venerdì 4 febbraio 2011

Un fungo da dehors per riscaldare la pinacoteca.


Smarrite tutte le regole nella gestione di Palazzo d’Avalos.

Si è tenuta a Palazzo d’Avalos un’interessantissima conferenza intitolata “L’incontinenza urinaria nella donna”. A questo incontro hanno partecipato relatori di chiara fama che hanno interessato la folta platea degli intervenuti. Dobbiamo tuttavia rilevare un fatto increscioso e imbarazzante. Increscioso per il mancato rispetto delle opere d’arte, imbarazzante nei confronti del pubblico presente e degli organizzatori dell’evento.
E’ stata concessa per un meeting di tal levatura, la sala più prestigiosa di Palazzo d’Avalos priva di riscaldamento. Il solerte guardiano di palazzo d’Avalos ha risolto il problema accendendo un fungo a gas, di quelli da terrazza da bar (quindi per esterni), proprio all’interno di questa sala.
È un fatto gravissimo. Questa fonte di calore è deleteria per i quadri dei Palizzi esposti in questo ambiente. Eppure alcuni anni fa, in occasione del concerto del pianista Andrea Alberti e del violinista Luca Ciarla, la dottoressa Bianca Campli ha violentemente aggredito “l’assessore alla cultura di allora” per aver permesso l’accensione di una coppia di faretti colorati che a modo di vedere di questa nota docente di storia dell’arte, disturbavano il luogo e avrebbero potuto erogare un calore tale da danneggiare le opere esposte. Un pretesto quello di allora, una certezza quella di oggi.
Ora ci chiediamo: è questo il modo di trattare Palazzo d’Avalos? Così rispettiamo le opere in esso contenute? È possibile trattare gli ospiti in questa maniera? Siamo certi che la sovrintendenza prenderà provvedimenti rispetto al grave fatto denunciato, in quanto la stufa utilizzata sicuramente non è adatta, e altrettanto certamente è pericolosa. Gli ospiti oramai sono abituati a questo genere di trattamento.

2 commenti:

Alessandro ha detto...

ma come cazzo si fa?!

davide ha detto...

ma come ...Archite' ...due pesi e due misure? Ma mica saranno dei Comunisti radical chic?Parola grossa Comunisti...Si rileggessero qualche libro.