunale” solo per giustificarne il loro abbattimento, questo non è accettabile.
In base a quale criterio è stata fatta questa valutazione?
Di quali valori si parla?
Certamente di quelli economici. Visto che in ballo c’è un altro stanziamento da duecentomila euro.
Non ci convincono poi le dichiarazioni da botanico improvvisato del Consigliere Fabio Giangiacomo. Le piante se sono malate si curano, non si abbattono, egregio consigliere di maggioranza.
Ma evidentemente l’abbattimento delle piante, pini in primis, è una costante di questa amministrazione. Che da una parte scimmiotta di ambientalismo: l’assessore A. Suriani ed altri componenti di Giunta sono fortemente impegnati nella costituzione del nuovo Parco della Costa Teatina. E da un’altra parte segano, disboscano e abbattono alberi neanche fossimo in Amazzonia, in balia delle multinazionali del legno.
Non regge poi la giustificazione che si debba allargare la pista per evitare multe ai pedoni. Ci sembra strano che questa amministrazione, sempre pronta e solerte nel multare gli automobilisti si preoccupi di questo aspetto.
Chiediamo quindi alla Regione Abruzzo di dare parere negativo all’allargamento della pista ciclabile sulle dune, perché questo comporterebbe l’abbattimento di innumerevoli alberi ad alto fusto e di inestimabile pregio.
Mancano 93 giorni al "diluvio".
Dubbi su una voce proposta nel 'conto' della Sasi .... e la bella lavanderina.
Da Histonium.net (di Paola Cerella):L'acqua è un bene prezioso, anzi, è il più prezioso dei beni, visto che senza acqua non c'è vita e, proprio per questo motivo, l'acqua merita rispetto e "chiarezza".
In questi giorni ci è stata inoltrata dalla Sasi la bolletta per la fornitura idrica ricevuta e abbiamo potuto verificare che in bolletta, accanto alle tre voci standard "distribuzione idrica", "fognatura" e "depurazione", compare l'ulteriore voce "incremento 20% fogna/depurazione ex art. 141 L. 388/2000". Che sarà mai questo incremento del 20%? Di quale imposta si sta parlando? Tale voce fu inclusa alcuni anni fa (in conformità con il quadro normativo vigente) per finanziare opere primarie nella rete fognaria. L'Ato contrasse un mutuo di 5.849.230,83 euro, che fu versato e utilizzato dalla Sasi per la realizzazione delle opere previste. L'incremento tariffario del 20%, però, ha generato dal 2003 al 2009 complessivi 6.816.587,36 euro. La differenza pari a 967.356,53 euro ha coperto integralmente gli interessi maturati nel periodo 2003-2009 ed ha generato una plusvalenza non prevista dalla normativa. Perché, dunque, tale voce continua ad essere inclusa nella bolletta? Non è che si sta chiedendo ai cittadini di continuare a pagare un'opera finanziata e completata per generare altra "cassa" da utilizzare per investimenti non ancora definiti ed approvati?
Se così fosse, non ci risulta che esista alcun motivo perché i cittadini debbano pagare in anticipo delle somme per eventuali investimenti nel settore fognario-depurativo. E' lecito ipotizzare, dunque, che si tratti di un'imposta non dovuta? Se così non fosse, qualcuno ci smentisca subito, altrimenti è altrettanto lecito che i cittadini interpellino le associazioni dei consumatori per valutare se è opportuno pagare le recenti bollette ricevute e/o intraprendere una class action.
Aggiungerei qualcosa a quanto sopra detto.
Secondo me, per i cittadini vastesi dalle bollette dell'acqua andrebbero decutate le spese di gestione delle autoclavi. Oltre al costo dell'impianto e della manutenzione di queste, il costo dell'elettricità per il loro utilizzo non incide poco sulla spesa familiare.
Si badi inoltre che il possibile risparmio proposto dai fornitori di energia elettrica per determinate fasce orarie, non può essere messo in atto (es. per fare il bucato).
In quelle ore infatti manca proprio l'erogazione dell'acqua e in fase di lavaggio potrebbero svuotarsi i serbatoi.
Questo è solo un esempio del disagio causato dalla cattiva estione del "servizio" acquedottistico.
mercoledì 9 febbraio 2011
La duna, le dune. Li cillitte, li cillune:
Ieri ho seguito con interesse il dibattito sul piano Sic, sito d’interesse comunitario tutelato dall’Unione europea. “Fumettisticamente” (mi si passi l’avverbio “Laqualunquiano”) mi verrebbe da esclamare: “sic!” Oppure, ostentando cultura ed usando una locuzione latina, potrei dire che l’argomento è stato affrontato “sic et simpliciter”. Ma non voglio allargarmi troppo e, come mia consuetudine, mi pongo delle domande: Le aree riservate ai “servizi” che come ha detto in Consiglio il progettista, “non si limitano ai servizi igienici ma sono destinate anche ai sevizi di ristoro eccetera” da chi saranno gestite? La pineta adiacente l’area oggetto di pianificazione, che come ha detto l’Assessore Suriani “ha un valore inferiore all’ambiente dunale”, che danno subirà?
E’ solo il caso di ricordare che due pini di piazza Rossetti, scapitozzati e maltenuti, non possono essere tagliati, mentre pare che buona parte della pineta “debba” essere tagliata per fare spazio ai … “servizi”. Ho detto “pare” per non allarmare quei cultori della natura che “pare” debbano essere gli stessi curatori dell’area.
Ho registrato l’intervento del sindaco in merito all’approvazione del piano ma ve ne risparmio la visione, però non posso non pubblicare alcune foto che susciteranno “curiosità” e spero “disgusto”. Quello che si vede è solo la parte che emerge. Camminando nelle zone fotografate si sente sotto i piedi rumore di bottiglie di plastica vuote. Queste non si vedono perché coperte dalla vegetazione.
Da qui una ulteriore serie di domande …
No! me le riservo per il futuro.
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